Sicurezza

Sistemi ADAS per le auto: cosa sono e quali avere

Tempo di lettura: 3 minuti

ADAS, termine tecnico che individua i sempre più diffusi sistemi di assistenza alla guida. Conosciamoli meglio grazie a questa guida completa.

Non c’è auto a non averne nemmeno uno. Di cosa parliamo? Degli ADAS, acronimo di Advanced Driver Assistance System, meglio conosciuti come sistemi di assistenza alla guida, in grado di migliorare il comfort o la sicurezza mentre si è al volante.

Gli ADAS permettono all’auto, grazie a sensori, radar e telecamere, di osservare l’ambiente circostante ed effettua automaticamente alcune operazioni, ad esempio frenando automaticamente se il guidatore non lo fa per tempo o controllando sterzo, acceleratore, freni e cambio nella guida in autostrada o con il traffico in colonna.

Alcuni ADAS sono diffusi anche fra citycar e utilitarie, perciò ne sentirete parlare sempre più spesso di fronte al nuovo acquisto. Ecco perché abbiamo pensato di realizzare questa guida sugli ADAS informandovi sui sistemi più diffusi in commercio.

ADAS: la nostra guida per conoscerli meglio

  • Sistema anti-tamponamento (o Forward Collision Warning): attraverso il radar frontale, capisce quando l’auto si sta avvicinando troppo a quella che precede ed emette un segnale (visivo o sonoro) per avvertire il guidatore, che viene sollecitato a frenare;
  • Frenata d’emergenza (Autonomous Emergency Braking): se il guidatore non frena dopo gli avvisi del sistema anti-tamponamento, l’auto rallenta o si arresta automaticamente: in tal modo, a seconda della velocità, è possibile ridurre le conseguenze o evitare un incidente. L’AEB si attiva anche davanti a pedoni o ciclisti, e su alcuni modelli anche alla presenza di grossi animali;
  • Frenata d’emergenza nelle retro (Rear Cross Path Detection): frena automaticamente se il guidatore non scorge un ostacolo in retromarcia, come ad esempio un bambino che sbuca all’improvviso;
  • Regolatore di velocità adattativo (Adaptive Cruise Control): sfrutta il radar frontale ed è un’evoluzione del cruise control, perché adatta la velocità dell’auto per mantenere la distanza di sicurezza dall’auto che precede;
  • Sistema contro l’involontario cambio di corsia (Lane Departure Warning): è la telecamera frontale a “scorgere” le strisce di demarcazione della corsia: se il guidatore le varca inavvertitamente, il Lane Departure Warning emette un segnale di avviso e il guidatore capisce che deve correggere la traiettoria;
  • Sistema per il mantenimento in corsia (Lane Keeping Assist): capisce se l’auto sta deviando verso un lato della strada e ne corregge la traiettoria, al fine di mantenerla al centro della corsia;
  • Monitoraggio dell’angolo cieco (Blind Spot Assist): attraverso sensori negli specchietti o nel fascione posteriore, scorge la presenza di auto non viste dal guidatore mentre sta cambiando corsia: le segnala al guidatore attraverso una luce o un suono. Se il guidatore mette la freccia per svoltare, e alle spalle sopraggiunge un’auto, il volante si fa più pesante da girare e contrasta la manovra;
  • Assistente alla guida in colonna (Traffic Jam Assist): combina le funzioni di regolatore di velocità adattativo e mantenimento in corsia, affinché l’auto possa seguire automaticamente il flusso del traffico: la vettura frena, accelera e sterza da sola mantenendo la distanza selezionata dall’auto che precede. Se il traffico prevede l’arresto, la vettura si ferma e riparte automaticamente non appena quella che precede riprende velocità (questo accade solo con il cambio automatico). Il sistema non funziona solo nel traffico, ma anche nelle strade extraurbane o in autostrada;
  • Assistente al parcheggio (Park Assist): il guidatore deve premere acceleratore, freno e selezionare la marcia avanti o indietro, ma è l’elettronica a controllare lo sterzo e ad effettuare le manovre: l’auto si infila da sola in parcheggi paralleli o perpendicolari alla strada. Quelli “giusti” vengono trovati dall’auto, che per farlo sfrutta i sensori di parcheggio;
  • Riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition): la telecamera frontale “vede” i segnali stradali e li riproduce nel cruscotto: il guidatore così ha sempre sott’occhio il limite di velocità da rispettaree;
  • Monitoraggio dell’attenzione del guidatore (Driving Attention Assist): monitora lo stile di guida e coglie incertezze dovute all’affaticamento, come accelerazioni troppe brusche, frenate ritardate o manovre poco fluide: in tal caso suggerisce al guidatore di fermarsi per riposare;
  • Assistente di emergenza per il guidatore (Emergency Driver Assistant): se il guidatore è in stato d’incoscienza e non reagisce, l’auto rallenta automaticamente e si porta verso il bordo più vicino della strada;
  • Controllo degli abbaglianti (High Beam Assist): attraverso la telecamera frontale, scorge la presenza di altre auto sulla strada e spegne i fari abbaglianti. Il sistema è più evoluto per le auto con fari a matrice di led: hanno decine di singoli punti luminosi, che si possono spegnere singolarmente per modulare il fascio luminoso. In tal modo è possibile tenere gli abbaglianti sempre accesi, ma senza “accecare” gli altri automobilisti;
  • Assistente alla guida di note (Night View Assist): una telecamera ad infrarossi monitora la strada e anche al buio scorge le fonti di calore, come persone o animali. Le immagini sono proiettate nello schermo della consolle.
Redazione Autoappassionati.it

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