Da un’ammiraglia ci si aspetta il massimo in termini di sicurezza e tecnologia. La Skoda Superb, nelle versioni berlina e wagon, si fa portabandiera di un percorso che porterà le più recenti tecnologie del Marchio a far parte della dotazione di serie in tutta la gamma.
La casa boema ci tiene alla sicurezza dei propri acquirenti e lo dimostra inserendo – di serie – importati sistemi di ausilio alla guida già dall’allestimento Style.
Abbiamo messo alla prova tutta la tecnologia della Skoda Superb sia su di un circuito appositamente studiato, sia in ambito autostradale. Vediamo, dunque, com’è andata.
Quando si parla di sistemi di ausilio alla guida si intende quell’insieme di tecnologie che non hanno lo scopo di sostituire completamente l’intervento umano sulla dinamica di marcia bensì quello di aiutare il conducente in caso di disattenzione, correggendo la traiettoria o attivando una frenata di emergenza.
I sistemi ADAS (Advanced driver-assistance system) che equipaggiano la Skoda Superb si compongono di Traffic Jam Assistant, Emergency Assistant, Lane Assistant, Blind Spot Detect, Rear Traffic Alert, Smart Light Assistant.
Tutte queste funzionalità, che analizzeremo nel prossimo paragrafo, rientrano nel pacchetto Travel Assistant, disponibile di serie nelle versioni Style, SportLine e nella più lussuosa Laurin&Klement (dal nome dei fondatori del Marchio).
Analizzando tutti i sistemi che equipaggiano la Skoda Superb troviamo il Traffic Jam Assistant, radar frontale con frenata automatica di emergenza, che è offerto di serie già dall’entry level Active. Subito sopra l’allestimento Ambition offre il dispositivo di riconoscimento della stanchezza conducente, i sensori di parcheggio con frenata automatica in caso di ostacolo posteriore (Park control) e il Care Connect che, in caso di incidente, metterà in contatto il conducente con un operatore Skoda il quale provvederà ad inviare i soccorsi. La versione Excecutive aggiunge di serie l’Adaptive Cruise Control con frenata di emergenza fino a 160 km/h.
Abbiamo avuto modo di mettere alla prova i sistemi di assistenza in un circuito appositamente studiato. Si parte dalle manovre di parcheggio dove vediamo subito in azione il Rear Traffic Alert che aiuta il conducente in uscita da un parcheggio in retromarcia, monitorando la parte posteriore e laterale con sensori radar e frenando automaticamente in caso di emergenza. Non manca il parcheggio automatico che permette il parcheggio trasversale anche di “muso”.
Nella seconda sessione mettiamo alla prova l’Adaptive cruise control che stupisce con la sua versatilità nel passaggio tra la modalità ECO, progressione fluida e confortevole, e SPORT con una risposta più veloce del motore. Una volta inserita la freccia, oltretutto, l’auto inizierà ad accelerare prima ancora di uscire dalla corsia in modo da rendere più veloce possibile il sorpasso (ovviamente rimanendo in corsia il software azionerà nuovamente i freni per riprendere la distanza di sicurezza).
Una volta in autostrada abbiamo la possibilità di testare il sistema Lane Assistant che mantiene l’auto al centro della carreggiata. L’Emergency Assistant frena invece la vettura al centro della corsia in caso di inattività da parte del conducente. Si confermano un “must” i led presenti sugli specchietti posteriori che monitorano l’angolo cieco e, in combinazione con il Blind Spot Detect che interviene direttamente sullo sterzo nel caso limite, assicurano la massima sicurezza di marcia.
Presente all’appello il Traffic Jam Assistant che, nel traffico intenso con Lane Assistant e ACC attivi, è in grado di assistere il conducente nella guida in colonna intervenendo direttamente su motore e sterzo fino ad una velocità di 65 km/h. Non mancano, infine, i fari adattivi Bi-Xeno con abbaglianti automatici.
Le dotazioni che compongono il pacchetto Travel Assistant agiscono in sinergia con il sistema radar Adaptive Cruise Control e trovano il necessario completamento nella presenza del cambio automatico DSG (disponibile per 2.0 TDI 150 CV, 2.0 TDI 190 CV e 2.0 TSI 280 CV).
Sempre in capitolo sicurezza mettiamo a dura prova la risposta dell’assetto Dynamic Chassis Control (DCC) che si avvale di sospensioni adattive (asse anteriore McPherson e asse posteriore multilink) e riscontriamo un comportamento sincero, preciso con un’ottima compostezza della vettura nella prova di evitamento ostacolo, affrontata alla velocità di 50 km/h.
Dopo il debutto sul suv Kodiaq, da noi provato in anteprima, anche per la Skoda Superb sono proposti i servizi di connettività – di serie a partire dall’allestimento Ambition – che rientrano nell’offerta Skoda Connect e si dividono in Infotainment Online e Care connect. Attraverso il primo, offerto gratuitamente per il primo anno, potremmo utilizzare la connessione dati del nostro smartphone per avere informazioni in tempo reale sullo stato del traffico durante la navigazione.
Il Care Connect si compone di chiamata di emergenza, service proattivo per i servizi di manutenzione (gratuiti per 14 anni dall’acquisto) e Accesso Remoto per poter connettere il nostro smartphone alla vettura attraverso l’applicazione. Con quest’ultima potremo intervenire sull’impianto di navigazione, di climatizzazione e sulla fanaleria per esempio, e sarà disponibile gratuitamente per il primo anno.
A catturare lo sguardo sulla vettura da noi provata troviamo poi il sistema di infotainment Columbus, di serie sulla versione Laurin&Klement, con display completamente touchscreen da 9,2 pollici WiFi integrato e comandi gestuali di ultima generazione.
La Casa boema sottolinea che arriverà anche una tecnologia di guida autonoma di Livello 3, probabilmente nel 2020 in corrispondenza con l’arrivo sul mercato del modello di serie derivato da Vision E, presentato allo scorso Salone di Francoforte.
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