Storiche

Una rinascita post-bellica: Peugeot 203, fascino senza tempo

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Il Leone rinasce nel periodo post-bellico di una guerra che segna profondamente il mondo: questo rilancio avviene 70 anni fa, con la Peugeot 203.

Fascino senza tempo e svolta con Peugeot 203

Palazzo di Chaillot, 30 ottobre 1948: è una data importante al Salone dell’Auto di Parigi. Durante questo evento è presentata la nuova Peugeot 203. È la vettura del rilancio della Casa di Sochaux nel periodo dopoguerra, ma, soprattutto, un modello che svolgerà un ruolo sociale importante nella fase di rinascita di un Paese duramente provato dal conflitto mondiale.

Settant’anni più tardi, tra i pittoreschi vigneti di una soleggiata Franciacorta, torniamo a scoprire il fascino senza tempo e la storia di quella che sarebbe diventata il punto di riferimento in una categoria di mercato che guardava al futuro, oltre l’ambito utilitario.

  • Abitacolo spazioso
  • Allestimenti di qualità superiore
  • L’affidabilità nella tradizione del marchio
  • La linea morbida dai tratti arrotondati, disegnata da Henri Thomas e di ispirazione americana

Sono questi gli elementi che conquistano il pubblico e viene subito fissato un regime produttivo di 300 unità al giorno.

In questa Peugeot 203 la scocca portante, le sospensioni votate al comfort, lo sterzo a cremagliera e un potente impianto frenante, accompagnano un motore quattro cilindri 1.300 da 42 CV d’impronta sportiva, con camere di scoppio emisferiche e cambio a quattro marce, che permette di raggiungere i 120 km/h.

Ricchissima è la gamma di versioni: si spazia dalla berlina trasformabile con tetto apribile, alla coupé da 45 Cv e alla cabriolet, regina dei concorsi d’eleganza, oltre alla familiare e alle varianti commerciali.

Lunga e di successo la carriera della Peugeot 203, che termina il 26 gennaio 1960 dopo 685.828 esemplari prodotti sul mercato, molti diffusi al di fuori della Francia dal Nord Europa fino al Maghreb. L’addio ad un’autentica protagonista della scena automobilistica sarà l’imponente cerimonia, di fronte all’ultima nata, che coinvolge le maestranze e tutti gli ingegneri e stilisti che hanno dato vita a questo progetto.


Simone Arnulfo

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