Nel 2001 venne presentata la nuova Maserati Spyder e Michael Schumacher, alla sesta stagione con la Scuderia Ferrari, volle provare la convertibile della Casa modenese sulla pista di Fiorano.
Michael Schumacher amava provare le auto di serie, o meglio, le supercar dei comuni mortali. Non è un mistero che per almeno tre anni dopo aver appeso, per la prima volta, il casco al chiodo, contribuì, e non poco, libero dalle gare, allo sviluppo di svariati modelli con il cavallino sul cofano, come la 430 Scuderia, l’antesignana della 488 Pista di oggi, così come la FXX, tanto da ordinarne una che amava guidare durante i Ferrari Days o…a Top Gear. Memorabile anche il suo giro al volante della Enzo!
Essendo Maserati “fresca” di partnership, soprattutto tecnica, tra la Casa del Tridente e quella del Cavallino, agli albori degli anni ’00, Schumi fu molto curioso di provare sulla pista di Fiorano la Maserati Spyder, appena arrivata sul mercato.
Ecco come andò il test, giudicato piuttosto positivamente dall’allora quattro volte campione del mondo. Lasciamo al Kaiser, e ai sottotitoli in italiano, il responso!
Presentata al Salone di Francoforte l’11 settembre 2001, sì, proprio il giorno dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, la Maserati Spyder rappresenta l’inizio della rinascita del Marchio del Tridente. Fu colei che segnò ufficialmente l’inizio di una fruttuosa collaborazione tecnica con la consociata dell’allora gruppo Fiat, la Ferrari.
Nata seguendo gli stilemi della 3200GT di Giugiaro, era sotto il cofano e negli interni che la Maserati Spyder presentava le principali differenze. Sotto al cofano finì il V8 aspirato 4,2 litri da 390 CV mentre il passo era ridotto rispetto alla Coupé e i posti erano due, da vera decapottabile (con tetto a chiusura automatica). Altra novità a livello del cambio, completamente rinnovato e spostato sull’asse posteriore, per la classica configurazione transaxle a monte del differenziale. Fu il modello con cui Maserati tornò sul mercato americano, non più abbandonato negli anni seguenti.
Codice modello | M138 | |
Tipologia di carrozzeria | Decapottabile 2 porte, biposto, con tetto elettrico | |
Design | Italdesign | |
Anni di produzione | 2001 – 2007 | |
Peso a secco | 1,620kg | |
Configurazione motore | 90° V8, 32 valvole, doppio albero a camme in testa, carter a secco | |
Cilindrata | 4,244cc | |
Regime di potenza massima | 390 CV @ 7.000 giri/min | |
Velocità massima | 285 km/h |
Sin dal debutto dell’Audi e-tron nel 2019, il primo modello completamente elettrico della Casa dei…
Bernie Moreno, neo-senatore eletto dell’Ohio e venditore di auto, si è messo in testa di…
Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…
La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…
In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…
Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…