Con l’addio di Tavares, Stellantis deve riscoprire il valore dell’Italia e del settore elettrico. Imparato, manager di spicco del colosso dell’automotive, ha parlato del futuro prossimo di Stellantis in un’intervista di Francesco Giorgino ai microfoni di Rai 1 durante il programma “XXI Secolo”.
L’uscita di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis segna la fine di un’era. Un periodo caratterizzato da grandi trasformazioni, ma anche da decisioni controverse, che hanno alimentato dubbi sulla reale centralità dell’Italia all’interno del gruppo. Ora, con il passaggio di consegne, si apre una fase di riflessione e opportunità per il nostro Paese, che potrebbe tornare a giocare un ruolo chiave nel settore automobilistico, soprattutto nell’ambito dell’elettrico.
Jean Philippe Imparato, figura di spicco di Stellantis (ora guida il mercato europeo, ha lasciato da poco a Santo Ficili la guida di Alfa Romeo), ha sottolineato che “l’Italia è il cuore del gruppo”. Ma cosa significa realmente questa affermazione? Le sue parole sembrano un richiamo alla responsabilità: un invito a riconoscere il valore strategico del nostro Paese, che non può più essere trattato come una semplice pedina in una scacchiera globale.
Negli ultimi anni, Stellantis ha concentrato i propri sforzi sull’elettrico, ma spesso con scelte che hanno lasciato l’Italia ai margini. Nonostante la creazione della Gigafactory di Termoli rappresenti un passo avanti ancora incerto, resta da capire se il nostro Paese verrà davvero coinvolto in modo significativo nella transizione elettrica del gruppo.
Dietro le dichiarazioni di Imparato e i piani annunciati, molti operai italiani vivono una realtà diversa, segnata da incertezze e preoccupazioni. Intervistati, alcuni lavoratori hanno espresso sconforto per la mancanza di un chiaro coinvolgimento delle fabbriche italiane nei piani strategici del gruppo. La percezione diffusa è quella di essere stati relegati a un ruolo marginale, con investimenti insufficienti per garantire la competitività degli stabilimenti.
“L’Italia nel 2029 sarà il secondo mercato europeo produttivo”
L’uscita di Tavares potrebbe essere l’occasione per un cambio di passo. Il mercato dell’elettrico è in forte crescita, e l’Italia ha il potenziale per diventare un hub di riferimento, grazie alla presenza di marchi iconici e di una tradizione industriale senza pari. Tuttavia, per far sì che questa visione diventi realtà, servono investimenti concreti e una strategia chiara, capace di valorizzare le eccellenze locali.
Con l’addio di Tavares, la nuova leadership di Stellantis sarà chiamata a usare l’Italia per mantenere il mercato con l’ibrido per arrivare all’elettrico. Le parole di Imparato rappresentano una speranza, ma anche una responsabilità: riuscirà Stellantis a dimostrare con i fatti ciò che finora è stato solo dichiarato?
“Mirafiori sarà viva, sarà sviluppata”
Le preoccupazioni degli operai non possono essere ignorate. La sensazione di abbandono e la carenza di piani chiari rischiano di trasformarsi in un malcontento diffuso, che potrebbe compromettere la coesione interna del gruppo. L’Italia, con i suoi stabilimenti e i suoi lavoratori, ha bisogno di risposte chiare. La transizione verso l’elettrico non può essere affrontata con mezze misure: servono piani industriali solidi e una visione di lungo periodo, che metta al centro il nostro Paese.
Solo così l’uscita di scena di Tavares potrà trasformarsi in un’opportunità per rilanciare il settore automobilistico italiano. Aspettiamo l’incontro del 17 dicembre fra Jean Philippe Imparato e il Ministro Urso per sapere come verrà gestita questa manovra.
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