La Subaru XV va a porsi come intermezzo tra le compatte e i SUV di segmento C. Una crossover per la casa delle Pleiadi, forte di una meccanica di prim’ordine, grazie al motore boxer e alla trazione Symmetrical AWD.
Da circa un anno è arrivato il primo restyling dal suo lancio nel 2011, che include l’impiego della nuova architettura Subaru Global Platform, completamente rinnovata, che migliora in modo significativo la robustezza del corpo centrale, la rigidità del telaio e la forza complessiva della vettura. Spirito offroad, agilità cittadina e tanta sicurezza sono i marchi di fabbrica della nuova Subaru XV, che propone a sua volta tre colonne portanti della sua nuova filosofia: fun, safe e tough, divertente, sicura e durevole.
Il look della Subaru XV si riconosce dalla sua impronta sportiva e dalla forma bassa e larga, caratterizzata dalla calandra esagonale simbolo dell’identità Subaru fino ai fari a occhio di falco, con ludi LED. La ricca inflessione della linea si estende dal parafango anteriore, passa per le portiere e raggiunge la spalla posteriore. Gli ampi parafanghi mostrano l’animo fuoristrada della Subaru XV, rafforzato dal rivestimento nero opaco che va dal paraurti anteriore, passando sopra i passaruota e le minigonne laterali, al paraurti posteriore creando una forma dinamica.
La lunghezza totale è di 4,47 metri (x 1,80 x 1,62), più lunga di due centimetri rispetto alla precedente versione, con un passo di 2,67 m e un’altezza da terra che si conferma di 22 cm, unita ad angoli di attacco rispettivamente di 18 e 29 gradi.
Appena entrati nell’abitacolo della Subaru XV si notano i nuovi rivestimenti, principalmente negli allestimenti alti di gamma, dove molte plastiche rigide vengono sostituite da materiali più morbidi. Chiariamo: siamo lontani dalle tedesche, qualche dettaglio è ancora cheap, come i pulsanti per i sedili riscaldat, ma piacciono le doppie cuciture presenti sui sedili in pelle, sui braccioli, la consolle e il pomello del cambio, di un accattivante arancione, così come è positivo trovare numerosi portaoggetti e portabicchieri sparsi nel tunnel e nelle portiere.
Molto comodi i sedili, anatomici e con la seduta molto larga che accontenta tutte le stazze. Dietro il volante multifunzione a tre razze si conferma una strumentazione analogico/digitale, mentre, come da tradizione giapponese, il super computer di bordo, capace di fornire tantissime informazioni, è posto al centro del cruscotto in posizione rialzata rispetto al sistema di infotainment Starlink. Quest’ultimo ha un display touch da 8 pollici, comandi vocali migliorati. Piace la connettività con Mirror Link e riconoscimento vocale Siri Eyes Free, il sistema garantisce un accesso a radio, App e internet attraverso il touchscreen, i tasti multifunzione sul volante o, appunto, i comandi vocali. Mancano i sensori di parcheggio, presente solo la telecamera posteriore, un vero peccato.
Lo spazio per quattro persone a bordo non è affatto risicato, solo il quinto deve stringersi ed è costretto da un tunnel ingombrante, inoltre più spazio per la testa nella seconda fila non sarebbe stato male. Il bagagliaio rimane di 380 litri, ma arriva fino a 1.310 litri, ci si può lamentare di un’altezza limitata del piano di carico, dovuta ai componenti della trazione AWD che limitano lo spazio sottostante.
Una volta a bordo ci si accorge subito di avere molta scelta per le regolazione della posizione di guida, grazie al sedile di guida elettrico (quello lato passeggero manuale), ma senza supporto lombare e al piantone ampiamente regolabile in altezza e profondità.
In marcia la vettura si presenta piacevole da usare in ogni condizione, merito del motore regolare e dal buon allungo, ma il cambio CVT Lineartronic ama la guida in souplesse più che esser strapazzato tra le curve: anche con i paddle al volante e i sette rapporti “simulati” la storia non cambia. Lento nelle risposte, si fa perdonare da un mimino effetto scooter, che non tira troppo le marce. Poi complice la coppia da ricercare in alto (196Nm a 4.000rpm) dell’aspirato duemila, la spinta è presente, ma mai troppo incisiva. Manca un’unità sovralimentata, in Subaru assicurano sia una scelta ben pensata e dedicata alla gamma SUV.
Il Boxer da 156 cv ad aspirazione naturale fa onestamente il suo lavoro senza lodi e senza infamia, con un discreto tiro ai medi ed alti regimi. Circa l’80% del motore boxer della nuova Subaru XV è stato completamente rinnovato rispetto ai precedenti motori aspirati, e reso più leggero (-12kg), per fornire più potenza e ottimizzare i consumi di carburante. Le prestazioni, complice un peso contenuto di 1.450kg, sono di tutto rispetto con uno 0-100 di 9,4 secondi e una punta massima di 194 km/h.
Ottimo il lavoro svolto dalle sospensioni indipendenti e dalla spalla alta dei pneumatici capaci di assorbire bene le asperità nel massimo confort, senza destabilizzare l’auto con un assetto troppo morbido, ma dei controlli di stabilità, pronti nell’intervento, che agiscono anche se disattivati. Peccato per il grip non esemplare dei pneumatici 225/55 R18, che però si rivelano validi in offroad anche spinto, e assorbono bene ogni scossone. La silenziosità generale chiude il cerchio alla voce confort di guida.
La guida piace, ma siamo lontani dalle Subaru sanguigne e prepotenti, come la Subaru WRX STI da noi provata. Questa XV va guidata in souplesse, senza estremizzare, pena un sottosterzo e lavoro extra per i controlli elettronici di trazione e stabilità. Certo la combinazione del motore boxer e della trazione integrale garantisce eccezionale stabilità, rendendo l’auto sicura da guidare in qualsiasi condizione meteo e stradale. I più esperti alla guida troveranno molto piacevoli le condizioni di bagnato o bassa aderenza dove, esagerando, si troveranno un posteriore che tende ad allargare leggermente “chiudendo” la curva, ma sempre in sicurezza. Lo sterzo non è dei più precisi, meglio i freni, sempre pronti e che difficilmente di affaticano.
I consumi sono nell’ordine di 12,5 km/l nell’utilizzo misto, anche i autostrada la Subaru XV 2.0i non sfigura: a 130 in 7a marcia (“simulata”) il motore sonnecchia a 2.000giri. Con 63 litri di serbatoio si percorrono almeno 700 km.
Sulla Subaru XV in funzione del tipo di cambio installato sulla vettura, manuale o automatico CVT Lineartronic, viene utilizzato un differente tipo di trazione integrale permanente. Con il cambio automatico CVT Lineartronic (a variazione continua), i tecnici hanno adottato, per la nuova Subaru XV la versione di trazione integrale permanente denominata ATS: Active Torque Split. Si tratta di un sistema proattivo, elettro-idraulico che, attraverso un piatto di frizioni in bagno d’olio, distribuisce la coppia motrice tra l’avantreno ed il retrotreno, in modo attivo e continuo. Parte da una regolazione del 60% all’anteriore e del 40% al posteriore. In caso di totale o parziale perdita di aderenza dell’asse anteriore, le frizioni vengono bloccate in modo che tutta la coppia possa arrivare all’altro asse in presa.
Grazie a questi accorgimenti la Subaru XV assicura doti offroad fuori dalla media del segmento, grazie anche all’X-Mode, sistema che migliore la risposta in fuoristrada. Unico neo tra cambio CVT e motore benzina, manca quasi totalmente il freno motore in discesa, ma per fortuna l’Hill Descent Control vigila: il sistema prende il controllo nei rapidi pendii, per poi disinserirsi a 20 km/h e si disattivarsi totalmente a 40 km/h.
Molto interessante l’altezza da terra, grazie a 22 cm non si spancia quasi mai e sono affrontabili non solo gli sterrati, ma anche tratti offroad non estremi.
Con la Subaru XV la casa delle Pleiadi si propone di diventare una dei portabandiera della sicurezza e ha già ottenuto grandi riconoscimenti a livello europeo con le 5 stelle euro NCAP e con il punteggio massimo mai raggiunto nei test JNCAP (208 punti). Ai sette airbag si unisce il sistema EyeSight, offerto di serie, che offre prestazioni di sicurezza preventiva e riduce l’affaticamento del guidatore grazie alle sue numerose funzioni, come il Pre-Collision Braking system, l’Adaptive Cruise Control e il Lane Keep Assist. La nuova funzione High Beam Assist impiega una telecamera monoculare, passando automaticamente da un fascio di luce alto a uno basso in base a ciò che sta accadendo davanti al veicolo. Lo Steering Responsive Headlights sposta a destra o a sinistra il fascio di luce quando si è in curva o negli incroci o nelle curve. Unico neo i comandi di disattivazione del sistema sono sparpagliati, alcuni sul tetto, altri al volante e gli ultimi nella plancia.
Quattro gli allestimenti progressivi per la Subaru XV 2018: Pure, Style, Style Navi e Premium.
Il primo allestimento Pure vede già di serie i cerchi in lega da 17”, i fendinebbia, il display multifunzione touchscreen da 6,5 pollici con Apple CarPlay e Android Auto, il sistema di audio con Radio DAB+ e il cold weather pack, che comprende i sedili e gli specchietti riscaldabili e i tergicristalli con funzione sbrinante. Ovviamente nella dotazione di serie sono compresi il cambio automatico Lineartronic, il Symmetrical AWD e il sistema Eyesight.
Il listino parte da 22.990 euro per il 1.6 boxer Lineartronic in allestimento Pure e 29.990 euro per il 2.0 Lineartronic Style Navi (32.490€ l’esemplare da noi provato), entrambi saranno disponibili, più avanti, anche nella versione bi-fuel a Gpl. Escluso invece l’arrivo del diesel. Una bella novità la Subaru Safe 5, la garanzia di 5 anni con km illimitati.
La Subaru XV si rivela un veicolo per tutti i giorni, ideale per famiglie che amano gli sport all’aria aperta e che vogliono una vettura forte, affidabile, sicura in ogni condizione di guida e con un look esterno attraente e giovanile.
Le principali concorrenti sono: la VW Golf 4Motion, la Mercedes GLA e l’Infiniti QX30, ma anche i crossover di segmento C come la Nissan Qashqai, l’Opel Crossland X, la Peugeot 3008, la Renault Kadjar, la Seat Ateca, la Suzuki S-Cross.
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