Skoda Octavia è e rimane, il modello più iconico del brand boemo. Pensate che ne sono state prodotte oltre 7 milioni di unità e anche questa quarta generazione si presenta molto agguerrita, facendo il pieno di tecnologia in come con le nuove Audi A3, Seat Leon e Volkswagen Golf, con le quali condivide molto e di più, a partire dal nuovo pianale MQB del colosso tedesco. Un’evoluzione continua per un’Octavia, tutta nuova, più voluminosa e che porta in dote nuove tecnologie.
A bordo di Octavia Wagon, la preferita degli italiani che abbiamo provato in questo primo contatto, sono aumentati lo spazio e i sistemi di assistenza alla guida, e oltre ai nuovi motori a metano G-TEC, versioni ibride (1.5 mild hybrid e 1.4 TSi IV plug-in hybrid), mentre le nuove varianti Scout e le sportive RS completano la gamma di questo modello così importante per il Marchio della freccia alata.
Partiamo dalle dimensioni di Skoda Octavia, che si conferma una delle station wagon più spaziose del suo segmento. La lunghezza è pari a 4,69 metri, + 22 millimetri sulla terza generazione. Cresce anche la larghezza (1,83 metri, + 15 millimetri) mentre rimane invariato il passo (2,69 metri) con l’altezza altezza a 1,47 metri.
Sono però diverse le novità degli esterni di Skoda Octavia che saltano subito all’occhio, novità che non tutte le concorrenti possono vantare. Ad esempio sono di serie, fin dal primo dei due allestimenti proposti, i fari anteriori full LED, per la prima volta anche Matrix LED in opzione (LED Pack, 1.150 euro), i gruppi ottici posteriori LED con indicatori direzione dinamici e nuovi cerchi in lega, fino a 18″.
La pulizia delle linee ha poi permesso di ottenere un Cx, coefficiente di penetrazione aerodinamica, di 0,26, davvero ottimo, non paragonabile con quello di certi SUV tanto di moda, a tutto vantaggio dei consumi.
Come già accaduto su Audi A3 e Volkswagen Golf, sebbene su quest’ultime la disposizione della plancia risulti differente, anche su Skoda Octavia l’abitacolo è dominato dal display centrale incassato nella plancia (molto simile, se non uguale, a nuova Seat Leon) con una dimensione da 10″. Quest’ultimo risulta ricco di funzioni e basta poco per prendere la mano. Piace, e qui Skoda riesce sempre a trovare un modo diverso di interpretare le novità, facciamo un esempio. I comandi del clima, a tre zone sulla Octavia Wagon Style da noi provata (270 euro), possono essere di tipo classico o di tipo “intelligente”, dove al posto della semplice temperatura troviamo icone come “visuale libera”, “scalda i piedi”, “scalda le mani”, “raffredda i piedi” o “aria fresca”, tutte re-interpretazioni dei classici “pomelli” che troviamo a iosa in questo segmento.
Bello poi il volante, inedito, senza il classico terzo elemento di congiunzione con la parte bassa e con una con una nuova disposizione delle razze, dove due piccole rotelle dal buon feeling tattile comandano volume e tipologia di informazioni richiamabili dal Virtual Cockpit, dall’aspetto un po’ base rispetto a quello che ci ha abituato il Gruppo. Dietro ad esse, se presente il cambio DSG, ci sono i piccoli paddle del cambio DSG solidali col volante. C’è poi l’head-up display, disponibile solo con la Octavia Style per 650 euro in più. Insomma gli interni sono molto tecnologici e dall’ottima finitura, certo non manca qualche sbavatura, tipo il cassettino a sinistra del guidatore, molto cheap e dall’assenza di floccatura.
La capacità del bagagliaio parte da 640 litri sulla Octavia Wagon, con numerosi supporti utili per agganciare borse e borsette. Dietro i passeggeri stanno assolutamente comodi e possono contare su una bocchetta del clima dedicata (se tri-zona) e su due prese USB di tipo C (Wired Pack, 250 euro).
Un tocco supplementare di eleganza viene conferito dalla nuova illuminazione ambiente a LED, in dieci diverse colorazioni, sulle portiere anteriori e sulla plancia. Grazie a una eSIM integrata, la nuova Octavia è poi sempre connessa e in grado di accedere ai servizi Skoda Connect, tra cui il servizio eCall, obbligatorio nell’UE, l’accesso alla vettura da remoto e applicazioni infotainment sulla base di dati online.
Guidare la nuova Skoda Octavia 2020 significa mettersi al volante di un’auto tecnologica, spaziosa e capace di tirare fuori un po’ di carattere grazie alla sempre abbondante coppia del 2.0 TDI oggetto di questo primo contatto, il motore ideale, un termico della “vecchia guardia”, in attesa di capire la bontà degli ibridi sul fronte dei consumi, qui siamo su ottimi valori per una vettura formato famiglia o ideale per i grandi viaggiatori.
Trattasi del collaudato e prestazionale, oltre che parco nei consumi, 2.0 TDI EVO che disimpegna da ogni difficoltà e affronta anche i percorsi montani con disinvoltura e regolarità. Il 2.0 TDI EVO, eroga 150 CV e 360 Nm di coppia, essi, uniti al cambio 7 rapporti DSG, permettono un’accelerazione 0-100 km/h di 8,5 secondi e velocità massima di 218 km/h.
Questo motore, che è sempre uno dei più apprezzati tra gli italiani quando si forma il binomio auto del gruppo Volkswagen – motore a gasolio, conferma la sua bontà anche su nuova Octavia Wagon, con consumi dichiarati di 3,7 l/100 km, e reali di circa 18km/l nel misto: complice la buona accoppiata tra l’efficenza globale del viecolo e il cambio DSG. Cambio dal nuovo comando sul tunnel che può non piacere, così come lo sterzo, non progressivo, leggero, poco comunicativo e demoltiplicato.
Meglio l’assetto con regolazione adattiva dell’assetto DCC, disponibile a richiesta, con selezione della modalità di guida Driving Mode Select offre, per la prima volta anche all’interno delle diverse modalità di guida, la possibilità di modificare, singoli parametri come gli ammortizzatori nella taratura dell’assetto, lo sterzo o le caratteristiche di innesto del cambio DSG in modo personalizzato, in base alle proprie preferenze.
Il telaio adattivo valuta di continuo le differenti condizioni della strada e le situazioni di guida (frenata, accelerazione, svolta) risponde adattando le caratteristiche di ammortizzazione e sterzo. Attivabile con un pulsante dedicato sulla console centrale, il Driving Mode Select offre la scelta fra 4 diverse modalità di guida: Eco, Normale, Sport e Individuale. L’Octavia Wagon però rimane comunque una vettura “paciosa e tranquilla” non pensate di poter correre troppo, a meno di non scegliere la versione RS.
Meglio godersi una guida in souplesse in autostrada o sui fondi irregolari, dove la silenziosità e il confort regnano sovrani. Le sospensioni in modalità confort assorbono bene ogni asperità, con il classico colpo sordo a cui il gruppo VW ci ha bene abituato. Mentre a 130 km/h si viaggia in 7a marcia a 1.900 giri in un silenzio da categoria superiore.
Grandi passi avanti dal punto di vista della sicurezza. Sul volante c’è un pratico tastino che permette di regolare gli ADAS, o sistemi di assistenza alla guida. Dal Lane Assist che, in presenza di cambio DSG (presente anche il Travel Assistant Pack, 400 euro), dialoga perfettamente con l’Adaptive Cruise Control, tenendo l’auto al centro della corsia, fino al BLIS che illumina la parte interna degli specchietti quando un veicolo sopraggiunge in corsia di sorpasso. La telecamera frontale per prevenire urti e frenare in autonomia la vettura è di serie.
Per la prima volta su una Skoda vengono impiegati innovativi sistemi di sicurezza, come Collision Avoidance Assist, Turn Assist, Exit Warning e la funzione locale Traffic Warning. Nuovi a bordo di Octavia sono il sistema Area View, Side Assist e il Cruise Control adattivo con funzione predittiva, che insieme al riconoscimento della segnaletica stradale migliorato, al Lane Assistant, nonché all’assistente alla guida in colonna Traffic Jam Assist e all’Emergency Assist, forma il sistema completo Travel Assist.
Il sistema inoltre, tramite la funzione Hands-on Detect, verifica se il conducente mantiene le mani sul volante in modo continuativo. Fino a nove airbag, tra cui un airbag per le ginocchia del conducente e airbag laterali posteriori, proteggono i passeggeri in caso di impatto.
Non potevano mancare, quando si parla di Skoda, le soluzioni Simply Clever, che semplificano la vita a bordo. Su nuova Octavia si traducono in due nuove tasche portaoggetti per smartphone sugli schienali dei sedili anteriori pensate per i passeggeri posteriori, mentre, per la prima volta su Octavia Wagon, è disponibile a richiesta lo Sleep Package per il divano posteriore: l’utilissimo supporto per la testa sui poggiatesta della fila posteriore (optional) che favorisce il più classico dei sonnellini da viaggio in auto (compreso nello Sleep Pack insieme alle tendine parasole e al blocco portiere, 250 euro) e vari ganci nel baule.
Nuovo è poi lo scomparto portaoggetti nelle portiere anteriori con ombrello o spazzola per rimuovere la neve. Per la prima volta, a bordo di Octavia è disponibile anche l’imbuto integrato nel tappo del serbatoio dei tergicristalli.
Per la Skoda Octavia SW Diesel i prezzi partono da 29.350 euro ma, con uno sguardo alle versioni benzina 1.0 da 115 CV, quest’ultimo scende a 25.200 euro per l’allestimento di ingresso Ambition.
La nuova Octavia SW 2.0 TDI EVO 150 CV è proposta inoltre negli allestimenti Executive e Style (oggetto della nostra prova) e anche nella versione Scout, dotata quest’ultima di assetto rialzato, protezioni sottoscocca e paraurti specifici.
La Executive prevede: gruppi ottici anteriori full LED, 7 airbag, Driver Activity Assistant, Skoda Connect, Front Assistant con riconoscimento pedoni, Adaptive Cruise Control fino a 210 km/h, Lane Assistant, Navigatore Columbus con display 10″ e mappe 3D, Wireless SmartLink, Keyless Access Start, Display Maxi DOT a colori, Parking Distance Control, Climatronic a due zone, cerchi in lega da 16″, vetri posteriori oscurati, vernice metallizzata.
La Style (+ 1.650 euro): illuminazione Ambient Light in tecnologia LED, interni in tessuto/pelle, Kessy Full apertura e avviamento senza chiave, Virtual Cockpit, sensori per il parcheggio anteriori, telecamera posteriore, Smartlink Wireless per smartphone compatibili, cerchi in lega da 17″ e vetri oscurati montante centrale.
La nostra Octavia SW 2.0 TDI EVO SCR con cambio DSG, oggetto della nostra prova parte da un listino di 35.100 euro, se si vuole la trazione integrale occorre aggiungere 2 mila €. I pack aggiuntivi invece sono molti e ci si fa prendere la mano facilmente, facendo lievitare il conto, fino a sfiorare i 40.000 euro.
Le competitors? Essendo un segmento C dobbiamo inserirla tra Fiat Tipo SW, Ford Focus Wagon, Kia Cee’d Sportswagon, Opel Astra Sports Tourer, Seat Leon ST, Volkswagen Golf Variant, ma per contenuti, spazio e finiture non stona neanche vicino alle cugine Audi A4 Avant e Volkswagen Passat Variant.
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