Derivata dalla ormai “leggendaria” piattaforma MQB, quella di Golf, A3, Leon e tanti altri modelli del Gruppo, la SEAT Ateca prende il suo nome da una cittadina vicino Saragozza e rappresenta il battesimo del Marchio spagnolo nel mondo dei SUV, passo fondamentale per rimanere competitivi sul mercato europeo.
Come affermato anche da Luca De Meo, Presidente SEAT S.A., la nuova Ateca sarà (o almeno dovrà diventare) “il terzo pilastro del brand” dopo Ibiza e Leon. In un mercato, quello europeo, dove il segmento dei B e C-SUV cresce di giorno in giorno, la Ateca dovrà dimostrare di avere le carte in regola per riuscire a giocare un ruolo da protagonista.
Per scoprirlo l’abbiamo provata in anteprima internazionale a Barcellona, dove è stata concepita e sviluppata. Ecco come va nel nostro primo contatto.
Esterni
Lunga 4,36 metri, la SEAT Ateca risulta molto compatta e atletica. Le forme sono chiaramente quelle della Leon, il cofano è più imponente grazie alla maggiore altezza da terra, mentre la griglia trapezoidale e i fari, con la tipica firma luminosa full LED, richiamano fortemente i tratti della due volumi spagnola. Davanti compare la protezione paraurti che garantisce un buon angolo di attacco e un aspetto più conforme a quello di un SUV.
Linee decise, tratti forti e un look sportivo, muscoloso. La vista laterale trasmette queste sensazioni, ma, soprattutto ci convince del fatto che il design sia ben riuscito, perché ha coordinato bene i tratti tipici di un SUV con quelli di una segmento C senza risultare poco aggraziata o sbilanciata.
Il posteriore, infine, mette in risalto le “spalle” dell’Ateca, con i gruppi ottici, anch’essi LED, e una forma a “X” formata dalle linee disegnate dai fari e dalla zona alloggio della targa. Bordo di carico basso per facilitare l’ingresso dei bagagli e cerchi in lega che passano da 16 a 19 pollici.
Interni
Fuori compatta, dentro spaziosa. I tecnici SEAT hanno realizzato un ottimo lavoro, ricavando più spazio possibile per i passeggeri anteriori e posteriori. L’abitabilità e funzionalità sono, infatti, due dei punti di forza di questa Ateca che vanta diversi vani portaoggetti, tanto spazio per gambe e testa, senza sacrificare il bagagliaio che vanta una capienza ai vertici della categoria, 510 litri (485 sulla 4Drive).
Dal punto di vista dello stile, l’Ateca propone interni simili a Leon, sobri e solidi. Sedili ben profilati e ampiamente regolabili insieme al volante (lo avremmo preferito più verticale) con comandi integrati, per trovare facilmente la migliore posizione di guida.
Di facile lettura la strumentazione davanti al guidatore, così come il display dell’infotaiment che parte da 5 pollici e arriva fino agli 8” del Media System Plus. Inoltre, il Full Link permette di interfacciare alla perfezione il proprio smartphone con il sistema della vettura. Sotto all’infotainment sono presenti 2 prese USB e – interessante novità – anche un alloggiamento per ricaricare il cellulare tramite la tecnologia wireless.
Infine, molto modaiola la luce a cascata che illumina gli interni, a scelta tra otto colori e dà quel tocco di stile in più.
Motori
2 benzina e 3 diesel, da 115 a 190 CV, trazione integrale 4Drive o 2WD, cambio automatico DSG o manuale; sono diverse le scelte che la SEAT Ateca propone.
Per quanto riguarda i benzina, si può scegliere tra il 1.0 TSI tre cilindri da 115 CV, che propone un consumo medio omologato di 5,2 l/100 km, e il 1.4 TSI da 150 CV dotato di disattivazione dei cilindri quando il motore funziona a carico parziale e consuma nel ciclo misto omologato 6,2 l/100 km.
Le motorizzazioni a gasolio sono essenzialmente due: il 1.6 TDI da 115 CV, consumo medio omologato di 4,2 l/100 km, e il 2.0 TDI in due configurazioni di potenza, il classico 150 CV e il più potente 190 CV dotato di serie del DSG.
4Drive e DSG sono equipaggiabili solo sui propulsori che vantano una potenza da 150 CV in su.
Alla guida del 2.0 TDI da 150 CV
Abbiamo scelto di provare la SEAT Ateca dotata del 2.0 TDI da 150 CV, ovvero la più scelta delle motorizzazioni del Gruppo VW, capace di 340 Nm per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e una velocità massima di 202 km/h. Il 2.0 TDI da noi provato è abbinato al cambio manuale a 6 marce e alla trazione anteriore, altre due delle scelte che il cliente privilegia durante l’acquisto.
È possibile selezionare tra 4 diversi profili di guida (Normal, Sport, Eco e Individual) che diventano 6 se la trazione è 4×4, con l’aggiunta delle modalità Offroad e Snow.
La posizione di guida – come già accennato in precedenza – è ottima e a chi piace guidare seduto in basso, non avrà sicuramente problemi, anzi la sensazione è quasi quella di essere seduti su una Leon. Dalla guida sportiva tra le curve a quella rialzata nel traffico cittadino, c’è la sola differenza di un giro della manopola SEAT Drive Profile e dell’alzamento dei sedili. Ovviamente la guida sportiva non può essere paragonabile a quella di un’auto di segmento C, ma l’assetto offre un ottimo compromesso tra il comfort, assorbimento delle asperità incluso, e il rollio in curva.
La spinta del quattro cilindri poi è sempre buona, non soffre di ritardi nella risposta e, abbinata al cambio – dalla leva corta e precisa – a 6 marce, mette sempre il guidatore a proprio agio.
Abbiamo anche avuto modo di mettere alla prova l’Ateca 4Drive, in condizioni di offroad simulato. All’interno di un percorso creato appositamente abbiamo saggiato le doti del SUV spagnolo, scoprendo una buona agilità, una trazione integrale permanente ben studiata, efficace e aiuti utili come l’Hill Descent Control e la Top View. Quest’ultima formata da 4 telecamere, poste nella calandra centrale, sugli specchietti retrovisori e nel paraurti posteriore, offre una visuale della vettura e 360°, fondamentale nelle manovre cittadine, ma anche quando si affronta un percorso fuoristrada ricco di ostacoli.
La dotazione tecnologica non si ferma all’intrattenimento ma si occupa anche della sicurezza con alcune dotazioni interessanti. Degno di nota il Traffic Jam Assist, che accelera, sterza e frena al tuo posto quando si è in coda nello stressante traffico cittadino, sullo stile di un cruise control adattivo, ma a basse velocità, fino a 60 km/h. Inoltre, sono presenti il Lane Assist, il radar di prossimità, il Front Assist (di serie), il Blind Spot Detection e il Park Assist 3.0, che parcheggia in parallelo e in perpendicolare al senso di marcia.
Prezzi e allestimenti
La SEAT Ateca è disponibile in quattro allestimenti: la versione base Reference, la Style, Advance e, la top di gamma, Xcellence.
La Reference assicura già una buona dotazione di serie che prevede il Media System Touch, i cerchi in lega da 16”, i fari alogeni con luci diurne a LED, i fendinebbia con funzione cornering, il clima manuale, il freno di stazionamento elettrico, 7 airbag, il front assist e diversi sistemi di sicurezza.
I prezzi partono da 20.850 euro per l’Ateca 1.0 TSI 115 CV in allestimento Reference e arrivano a 35.500 euro della 2.0 TDI 190 CV DSG 4Drive nella versione Xcellence, passando per i 24.200 euro della 1.4 TSI da 150 CV Style, per i 23.350 euro della 1.6 TDI 115 CV Reference e i 26.400 della 2.0 TDI da 150 CV Style.
Il lancio ufficiale è previsto per settembre, ma le prime vetture arriveranno nei concessionari già alla fine di luglio. Primo porte aperte 17 e 18 settembre.
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