Giunta ormai alla terza generazione la Smart fortwo si rinnova portando con se molte novità ma mantenendo fisse quelle caratteristiche che l’anno resa così tanto famosa ed apprezzata.
La lunghezza e l’altezza restano invariate (2,69 metri e 1,55 metri rispettivamente), mentre la larghezza cresce di ben 10 cm arrivando a 1,66 metri a tutto vantaggio dell’abitabilità interna, del comfort di guida e della stabilità di marcia.
Abbiamo messo alla prova la Smart fortwo Turbo da 90 CV, vediamo insieme come è andata.
Design: FUN.ctional
Già al primo sguardo è impossibile non riconoscerla merito del contrasto cromatico tra la cellula di sicurezza tridion in white ed i bodypanel in midnight blue metallizzato. Il frontale è molto futuristico merito dei proiettori romboidali, delle luci diurne ad U e della mascherina tipica. Il cofano, ora più pronunciato, e la linea delle spalle, ora nettamente più marcata, conferiscono alla vettura un aspetto imponente e scultoreo. Il posteriore, invece, ben ricorda la prima serie con i classici gruppi ottici incorniciati.
Il vero salto generazionale si percepisce una volta saliti a bordo. Rispetto alla seconda generazione, la nuova Smart fortwo è dotata di qualità, dettagli e fascino che prima mancavano. Quella sensazione di auto spoglia ora non si percepisce più e ha lasciato il posto ad un ambiente curato ed accogliente. La plancia portastrumenti e il pannello centrale delle porte sono rivestiti in tessuto. Queste pregiate superfici in tessuto, molto piacevoli al tatto, ricordano gli inserti in “mesh” delle moderne calzature sportive da running.
L’allestimento in prova era il “Proxy” che, basato sulla sport edition #1, è arricchito da interni in pelle e tessuto bianco/blue marine, sport pack con cerchi in lega bicolor da 16″ e finiture a specchio, assetto sportivo ribassato di 10 millimetri, tetto trasparente, smartphone integration e Lane keeping assist.
Come è: pratica e spaziosa
Lo spazio a bordo è cresciuto, merito dei 10 cm in più di larghezza. Due persone di media statura trovano comodamente posto sugli unici due sedili disponibili nell’abitacolo. Un abitacolo reso più luminoso grazie al tetto panoramico in vetro non apribile. Nella versione da noi provata, però, il volante ed il sedile del guidatore non erano regolabili in altezza. Per poter usufruire di questa regolazione si deve acquistare il pacchetto Comfort (277 euro) che consente inoltre di avere gli specchietti retrovisori esterni regolabili e sbrinabili elettricamente. La capacità di carico è discreta con un volume di carico massimo di 350 litri che si riducono a 190 litri con il tendalino tirato e i sedili in posizione mediana. E’ stato mantenuto il portellone posteriore sdoppiato con la ribaltina che può reggere fino a 100 kg di carico. Infine, lo schienale del sedile lato passeggero è completamente ribaltabile, consentendo di caricare senza problemi oggetti lunghi anche 1,55 m.
Di serie c’è la radio con vivavoce e porte Aux e Usb, e lo Smartphone connection: un dispositivo multimediale che dialoga via Bluetooth con i telefonini Apple o con quelli che usano il sistema operativo Android, e che vanno posizionati su un supporto al centro della plancia. La nuova strumentazione con display TFT da 3,5″ fornisce tutti i dati importanti per il guidatore durante la marcia (consumi, stile di guida, guasti, velocità, ecc). Oltre a ciò abbiamo particolarmente apprezzato l’aggiunta di molti gadget tecnologici a tutela della sicurezza derivati direttamente dalle vetture Mercedes. Tra questi figurano, ad esempio, il sistema di assistenza in presenza di vento laterale “Crosswind Assist” (di serie), la funzione di avvertimento della distanza “Forward Collision Warning” (a richiesta) ed il sistema antisbandamento “Lane Keeping Assist” (di serie). Smart fortwo è infine equipaggiata di serie con airbag, kneebag, sidebag e con ABS, ASR ed ESP.
Come va: scattante e confortevole
Il nuovo motore 0,9 litri di derivazione Renault è un tre cilindri turbo dotato diuna buona erogazione ed un interessante livello di coppia. Parliamo di 90 CV erogati a 5.500 giri e di 135 Nm disponibili già a 2.500 giri che permettono alla piccola Smart di coprire lo 0 – 100 km/h in 10,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 155 km/h. Sul modello da noi provato il motore era abbinato al cambio manuale a 5 rapporti che ha svolto in modo egregio in suo dovere permettendoci di percorrere ben 500 km con un pieno di benzina (capacità serbatoio di 28 litri). Solo nell’utilizzo più intenso (autostradale) la media dei consumi si è alzata leggermente portandosi intorno ai 7,0 litri ogni 100 chilometri, mentre in un utilizzo più tranquillo (cittadino) siamo riusciti ad ottenere medie dell’ordine dei 5,0 litri ogni 100 chilometri.
In ogni situazione il piccolo propulsore si è trovato a suo agio, dimostrandosi pronto e brioso al punto da regalare del sano divertimento e una piacevole guida sportiva, complice anche il peso non troppo eccessivo della due posti tedesca (1.170 kg). La brillante ripresa ci faceva divincolare nel traffico cittadino con estrema disinvoltura e persino i sorpassi in autostrada non sono mai stati un problema. Gradevole anche il rumore, ben smorzato e “rotondo”. Unico neo la risposta a volte brusca al comando dell’acceleratore che, per una vettura che nasce per girare principalmente nel traffico, è fastidiosa.
La sensazione che abbiamo avuto è stata subito che la fortwo sia molto più “macchina” e meno toy, rispetto alle precedenti generazioni. I miglioramenti sotto l’aspetto del comfort sono evidenti. Merito della carreggiata allargata di 10 cm, i progettisti tedeschi hanno potuto rivedere l’assetto verso una taratura più morbida che ha portato ad un maggior comfort a bordo e ad un incremento di stabilità. La vettura ora assorbe bene le sconnessioni dell’asfalto e assicura un comportamento stabile ed un handling sportivo anche nelle curve ad alta velocità. Grazie al nuovo servosterzo, non presente sulle due precedenti generazioni, siamo riusciti a parcheggiare senza nessuna fatica. Il diametro di sterzata, poi, di soli 6,95 m e la lunghezza di 2,69 m ci hanno permesso di eseguire parcheggi impossibili con le altre vetture dello stesso segmento e di eseguire svolte a 180 gradi in pochissimo spazio.
Prezzi e concorrenti: la qualità si paga
La Smart fortwo parte da un prezzo di 12.080 euro ma per avere il modello da noi provato servono 16.612,52 euro giustificati dal motore turbo da 90 CV, dall’allestimento Proxy e dal colore della carrozzeria Midnight Blue (302,52 euro). Un prezzo forse non popolare ma giustificato dall’equipaggiamento ricco e sfizioso che include, tra gli altri già citati, il climatizzatore automatico, il volante in pelle e la pedaliera in alluminio.
Tra le concorrenti possiamo citare: la Citroen C1 (da 9.950 euro), la Fiat 500 (da 14.900 euro), la Opel Adam (da 16.600 euro), la Peugeot 108 (da 10.000 euro), la Seat Mii (da 9.620 euro), la Skoda Citigo (da 9.450 euro), la Toyota Aygò (da 11.350 euro) e la Volkswagen UP! (da 10.950 euro). Quasi tutte proposte ad un prezzo leggermente inferiore ma non dotate dello stesso fascino e della stessa qualità premium della “tascabile” della Stella.
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