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Renault Clio 2019 | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 5 minuti

15 milioni di auto vendute in quasi 30 anni di carriera. La Renault Clio 2019, giunta alla sua quinta generazione, raccoglie un’eredità impegnativa e per questo i tecnici e designer della Casa francese hanno cambiato dove serviva, per mantenere vivo l’appeal del modello, senza stravolgere però l’aspetto esterno.

Abbiamo provato in anteprima la nuova Renault Clio 2019 e vi raccontiamo com’è fuori, dentro e come va. Buona lettura.

Esterni: ritocco in famiglia

A un occhio poco attento la nuova Renault Clio 2019 potrebbe sembrare un semplice restyling, ma nella verità dei fatti, sono molte le cose che cambiano. Prima di ogni altra considerazione bisogna dire che la piattaforma è tutta nuova. Si chiama CMF-B e, grazie alla sua nuova architettura, le consente di integrare i più recenti sviluppi tecnologici per soddisfare le nuove esigenze del mercato, compresa l’elettrificazione.

Questa nuova struttura, oltre a permettere un upgrade a livello di powertrain, ha visto un cambiamento nelle dimensioni della Clio 2019, accorciata leggermente rispetto al modello precedente. 1,2 cm in meno per una lunghezza di 4,050 metri, una larghezza di 1,798 metri e un’altezza di 1,440 metri.

Esteticamente le modifiche si limitano a qualche rinnovamento mirato. D’altronde, squadra che vince non si cambia

Fuori la nuova Renault Clio 2019 non rinuncia al family feeling della precedente generazione introducendo, però, novità a livello dei gruppi ottici, sempre a LED fin dal primo allestimento e con la forma C-Shape ereditata da altri modelli Renault. Al posteriore le maniglie delle porte sono integrate nei finestrini e i gruppi ottici posteriori sono stati allargati, per un senso di maggiore larghezza totale. Nel complesso, le forme sono quelle di una piccola Megane. I cerchi arrivano fino a 17 pollici, ma attenzione che si pagano a parte su molti allestimenti.

Interni: la rivoluzione è servita

Se fuori i cambiamenti della nuova Renault Clio 2019 sembrano quelli di un restyling o poco più, dentro l’abitacolo cambia totalmente. Si tratta di una rivoluzione sia a livello tecnologico, sia qualitativo. Molte delle critiche al modello precedente, infatti, si concentravano sui materiali utilizzati e sugli accoppiamenti, spesso trascurati o poco precisi. Con il nuovo modello i sedili sono più confortevoli e la plancia propone perlopiù superfici morbide al tatto, con assemblaggi ben realizzati. Rimane qualche materiale meno bello, ma si concentra principalmente nelle parti meno visibili dell’abitacolo.

La rivoluzione tecnologica, invece, si chiama “Smart Cockpit” e vede protagonisti due schermi, uno dedicato all’infotainment e uno alla strumentazione. Il primo è un touchscreen da 9,3 pollici che si sviluppa in verticale (ispirato a Espace) e integra il sistema Easy Link, dominando la plancia in maniera scenografica. Il secondo, che può essere da 7 o 10 pollici, mostra le principali informazioni e varia le proprie schermate sulla base della modalità di guida scelta.

Cambia tutto all’interno. Ora la Clio prende il meglio dal resto della famiglia

Nella parte centrale della plancia, sotto lo schermo del sistema di intrattenimento, troviamo alcuni tasti a pianoforte, le tre rotelle del clima (non di serie in allestimento entry level) e la leva del cambio, tutti e tre elementi mutuati dalla Dacia Duster e ben integrati nell’insieme. Sparisce, inoltre, la leva del freno a mano, che lascia spazio al freno di stazionamento elettrico e due comodi portabottiglie.

Dietro, l’ingresso per i passeggeri non è dei più ampi, ma una volta seduti si trova facilmente la posizione, senza sacrificare spazio per spalle e gambe. Infine, la capacità del bagagliaio raggiunge la cifra record di 391 litri, 60 in più rispetto alla Clio IV, ma il vano è molto incassato, risultando un po’ scomodo durante le fasi di carico e scarico.

Motori Renault Clio 2019: benzina e Diesel oggi, GPL e ibrido a breve

La nuova Renault Clio 2019 dispone di una gamma di motorizzazioni completa, tra benzina inediti nella gamma – GPL e Diesel, con potenze comprese tra 65 a 130 CV, mentre dal 2020 arriverà l’ibrido E-Tech.

Si parte con gli SCe (tre cilindri aspirati) in potenze da 65 e 75 CV adatte ai neopatentati, mentre il TCe 100 CV e 160 Nm (3 cilindri turbo) è l’ultimo motore frutto delle sinergie dell’Alleanza. Per il TCe, cambio manuale a 5 rapporti o trasmissione CVT. Lo stesso propulsore da 100 CV sarà disponibile anche in versione bi-fuel GPL, come avviene oggi con il TCe 90 turbo benzina GPL. Il TCe 130 è invece il più potente in gamma, con 130 CV e 240 Nm, con cambio automatico EDC a 7 rapporti di serie. Per i Diesel, 1.5 Blue dCi con filtro SCR in potenze di 85 CV e 115 CV, con cambio manuale a 6 rapporti.

Alla guida della nuova Renault Clio 2019 1.0 TCe 100 CV: il motore giusto

Il TCe 100 è il motore giusto per quest’auto. Potente il giusto, non rumoroso ed equilibrato

Abbiamo messo alla prova la motorizzazione che rappresenta il cuore della gamma a benzina della nuova Renault Clio 2019, il TCe 100. Questo propulsore a tre cilindri da 1 litro propone una coppia di 160 Nm ed è abbinato al cambio manuale a 5 rapporti.

Nonostante la vettura sia leggermente più bassa rispetto al modello precedente, la visibilità è buona, grazie ai montanti anteriori che ora sono più sottili, con il lunotto posteriore leggermente scarificato in favore del design, ma dal quale si ha comunque una buona prospettiva. Nel caso non dovesse bastare, si può optare per i sensori e per le quattro telecamere, che rendono la vita più che agevole nelle manovre cittadine.

Tornando al motore, il TCe da 100 CV vibra poco e regala brio alla Clio, oltre a uno spunto interessante. La spinta dei 160 Nm si fa sentire ed è piuttosto regolare, senza particolari picchi o vuoti dovuti a ritardi di risposta del turbo.

Bene lo sterzo, più diretto se rapportato al precedente, grazie a una minore demoltiplicazione e a un raggio di sterzata inferiore. Con il Multi-Sense, al debutto su Clio, che permette di scegliere tra tre modalità di guida (MySense, Eco e Sport), questi parametri cambiano ancora e si può scegliere di conseguenza quanto peso, consistenza e precisione ricevere dallo sterzo.

L’accoppiata frizione e cambio, invece, è molto cittadina, con la prima molto morbida ma non inconsistente, mentre il secondo propone una leva leggermente troppo lunga e innesti non sempre così facili e precisi. Inoltre, con soli 5 rapporti è inevitabile che le marce siano un po’ troppo lunghe.

L’assetto, infine, permette di assorbire bene le buche e non permette alla Clio di soffrire di rollio marcato tra le curve. Questo, insieme a un telaio “sincero”, restituiscono un buon piacere di guida, anche quando si sceglie di adottare uno stile più sportivo. La nuova Renault Clio 2019 è, infatti, abbastanza divertente nel misto stretto e, soprattutto, comunica bene quello che accade attorno a voi. Con la RS che è stata appena confermata, questo è sicuramente già un buon inizio.

Fondamentale sottolineare anche che il comfort di marcia è aumentato notevolmente, grazie anche all’insonorizzazione dell’abitacolo, sia del vano motore, oltre alla riduzione dei fruscii aerodinamici.

Tra le curve il piacere di guida c’è e si fa sentire, grazie a settaggi di sterzo, assetto e telaio totalmente nuovi

Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, con la nuova Renault Clio 2019 si può parlare di guida autonoma di secondo livello (non di serie, ma con un’ottima dotazione già presente dal primo livello di allestimento), grazie alla presenza del cruise control adattivo con stop & go, il mantenimento attivo della corsia, il blind spot assist e la frenata di emergenza con riconoscimento pedoni, giusto per citare i principali.

Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, con la nuova Renault Clio 2019 si può parlare di guida autonoma di secondo livello (non di serie, ma con un’ottima dotazione già presente dal primo livello di allestimento), grazie alla presenza del cruise control adattivo con stop & go, il mantenimento attivo della corsia, il blind spot assist e la frenata di emergenza con riconoscimento pedoni, giusto per citare i principali.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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