C’è una sola cosa più inquinante di un’auto a benzina: la logica dell’Agenzia delle Entrate. Dopo aver spinto il Paese verso la transizione ecologica con incentivi, slogan e strette sui motori endotermici, ora lo Stato decide che il rimborso per la ricarica delle auto elettriche aziendali è reddito da tassare.
In pratica, se il dipendente usa la corrente per lavorare, paga due volte: una in bolletta, l’altra in tasse. Ma se l’auto fosse a benzina? Niente paura, il carburante è già compreso nel calcolo forfettario del fringe benefit. E l’elettricità? No, quella va trattata diversamente. Perché? Mistero. Forse la scossa non arriva solo alla batteria, ma anche al cervello di chi scrive queste norme.
Così, mentre le colonnine restano deserte e il mercato delle elettriche rallenta, lo Stato lancia il suo messaggio: se vuoi salvare il pianeta, fallo pure. Ma ricordati che, prima del riscaldamento globale, c’è da scaldare le casse del Fisco.
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