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Rally Montecarlo 2017: vince Ogier ma c’è l’acuto finale della C3 WRC di Lefebvre

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Senza dubbio, il Monte-Carlo 2017 è un Rally clamoroso. Letto dalla fine non ha proposto nulla di più nuovo che la quarta conferma del suo Pilota di Casa e già Campione del Mondo, Sébastien Ogier, in un risultato finale che non ha certo il sapore dell’inedito.

Il fatto è, tuttavia, che il Monte-Carlo di quest’anno è stato imprevedibile e “scellerato” come non mai, correndo sul filo del rasoio per tutto il programma di una quattro giorni da tenere con il fiato sospeso anche il più sprovveduto degli appassionati. Non lo si sapesse da sempre, è il Rally da prendere con la molle, da non considerare mai prevedibile né tanto meno scontato, da seguire attentamente e con lapis e blocco notes a portata di mano, per non perdersi o dimenticarsi nulla.

In pratica, fatta eccezione per la scommessa vinta da Ogier, per la verità in un certo senso sottraendo a Neuville un successo che il belga aveva costruito con grande cura e che aveva dimostrato di poter meritare ampiamente, il Rally ha imbandito la tavola degli imprevisti, fornendo indicazioni più estemporanee ed episodiche che globali. Come era stato annunciato, con vari moventi dai più, è stato il Rally Test per eccellenza, sezionato in mille aspetti e circostanze che hanno avuto per protagonisti e “comparse”, a rotazione, un po’ tutti.

È stato, per esempio, il Rally incredibilmente sfortunato per le nuovissime C3 WRC, con le quali il Citroen Total Abu Dhabi World Rally Team faceva il suo ritorno all’ufficialità dopo il 2016 “sabbatico” dedicato allo sviluppo della nuova Macchina, e durante il quale solo le DS3 avevano partecipato con una certa “inerzia” e pur sempre con ottimi risultati.

Sfortunato Meeke, che dopo un avvio lampo e la scalata alla leadership della Corsa, a quel tempo, (solo due giorni fa) nelle mani di Neuville, aveva dovuto dare forfait per la sempre imprevedibile conseguenza di una “toccata”. A volte va bene, quella volta no. Meeke e Nagle erano dovuti ripartire il giorno dopo in Regime di Rally2, ma non era finita. Ancora un ritardo, del tutto fortuito, la nuova scalata, la C3 WRC “a fondo”, fino a conquistare il terzo posto nella 13a tappa, l’”imbarazzante” e difficilissima Bayons-Breziers 2 che aveva sconvolto il Rally. Ci siamo, la Corsa diventata Test torna a una missione, il Power Stage di domenica. Due chilometri dell’ultimo trasferimento stradale fino a Monte-Carlo, una vettura “turistica” colpisce la C3 di Meeke e la mette KO. Domenica non si può rientrare in Rally2, il Monte-Carlo di Meeke e Nagle finisce lì. Non è sfortuna? Sì, lo è, ma il bilancio del Test è buono. La C3 è salita fino alla testa del Rally, poi ha ottenuto ancora un Podio.

La corsa di Stephane Lefebvre e Gabin Moreau inizia con un problema alla frizione, giovedì. Per l’Equipaggio della seconda C3 l’imperativo diventa fare il massimo dei chilometri e portare la Macchina al traguardo. Ad un ritmo tutt’altro che velleitario Lefebvre inizia la scalata da dietro, 12° il secondo giorno, 11° il terzo, 9° nel finale, ma porta al Team Citroen Total Abu Dhabi la prima vittoria di Speciale, al termine della difficile, iconica La Bollene Vesubie-Peira Cava, niente meno che il mitico Col de Turini nel format 2017. La “giovane leva” alla corte di Yves Matton non delude il suo mentore, e porta la C3 a un nuovo exploit, il secondo posto assoluto nel Power Stage finale del Monte-Carlo 2017, lo spettacolare rush finale che vale punti d’oro per il Campionato.

Nel frattempo, la “panchina” del Team si impegna per farsi notare dal “Mister”. Craig Breen e Scott Martin “Staccano”, con la gloriosa DS3 2016, il quinto posto assoluto al termine del Rally, che vale loro il titolo ufficioso di “Equipaggio Promessa dell’Anno”.

Il Monte-Carlo è stato vinto al termine di quattro estenuanti giorni passati al tavolo della roulette del Rally più famoso, ma anche più imprevedibile del Mondo. Nessuno è arrivato per vincere, a priori, ma per raccogliere indicazioni sulle nuove Macchine del Regolamento 2017. Il primo passo è verificare di essere nel “lotto” dei “buoni”. La C3 WRC ha dimostrato di essere la macchina veloce e performante che il Team si aspettava. Adesso si passa alla verifica, per certi versi ancor più attendibile, del Rally Svezia, tra un mese.

Redazione Autoappassionati.it

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