Durante lo sciopero dei trasporti a Napoli i manifestanti hanno bloccato l’accesso alla A3 e alla tangenziale. Ecco com’è andata.
Giornata davvero difficile per la mobilità urbana in tutta Italia. Da Nord a Sud, infatti, lo sciopero dei lavoratori Cobas e USB ha paralizzato il traffico pubblico e privato nei grandi centri. La situazione più eclatante è però accaduta a Napoli, dove insieme allo sciopero dei trasporti decine di lavoratori hanno bloccato la rampa d’accesso alle autostrade e al porto.
Accade tutto questa mattina: in città si sono riversati migliaia di manifestanti, 5 mila secondo le associazioni sindacali. Dalle 10 un corteo è partito da Piazza Mancini, nei dintorni della stazione di Napoli Centrale, e da lì ha continuato la propria marcia verso Corso Umberto I, paralizzando ulteriormente una città già nel caos.
Già dalla mattina il trasporto pubblico è andato in tilt, a causa dello sciopero nazionale dei trasporti indetto proprio per questa mattina. Dopo le corse nella fascia garantita, le funicolari di Chiaia e Centrale sono state chiuse. Anche le linee vesuviante e flegree dell’EAV hanno subito disagi, nonché il collegamento per l’aeroporto internazionale di Capodichino, dove sono state cancellate “almeno 10 corse”. Solo la funicolare di Montesanto ha continuato il suo regolare servizio, con la Linea 1 della metropolitana che ha chiuso poche ore fa, alle 14. Anche l’Asia, la società comunale per la raccolta dei rifiuti, ha indetto uno sciopero.
Per chi ha scelto di prendere l’auto per raggiungere o uscire dal capoluogo campano però non ha evitato i problemi come sperava. Decine di manifestanti infatti hanno bloccato intorno alle 11 la rampa d’accesso alle autostrade in prossimità di Via Marina. Questo ha reso impossibile per diverse ore accedere alle autostrade A3 e alla tangenziale A56 per entrare o uscire da Napoli per diverse ore. Inoltre, anche la zona commerciale del porto era off-limits. I manifestanti chiedono “lavoro, diritti e dignità”. “Siamo contro l’aumento della luce e del gas, i licenziamenti, il green pass, l’inquinamento delle nostre terre.”, spiegano i manifestanti. “Siamo qui per un aumento dei salari, della spesa pubblica in istruzione e sanità”.
Tanti gli striscioni che chiedono di non aumentare luce e gas, di fermare i licenziamenti, per lo “Sciopero generale contro il Governo Draghi e Confindustria”. Tra gli altri, uno striscione recita anche “no Green Pass”. Al momento in cui vi scriviamo, la rampa di accesso è stata liberata da pochi minuti, permettendo di nuovo agli automobilisti di accedere all’autostrada e al porto di Napoli.
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