Categorie: Motorsport

Rallye Sanremo 2016: dopo il Ciocco si cercano conferme e riscatti

Tempo di lettura: 3 minuti

È il suo destino. Da quando il Rallye Sanremo si è temporalmente spostato in primavera, per i reduci dal Ciocco diventa la gara della conferma o del riscatto. Essendo la seconda gara del Campionato Italiano Rally, sia moderno sia storico, il rally del Ponente Ligure è chiamato ad emettere giudizi che cominciano a dare un’impronta netta alla classifica dei campionati italiani.

Il Campionato Italiano Rally si presenterà venerdì 8 aprile in Piazzale Adolfo Rava a Sanremo con al comando Paolo Andreucci e Anna Andreussi, partiti a testa bassa al Ciocco a caccia del decimo titolo tricolore per il garfagnino.

Per Andreucci Sanremo ha significato nel passato grandi gioie, ma anche qualche delusione. Se è vero che qui nel 2011 festeggiò la conquista del suo ennesimo titolo italiano, in Riviera Paolo Andreucci ha vinto solo tre volte: nel 2006 (Punto Abarth), 2010 (Peugeot 207) e lo scorso anno (Peugeot 208 T16). Molto poco in raffronto ai successi conquistati in altre gare lungo la penisola; ma lo scorso anno il dominio di “Ucci-Ussi”, come sono chiamati dai loro tifosi, fu perentorio, con sette prove vinte su dieci disputate. Perentorio come lo è stato il successo nello scorso fine settimana al Ciocco.

Chi non ha assolutamente intenzione di lasciar fuggire Andreucci in classifica è Giandomenico Basso, al Ciocco affiancato dal toscano Lorenzo Granai, secondo classificato nella gara di apertura del Campionato Italiano Rally e soprattutto vincitore di tre edizioni del Rallye Sanremo (2006, Punto Abarth; 2012, Fiesta S2000; 2013, Peugeot 207 S2000). Il veneto di Cavaso del Tomba affronterà anche quest’anno la gara ligure con la Fiesta R5 LDI alimentata a GPL, una tecnologia ecologica che sta cercando di imporsi, oltre che nel traffico quotidiano, anche nelle prove speciali dei rally.

Con i galloni ufficiali di Škoda Motorsport Italia si presenta a Sanremo Umberto Scandola, assistito alle note dall’imperiese Guido “Gillo” D’Amore. Il pilota veronese, leggermente in affanno al Ciocco, specie nella prima tappa, potrà contare su quella Fabia R5 che sta facendo faville sulle prove del mondiale rally. D’altro canto Scandola è sempre pronto a dare la zampata vincente, come ha dimostrato nel 2014 quando mise pressione ad Andreucci e Basso andando a cogliere una splendida vittoria.

Sicuramente Alessandro Perico sarà fra i protagonisti del 63° Rallye Sanremo. Questa gara il bergamasco l’ha già vinta, pur se nel lontano 2005 (Clio S1600), ma il pilota-preparatore da anni si conferma come il migliore ed il più efficace dei piloti privati nel panorama del circus tricolore e tutti gli anni riesce a trovare uno scatto vincente che gli consente di lasciarsi dietro tutti i piloti ufficiali. Lo scorso anno il bottino pieno lo colse al Ciocco, quest’anno spera che il suo numero esca sulla ruolette di Sanremo.

Il recente Rally “Il Ciocco” ha portato alla ribalta un terzetto di giovani, nati a ridosso del 21esimo secolo. A cominciare da Michele Tassone, alla sua prima gara con Alice De Marco, che dopo aver vinto nel 2015 il titolo italiano Junior con la Peugeot 208 R2 della Racing Lions (il braccio armato sulle prove speciali di Peugeot Italia) si è avviato quest’anno sulla difficile strada del pilota privato. In Garfagnana il cuneese è stato sfortunato nella prima giornata di gara, fermandosi per un problema elettrico, chiudendo però quinto assoluto Gara-2 dietro ai tre piloti ufficiali e l’esperto Perico, posizione che, a conferma del suo valore, occupava anche in Gara-1 prima dello stop. D’altro canto Tassone era stato il dominatore della categoria Junior nell’edizione 2015 del Sanremo.

Osservato speciale nella gara ligure sarà il veneto con licenza rumena Simone Tempestini. Appena ventunenne, ma con esperienze che spaziano dal mondiale alle gare su terra, il giovane figlio d’arte si è presentato al Ciocco in non perfette condizioni fisiche (era reduce da un lieve intervento chirurgico). Nonostante ciò ha conquistato con la Ford Fiesta R5 un ottimo quinto posto assoluto il sabato. Se le condizioni meteo fossero difficili, Tempestini, affiancato da Marc Barca, si candida ad un posto di grande prestigio anche nella classifica assoluta, pur non avendo mai disputato la gara ligure.

Da seguire anche la gara dell’italo-svizzero Stefano Baccega, con Marco Menchini al quaderno delle note della Ford Fiesta R5, autore di una gara positiva al Ciocco, che può vantare l’esperienza 2015 a Sanremo, quando concluse sesto assoluto. Non male per l’allora venticinquenne rosso-crociato. Ma ci saranno altri outsider di lusso al 63° Rallye di Sanremo. A cominciare da Rudy Michelini e Michele Perna che lo scorso anno al Sanremo portarono all’esordio mondiale la Citroën DS3 R5, vittime di un doppio ritiro al Ciocco dopo aver ottenuto tempi di rilievo; il toscano “Ciava” affiancato dal conterraneo Daniele Michi, Citroën DS3 R5, capace di rimanere costantemente fra i primi dieci della classifica assoluta così come Antonio Rusce-Sauro Farnocchia, Fiesta R5, che hanno saputo riscattare un venerdì nero, con due giornate di alto spessore.

Da seguire anche la gara di Gabriele Cogni, navigato da Giacomo Ciucci, che pur disponendo di una più datata Peugeot 207 S2000 ha dimostrato al Ciocco di essere nella pattuglia dei migliori. Ed al Sanremo il non ancora trentenne piacentino sa tirar fuori le unghie come ha fatto vedere nel 2013 quando chiuse 12° assoluto conquistando una memorabile vittoria fra gli Junior.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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