È il più grande investimento nella storia americana di Stellantis. Il gruppo guidato da Antonio Filosa annuncia un piano da 13 miliardi di dollari in quattro anni per rafforzare la propria presenza industriale e commerciale negli Stati Uniti, incrementando del 50% la capacità produttiva nazionale e sostenendo il lancio di cinque nuovi modelli. L’iniziativa porterà oltre 5.000 nuovi posti di lavoro tra Illinois, Ohio, Michigan e Indiana, a beneficio dell’intera filiera automotive americana.
Un piano industriale strategico per il mercato più competitivo del mondo
Con questo progetto, Stellantis punta a consolidare il proprio ruolo tra i grandi costruttori globali nel mercato nordamericano, destinando risorse record alla ricerca, allo sviluppo e alla modernizzazione degli impianti. Si tratta del più grande investimento individuale negli Stati Uniti nei 100 anni di storia del gruppo, un impegno che traduce in azione la strategia “Customer First” annunciata dal CEO Antonio Filosa: ampliare la gamma, rafforzare la produzione domestica e offrire ai clienti americani più libertà di scelta tra modelli a combustione interna, ibridi e full electric.
“Accelerare la crescita negli Stati Uniti è stata una priorità assoluta fin dal mio primo giorno”, ha dichiarato Filosa. “Il successo in America non è solo un bene per Stellantis negli Stati Uniti, ma ci rende più forti ovunque”.
Nuovi modelli Jeep, Dodge e SUV elettrici: i progetti in arrivo
Il piano di investimento coinvolgerà tutti gli stabilimenti americani di Stellantis, con progetti mirati per ogni sito produttivo.
In Illinois, lo storico impianto di Belvidere tornerà operativo per la produzione di due nuovi modelli Jeep — tra cui Cherokee e Compass — con circa 3.300 nuove assunzioni e avvio previsto nel 2027.
In Ohio, un nuovo pick-up di medie dimensioni verrà assemblato a Toledo accanto alle Jeep Wrangler e Gladiator, rafforzando la specializzazione del sito nei veicoli off-road e ampliando l’offerta nel segmento dei mid-size truck.
Nel Michigan, Stellantis investirà circa 100 milioni di dollari per produrre un SUV di grandi dimensioni, disponibile sia con motore termico sia nella versione elettrica a prolunga d’autonomia (range extender), mentre a Detroit nascerà la nuova generazione della Dodge Durango, attesa nel 2029.
Infine, in Indiana, gli stabilimenti di Kokomo si preparano ad avviare la produzione del nuovissimo motore GMET4 EVO, un quattro cilindri di nuova generazione destinato a equipaggiare i futuri modelli globali del gruppo.
Crescita sostenibile e impatto sull’occupazione
Oltre ai nuovi modelli, Stellantis ha previsto 19 aggiornamenti di prodotto già programmati fino al 2029 e una significativa revisione della catena di fornitura locale. L’obiettivo è rafforzare la competitività industriale statunitense, ridurre la dipendenza da componenti importati e potenziare la capacità di innovazione in settori chiave come l’elettrificazione, i software per la guida assistita e la connettività.
Con 34 impianti produttivi, centri R&D e hub logistici in 14 Stati, Stellantis impiega oggi oltre 48.000 lavoratori negli USA e collabora con una rete di 2.600 concessionari e quasi 2.300 fornitori. Il nuovo piano rappresenta dunque un passo decisivo per il futuro della produzione americana del gruppo e per la competitività globale dei suoi marchi, da Jeep a Dodge, da Ram a Chrysler.

