Tecnica

Ricarica in 5 minuti per auto elettriche: la scoperta che può cambiare tutto

Tempo di lettura: 3 minuti

Ricarica in cinque minuti, autonomie estese e pesi contenuti. Al momento sembrerebbe una magia ma non è detto che in futuro non possa davvero essere così: uno studio della Cornell University sembra confermarlo. I ricercatori dell’Ateneo statunitense stanno lavorando ad una batteria agli ioni di litio capace di completare un ciclo di ricarica in meno di cinque minuti. Una rivoluzione che potrebbe dare una spinta propulsiva enorme al settore, ancora frenato non solo dai prezzi alti ma, soprattutto, dai lenti tempi di ricarica che ancora non convincono i più scettici o chi non ha davvero tempo da perdere alla colonnina.

L’autonomia è una delle più grandi incognite rispetto all’acquisto dell’auto elettrica e costringe, complice una rete di ricarica non ancora all’altezza, a pianificare con grandissimo anticipo i lunghi viaggi. I clienti delle elettriche, quindi, prima di tutto richiedono una semplificazione fortemente legata a tutto quello che grava attorno all’utilizzo di queste vetture per affrontare viaggi “senza stress”. 

Auto elettrica: è davvero più pesante?

Oltre all’esenzione del bollo in alcune regioni italiane, un contenimento del peso gioverebbe certo alla riduzione dei consumi e soprattutto a non incombere in alcune tassazioni che sono state previste, ad esempio, in alcune città all’estero come Parigi.

Si sa dover montare delle batterie molto grandi sul pianale determina un aggravio di peso. Per avere un’idea prendendo come riferimento una delle auto più amate dagli italiani, ovvero la FIAT 500, balza subito agli occhi la differenza tra la versione benzina mild hybrid che si attesta a 980 kg contro i 1.320 kg della versione puramente elettrica. Un risultato influenzato anche dalle dimensioni leggermente maggiorate (3,63 metri di lunghezza contro i 3,57 metri della “sorellina” termica). 

Ecco perché la ricerca dal titolo “Ricarica rapida e conservazione a lunga durata delle batteria al litio” dell’Università americana pubblicata sulla rivista scientifica Joule potrebbe diventare fondamentale nella “corsa all’elettrico”. Se è possibile ricaricare le batterie in meno tempo, infatti, non sarà più necessario dotare le auto di nuova generazione di batterie enormi che garantiscano almeno 500 km di autonomia visti i minori tempi per una carica completa che si potrà quindi effettuare durante una breve sosta.

Batterie al litio: come rendere la ricarica più celere?

Dal cellulare alle automobili le batterie agli ioni di litio sono le più diffuse per alimentare i dispositivi che utilizziamo quotidianamente. Se per l’utilizzo che ne facciamo può andare bene attendere anche una nottata per la ricarica completa dello smartphone, questo non può essere conveniente per un’auto che deve accompagnare i propri passeggeri anche in lunghi viaggi. 

Una soluzione che potrebbe essere utilizzata per diminuire i tempi di ricarica secondo le ricerche effettuate potrebbe risiedere nell’Indio, un metallo tenero con caratteristiche simili all’Alluminio che risulta abbastanza efficiente nel garantire grandi picchi di corrente. Molto affine allo stesso alluminio e allo zinco, sembra poter garantire tempi di ricarica davvero brevi (nell’ordine dei 5 minuti). Non dimentichiamo, poi, che l’Indio è un metallo raro, non paragonabile al litio per diffusione. Pensate che venne già utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale in campo aeronautico.

Due le sue caratteristiche chiave che lo renderebbero perfetto per l’implementazione in una batteria:

  • Avendo una barriera energetica molto bassa, gli ioni possono muoversi a grande velocità accelerando i cicli di ricarica
  • Possiede una modesta densità di corrente di scambio, sempre di buon impatto sul passaggio di energia da cui dipende l’accumulo di essa nelle batterie

Di contro, però, questo metallo ha un elevato peso. I ricercatori si stanno quindi orientando su altri elementi che, pur presentando delle caratteristiche chimiche simili, presentino un peso minore. Interessante la considerazione relativa all’intelligenza artificiale, che potrebbe scoprire in tempi molto brevi elementi o combinazioni di essi che possano dare gli stessi risultati ma con un peso molto minore

Autore: Alessandro Cattelan

Redazione Autoappassionati.it

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