Il design della plancia di bordo delle vetture Citroën è sempre stato strettamente legato alla funzionalità e alla semplicità di utilizzo, ma c’è stato un tempo in cui la Marca francese ha anticipato, e non di poco, i tempi.
Vi raccontiamo l’evoluzione di questa fondamentale componente, dall’iconico cruscotto “lunule” di CX al volante mono-razza di XM, passando dal satellite di VISA e dalla plancia “space-age” di BX.
Il Centro Studi Citroën, l’anima progettuale della Marca, ha sempre avuto la massima attenzione per questi tre elementi e le vetture Citroën restano storicamente dei riferimenti per funzionalità, comfort, stile e “tecnologia utile”.
Il design interno non fa eccezione: dall’introduzione della DS19 nel ‘55, le plance di bordo delle vetture Citroën non hanno mai smesso di stupire, con soluzioni tecniche straordinarie, mai eccentriche per il gusto di esserlo, ma sempre orientate verso una funzionalità che diventa sicurezza nell’uso quotidiano dell’automobile.
Dopo aver raggruppato attorno al volante tutti i comandi principali della vettura, per poterli azionare facilmente senza distogliere l’attenzione dalla guida, nel 1974, con il lancio di CX, Citroën ha dato prova delle sue capacità introducendo un concetto del tutto inedito di plancia di bordo: la “lunule”.
Capolavoro del designer Michel Harmand del Centro Stile Citroën a Velizy, la “lunule” ha linee affusolate e raggruppa, ben visibili nel quadro visivo del conducente, tutti gli elementi della plancia di bordo, incluso l’innovativo tachimetro illuminato a tamburo girevole, di facile lettura.
Con la “lunule” non esistono più le familiari levette dei comandi secondari, come fari, frecce, clacson e tergicristalli, perché tutte queste funzioni sono affidate a due “satelliti”, posti a sinistra e a destra del volante dove si trovano i comandi: oltre ad avere un’ergonomia che li rende facilmente azionabili utilizzando solo i polpastrelli, questi permettono di pilotare il veicolo senza mai togliere le mani dal volante, che nel caso della maggior parte dei modelli CX è anche totalmente servoassistito, anche nella fase di ritorno da fermo e riallineamento dopo curve e sorpassi.
La plancia della CX sarà la prima di una lunga serie di memorabili oggetti di design automobilistico che include la Visa del 1978, prima vettura compatta dotata di satellite, poi la GSA del 1979, che di satelliti ne aveva due, e infine la BX del 1982 che aveva una plancia di bordo con i comandi in grado di coniugare splendidamente un’estetica “space-age” con la funzionalità tipica di Citroën.
Nel 1985, con il restyling totale della CX per l’anno modello 1986, Michel Harmand rinnova totalmente l’aspetto della vettura senza perdere nessuna delle sue peculiarità: la plancia di bordo viene “scavata” per aumentare la distanza dal passeggero che, oltre a disporre di un’ampia e comoda mensola rivestita di moquette, può sperimentare un’inedita sensazione di spaziosità.
I satelliti e la “lunule” sono modernizzati nel design ed adattati alle nuove normative che richiedono che tutti i comandi siano raggruppati tra loro. In base a questi nuovi requisiti, dapprima col restyling di VISA e BX e poi, quattro anni più tardi, con l’arrivo di Citroën XM, le levette ritorneranno attorno al volante. Ovviamente, non si tratta di un semplice ritorno al passato, perché le levette di Citroën hanno le stesse funzioni dei satelliti e su XM si arriva addirittura a trasferire sull’unica razza del volante i comandi della radio e di altre funzioni secondarie.
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