A gennaio sarà già ora di spegnere la prima candelina sulla torta dei 14 brand che compongono Stellantis. Manca ancora un piano industriale dettagliato, ma quello arriverà a breve, mentre certe mosse strategiche sono già sotto la luce del sole, almeno guardando alle ultime dichiarazioni del CEO Alfa Romeo Imparato o al ritorno ufficiale della Lancia Delta dopo un’intervista concessa alla stampa italiana dal CEO Lancia Luca Napolitano.
Per quanto riguarda, invece, il polo industriale di Torino, ex centro nevralgico di Fiat, ora assorbito per l’appunto dalla galassia Stellantis, sembrano trapelare le ultime novità che prevedono un certo numero di cambiamenti, vediamo quali.
Già frutto di un piano di investimenti massiccio, con l’idea di creare un maxi impianto di pannelli fotovoltaici, con una capacità produttiva di 15 MW, il polo industriale di Torino si prepara a rimarcare il suo ruolo di protagonista nel futuro della mobilità. Non più un vero e proprio centro nevralgico per la filiera automobilistica mondiale, come fu ai tempi di Fiat senza andare troppo indietro con la memoria, bensì un hub capace di radunare, sotto lo stesso tetto, la produzione sia di Fiat sia di Maserati, la quale si prepara ad accogliere diversi nuovi e interessanti modelli nel futuro prossimo.
Fiat 500 elettrica già nasce a Mirafiori, da qui l’idea dei pannelli fotovoltaici, e si pensa di spostare gran parte della produzione da Tichy, che dal 2023 in avanti accoglierà nuovi modelli per i brand Alfa Romeo, Jeep e Fiat, ma sulla piattaforma CMP per modelli compatti di segmento B, tra cui la Casa torinese potrebbe tornare d’attualità con l’erede della Punto, ma questa è un’altra storia.
Stellantis vorrebbe quindi spostare la produzione tutta sotto l’ampio tetto di Mirafiori, lasciando il punto di domanda su Grugliasco dove, nello stabilimento intitolato all’Avvocato Gianni Agnelli, nascono Ghibli e Quattroporte. Meglio ancora usare il condizionale perchè tutte queste novità verranno presto annunciate dal piano industriale che destinerà i vari modelli ai singoli stabilimenti.
A riportare la notizia è stato il quotidiano La Repubblica nel numero dello scorso 8 ottobre. “Alla Maserati, stabilimento ex Bertone acquistato da Sergio Marchionne nel 2009, si assemblano la Ghibli e la Quattroporte, mentre il SUV Levante è assegnato a Mirafiori, dove nel 2022 partirà anche la produzione delle Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo, modelli che nella nuova impostazione passerebbero su una sola linea, riducendo drasticamente i costi. L’attività a Grugliasco non cesserà almeno fino al 2024. L’idea infatti è di mantenere la lastratura“.
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