Prove su strada

Renault Scenic 1.6dCi | Prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

Era il 1996 quando venne presentata la prima Renault Scenic al Salone dell’Automobile di Francoforte. Da allora sono passati vent’anni, 5 milioni di unità vendute e, nel frattempo, siamo arrivati alla quarta generazione della vettura il cui nome, pochi lo sanno, è l’acronimo di “Safety Concept Embodied in a New Innovative Car”.

Design: modularità e stile si uniscono

In versione 5 posti la nuova Renault Scenic, o Grand Scenic a 7, presenta una silhouette monovolume più ampia, grazie ad un aumento della larghezza (+20 mm rispetto a Scénic 3.0), dell’altezza libera dal suolo (+40 mm), del passo e della carreggiata anteriore e posteriore. Viceversa, lo sbalzo posteriore si riduce di 16 mm, esaltando l’equilibrio generale. Poi c’è il parabrezza spiovente panoramico, che migliora la visione laterale, unito al tetto panoramico fisso in vetro (in opzione) per una grande luminosità

Ispirata alla concept-car R-Space, la Renault Scenic si reinventa grazie a proporzioni inedite, offrendo in maniera del tutto originale grandi ruote da 20 pollici di serie e disponibili come unica misura, il passo allungato e gli sbalzi ridotti, in un linguaggio stilistico più da crossover che da monovolume, come già visto per la più grande Espace. Anteriormente i fari con l’esclusiva firma a forma di C possono essere equipaggiati, in funzione delle versioni, della tecnologia LED Pure Vision.

Posteriormente, i gruppi ottici posteriori beneficiano di un effetto 3D grazie alla tecnologia Edge Light.

All’interno l’abitacolo è particolarmente spazioso e tecnologico e riprende quanto visto già per Espace e Megane. Punti di forza storici per Scenic, sono sicuramente la modularità e la vita a bordo studiate per coincidere sempre meglio con le esigenze delle famiglie. Il quadro strumenti full TFT riconfigurabile in cinque modalità, protetto da una visiera scolpita, trova posto davanti al conducente e integra l’Head-Up Display a colori.

I sedili anteriori, dalla seduta allungabile e dal poggiatesta regolabile di lato, per un completo relax, sono dotati di regolazione elettrica con otto modalità, riscaldamento e massaggio, inoltre troviamo la utile la funzione “One Touch Folding” che consente di ripiegare automaticamente i sedili posteriori con un’unica pressione del tasto dallo schermo centrale o da un comando situato nel vano bagagli.

Inoltre di serie, i sedili della seconda fila sono scorrevoli, in modo indipendente (1/3, 2/3). Ciò crea un vano bagagli modulare fino da 506 a 572 litri di spazio, che diventano 1.554 con due persone a bordo.

Nel divano posteriore, invece, trovano posto tre persone, ma lo spazio non è poi esagerato specie in lunghezza: se davanti “guidano bassi” manca posto per i piedi dei passeggeri posteriori, mentre se si è mediamente alti dal divanetto non si vede bene la strada, poiché la cima del parabrezza risulta più in basso. Piacciono i tavolini ribaltabili, così come le tendine parasole posteriori. Piacciono meno gli scricchiolii presenti nelle plastiche interne, difetti di assemblaggio che sono sicuramente migliorabili.

La consolle centrale scorrevole rappresenta anch’essa una scelta originale: trasla in longitudinale in infinite posizioni per adattarsi ai nuovi utilizzi dei passeggeri anteriori e posteriori, e offre 13 litri di vani portaoggetti, di cui il principale illuminato e con chiusura scorrevole e bracciolo integrato. Inoltre la consolle raggruppa le prese USB, AUX e 12 volt. Oltre alla consolle troviamo il cassettone “Easy Life” da 11,5 litri, il triplo rispetto alla concorrenza, illuminato e climatizzato, che si apre elettricamente grazie a un rilevatore di movimento, purtroppo sbattendo contro le ginocchia del malcapitato passeggero.

Altri vani portaoggetti intelligenti, come i quattro vani a sportello sotto il pianale, portano il volume totale dei portaoggetti a 63 litri, collocando la Scénic al vertice del segmento.

Ottimo il display centrale R-Link 2 da 8.7” in posizione verticale, con profili di utilizzo personalizzabili, una logica di touch e widget ereditata dagli smartphone e la possibilità di usare App come Coyote o i servizi Live TomTom o TomTom Traffic del navigatore integrato nell’allestimento Bose, che ovviamente prevede l’omonimo impianto audio, dall’acustica curata e sopraffina con 7 altoparlanti più il subwoofer.

Alla prova della Renault Scenic 1.6 dCi turbodiesel 130 CV: parco e dalla spinta corposa

Sotto il cofano della Renault Scenic batte il 1.6 dCi 130 cv, dalla spinta vigorosa e regolare. A testimonianza uno 0-100 coperto in 11,4 secondi ed 190 km/h di punta massima, con una prontezza buona già oltre quota 1.500 giri e una punta di coppia di ben 320 Nm. Grazie alle differenti mappature il propulsore sa esser vigoroso in sport e più soft, ma parsimonioso in eco. Il cambio è manuale a sei marce, un po’ lungo nella corsa, con leggeri contrasti nell’inserimento: meglio l’EDC 6, un doppia frizione, ma comunque confortevole per una monovolume da famiglia.

La Renault Scenic dal canto suo si dimostra un mezzo adatto alla guida turistica: il rollio è evidente, ma mai esasperato, inutile forzare l’andatura pena un intervento dei controlli elettronici e un sottosterzo marcato. La tenuta è buona, nonostante i pneumatici dalla spalla alta e il baricentro anch’esso alto. In autostrada si trova a suo agio con una riserva di potenza sufficiente per trarsi d’impaccio o sorpassare agevolmente, ma i fruscii sono elevati. A 130 orari il motore “frulla” a 2.500 giri, dovuto ad una sesta marcia non troppo lunga.

Lato comfort, se le sconnessioni non sono un problema, le traversine e i dossi la rigidezza delle molle turba l’atmosfera da stradista. Nonostante questo però, in città il diametro di inversione è contenuto a 11,3 metri e l’Easy Park Assist con sensori e telecamera posiziona in modo autonomo la vettura negli stalli paralleli o obliqui alla carreggiata. Il 1.6 dCi, così come il 1.5 dCi, anch’esso disponibile, è veramente poco assetato e non solo per il tipo di vettura: in città parliamo di 14 km/l, mentre sul misto sfioriamo i 16.5, contando una mole di 1.595 kg rilevati e una superficie frontale maxi possiamo esser più che soddisfatti. In linea l’autonoma: con 53 litri di serbatoio ci si trova a percorrere oltre 800 km con un pieno.

Per gli incontentabili la Renault Scenic sbarca anche nel campo dei propulsori ibridi proponendo una tecnologia di elettrificazione battezzata Hybrid Assist, disponibile sul motore dCi 110 associato a una trasmissione manuale 6 rapporti. Il motore elettrico da 10kW, alimentato da una batteria da 48 volt, assiste il motore termico per ridurre i consumi e le emissioni de CO2.

I cerchi da 20’’, unica taglia proposta su tutta la gamma, riempiono perfettamente i passaruota come su un’auto sportiva, ma mantengono una larghezza contenuta (195/55 R20) per limitare i costi. Noi però abbiamo rilevato alcune criticità: una scelta ovviamente meno ampia di coperture, solo Goodyear e Continental hanno gomme di quelle misure, sia estive che winter, e prezzi sono comunque superiori alla media delle misure sedici pollici. Il vantaggio di avere dimensioni identiche per tutta la gamma, è quello di avere set-up del telaio perfettamente adattato, che assicura nello stesso tempo comfort ed un ottimo comportamento stradale.

Sicurezza ai massimi livelli: prerogativa Renault

La Renault Scenic beneficia dell’architettura modulare CMF C/D (Common Module Family), disponendo così di numerose soluzioni derivate del segmento superiore Espace e Talisman. Per quanto riguarda la sicurezza, prima in assoluto nel segmento delle monovolume compatte, è la frenata di emergenza attiva con riconoscimento pedoni (AEBS/Active Emergency Braking System), un dispositivo di assistenza alla guida che consente di innescare una frenata di emergenza attiva nel caso in cui fosse rilevata la presenza umana. Disponibile sul range di velocità, da 7 a 60 km/h il sistema si basa sull’utilizzo di una telecamera frontale e di un radar.

La nuova Renault Scenic propone inoltre, l’assistenza al mantenimento della corsia (LKA/Lane Keeping Assist), il rilevatore di stanchezza (Fatigue detection warning) e tutti i principali sistemi di assistenza alla guida presenti su Espace, Talisman e Mégane come il regolatore di velocità adattivo (ACC, da 50 a 160 km/h), il sistema di frenata di emergenza attiva (AEBS), il Visio System (allarme per superamento involontario della linea di carreggiata LDW), avviso distanza di sicurezza (DW), riconoscimento della segnaletica stradale con allerta superamento limite (OSP con TSR) e il sensore angolo morto (BSW). Utile il cruise control attivo, ma il tasto di attivazione, in pieno stile Renault, è nascosto dietro al cambio. Piacciono anche i fari attivi a LED e l’head up display.

L’impegno di Renault nei confronti della sicurezza delle sue vetture si conferma anche grazie alle cinque stelle nei test Euro NCAP, ancora più severi rispetto al passato. La casa della Losanga si conferma quindi attenta alla sicurezza, Scénic è solo l’ultima delle 19 auto che hanno ricevuto le cinque stelle per la sicurezza.

La nuova monovolume della casa transalpina ha ottenuto un punteggio pari al 90% per la protezione dei passeggeri adulti, dell’82% per i bambini e del 67% per i pedoni. In tema di sicurezza passiva la nuova Scénic beneficia di una struttura che utilizza acciai rinforzati a livello delle minigonne, dei longheroni, del montante del parabrezza e dei montanti centrali, permettendo così di proteggere i passeggeri all’interno della cellula di sopravvivenza.

Gli acciai a deformazione programmata all’esterno dell’abitacolo permettono poi di assorbire l’eventuale urto, andando così a preservare la cellula di sopravvivenza. Non mancano poi numerosi airbag sia a tendina sia di ultima generazione quindi adattivi che consentono, grazie ad appositi sensori, di adattare il livello di gonfiaggio alla corporatura del conducente e del passeggero.

Prezzi e concorrenti della Renault Scenic

La “base” Renault Scenic Life con motore benzina Energy TCe 115 CV parte da 21.900 €. La nostra versione Bose Energy dCi 130cv richiede 29.000 € a cui se sommiamo il Pack Bose (BLIS, easy park e telecamera), Pack Winter (lavafari e sedili riscaldabili), Head Up e sedili massaggianti con supporto lombare arriviamo quota 33.000.

Chi avesse ulteriori esigenze di spazio sappia che può optare per la Grand Scenic, più lunga di 24 cm rispetto alla versione provata da 4,4 metri, il che significa anche disporre sette posti e di maggior volume di carico: 718 litri in configurazione cinque a bordo.

Le avversarie sono le monovolumi: Citroen C4 Picasso, Fiat 500 Living, Ford C-Max, la nuova Opel Crossland X, la Peugeot 3008, la Toyota Verso e la Golf Sportsvan.

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Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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