Rally del Messico 2020: vince Ogier, prima vittoria per lui e il suo navigatore con la Toyota Yaris WRC. Il campione francese non ha risparmiato polemiche sulla decisione di correre davanti a un mondo pronto a fermarsi per l’emergenza virus.
Nel weekend che ha definitivamente sancito la sospensione temporanea di un buon 90% di gare del motorsport globale, con la F1 che ha deciso di fermarsi a poche ore dall’inizio delle libere australiane, c’è chi ha deciso che il gioco doveva andare avanti, non senza ripercussioni. Si è quindi corso il Rally del Messico, vinto da Sebastian Ogier su Toyota Yaris WRC, la prima vittoria del francese per il team giapponese. Una vittoria, inevitabilmente, segnata dalle polemiche sul fatto se fosse giusto, o meno, accendere i motori, davanti a tanti campionati, non solo motoristici, che si sono fermati.
Sportivamente parlando, prima di leggere le dichiarazioni dello stesso vincitore, il Rally del Messico 2020 ha premiato un Ogier finalmente in sintonia con la sua nuova vettura. Sul podio con lui Ott Tanak, secondo posto consecutivo dopo la Svezia, terzo Suninen con la Fiesta WRC di M-Sport.
Un bel rapporto quello tra Ogier e il Rally del Messico, con tanto di 6 vittorie totali, ma c’è sempre l’altro lato della medaglia. Ecco cosa ha dichiarato Ogier a fine gara, gara le cui ultime tre speciali (22, 23 e 24, la Power Stage) sono state interrotte, in un clima di tensione crescente: “Questa vittoria dà sensazioni completamente differenti dalle altre, perché non sarebbe dovuta avvenire! Non avremmo dovuto correre. Proteggere le vite umane va oltre ogni altro interesse, di sicuro va oltre le corse! Se mettiamo in pericolo i tifosi, questa vittoria non ha alcun valore“
Una critica, diretta, agli organizzatori, seppur sia evidente il dubbio venuto nella mente di Ogier sulla volontà di salire in macchina: “Di certo avrei preferito celebrare la nostra prima vittoria con Toyota in un contesto differente e celebrarlo in un’altra maniera, perché così è davvero strano. Non volevo correre. Sono stato convinto di farlo e ho fatto il mio lavoro, ma per me, proteggere le vite umane viene prima di tutto. Speriamo di non aver fatto danni ai nostri tifosi in Messico. Abbiamo avuto tanto supporto, come sempre, del resto. Ma senza i tifosi, non far loro autografi, foto… Per loro è difficile da comprendere… Ho cercato di fare le cose al mio meglio, cercando di avere rispetto di quello che il mondo sta cercando di fare in questo momento”
L’altro lato della medaglia, quello buono, è che ora Ogier è leader del mondiale davanti al suo compagno di squadra Elfyn Evans, quest’ultimo da tenere d’occhio per il proseguio del campionato. Già, il campionato WRC 2020: per ora è sospeso il Rally d’Argentina, originariamente previsto per il il weekend del 23-26 aprile. Si potrebbe ricominciare dal Portogallo (21-24 maggio), gara che precede il Rally d’Italia Sardegna (5-7 giugno). Nessuna conferma, però, è ancora arrivata in tal senso.
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