Arriva il restomod di Ferrari Testarossa by Officine Fioravanti. Sound anni ottanta, una Ferrari Testarossa bianca prima serie (per intenderci con singolo specchietto a sinistra e cerchi a stella monodado). È il 1984 e siamo dentro Miami Vice? No, è il 2021 e Officine Fioravanti propone una versione restomod della Ferrari Testarossa by Officine Fioravanti, ora ancora più potente rispetto alla 12 cilindri (rigorosamente a 180°) degli anni ’80.
Un abito classico con un cuore nuovo è ciò che caratterizza la Ferrari simbolo di quel decennio che così raggiunge la ragguardevole potenza di 510 cavalli a 9000 giri/min, dimagrisce di 130 kg, si adatta tecnologicamente alla richiesta di un nuovo millennio e si prepara a sfrecciare per le strade di Miami. Quante ne vedremo? Officine Fioravanti non pone limiti: dipenderà dal mercato.
Il progetto di Fioravanti si basa sulla prima serie della supersportiva di Maranello: specchietto retrovisore fissato in alto a sinistra, con cerchi monodado. Come per tutti i progetti restomod, l’abito rimane lo stesso mentre è ciò che è “invisibile agli occhi” ad aggiornarsi, aprendo un ponte temporale tra il passato ed il presente. Nella Testarossa by Fioravanti, gli interventi riguardano il gruppo motor-propulsore, l’assetto, le finiture e le dotazioni (ora tecnologicamente all’avanguardia). Per la stessa ragione, niente carbonio, materiale non ancora utilizzato in campo automobilistico nel 1984.
Il V12 da 4,9 litri è stato rivisto ed adattato in modo da sprigionare 510 CV (contro i 390 originali) ad un regime di rotazione di 9000 giri/min e ben 600nm di coppia massima. Per ottenere questo risultato si è lavorato sull’elettronica totalmente aggiornata (con doppia mappatura), su iniezione e distribuzione modificata, oltre che un sul sistema di aspirazione inedita e scarico completo di Inconel. Ma un incremento di potenza del genere necessita che venga rivisto tutto ciò che ruota attorno al motore.
Infatti la Testarossa by Officine Fioravanti può vantare un assetto con barre antirollio regolabili su sei posizioni, fondo piatto, ammortizzatori Öhlins a controllo elettronico specifici per questa Ferrari, un nuovo impianto frenante con cerchi maggiorati, pinze Brembo (a sei pistoncini all’anteriore e quattro al posteriore), controllo di trazione e ABS regolabile su 12 posizioni (disattivazione compresa) e una riduzione di peso complessiva di 130 kg.
Infine, non mancano anche alcune chicche tecnologiche come il sistema Front Lift per sollevare il muso della vettura di 70 mm ed evitare di avere spiacevoli inconvenienti con rampe e dossi.
Come ogni Restomod che si rispetti, anche per la Testarossa by Officine Fioravanti si è mantenuta l’originalità degli interni (che gridano anni 80 da tutti i pori), andando però ad adattare e rifinire la già ragguardevole fattura del prodotto di Maranello. L’impostazione dei comandi rimane fedele all’originale, compresa la leva del cambio a cinque rapporti con la prima “in basso” come le formula uno di altri tempi. I rivestimenti in pelle sono stati rivisti, così come sono state sostituite le componenti in plastica, ora in metallo ricavato dal pieno. Lo zampino del ventunesimo secolo si vede attraverso l’introduzione di Apple CarPlay e Usb-C. Nota di colore è data dal cellulare anni ’80 che può essere collegato attraverso la connessione Bluetooth al proprio smartphone, in un connubio tra passato e presente che è proprio di ogni progetto Restomod che si rispetti.
Miami 2021: stesse strade, stessa grinta, auto nuova.
Autore: Marco Zuffada
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