Le norme alla guida volte a tutelare la salute degli automobilisti spesso pensano più a fare cassa che a educare ad una guida coscienziosa.
Possiamo considerare corretto il sistema tutor che entra in azione dopo aver calcolato la media di percorrenza, mentre è da “avvoltoi” la telecamera piazzata come cecchino sugli inermi automobilisti, ghermiti dal piacere di un rettilineo.
Stiamo assistendo al momento tanto temuto in cui le regole ci stanno soffocando per farci respirare meglio: in alcune città si stanno sperimentando delle zone 30 o addirittura 20; ci chiediamo come sia possibile mantenere una simile velocità avendo un comune cambio automatico senza scoprire cosa sia il nervo sciatico.
Nel tempo si è visto come a diversi comuni interessasse esclusivamente rimpolpare le casse a discapito degli automobilisti. Un atteggiamento spalleggiato dalla isteria ambientalista voluta dai mass media che puntano a mantenere sempre alta l’attenzione su problemi attuali, ma a volte immaginari.
Proprio chi dovrebbe essere preposto a tutelare l’industria automotive sta mettendo i bastoni tra le ruote degli automobilisti; i soldi stanno finendo in mano a società private di sharing che spennano dei loro pochi averi i giovani con impiego precario e questi ultimi, un tempo propensi ad acquistare la prima auto, si sono ritrovati a desiderare un “pietoso” monopattino.
Tornando ai limiti di velocità con queste restrizioni, sintonizzare la radio su una canzone “tamarra” diventa una multa probabile, da probabile a certezza matematica con Gigi D’Agostino: impossibile non lasciarsi andare con la musica del Maestro! Ulteriore pericolo deriva dalla necessità di riproporre alla guida le mosse tamarre messe in atto per raccattare qualche boiler alle 4 di mattina.
Anche se abbiamo provocato è nostra intenzione ricordare di attenersi ai limiti, non è questione di multe, ma di rispettare la sicurezza vostra e delle altre persone presenti in strada, per non commettere uno dei pochi errori al quale non ci sarebbe rimedio. Ulteriore vantaggio nell’evitare musica dance a tutto volume è il considerevole risparmio di carburante: quando attaccano i bassi prima dei 4.000 giri non si cambia marcia.
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