Prima di addentrarci nell’interessante statistica che mette in luce il rincaro dei carburanti e la spesa media che la famiglia italiana tipo mette in conto per alimentare il proprio, o i propri, mezzi di trasporto, possiamo già darvi un dato emerso dallo studio condotto di Parclick: 145 euro al mese se ne vanno solo per rifornire il serbatoio dell’auto.
Seppur con numeri in crescita, elettrico e ibrido stanno cambiando la mobilità ma, a oggi, due terzi degli italiani si muovono ancora su auto benzina e Diesel. Sia chiaro, fino a pochi anni fa non c’era alternativa ma anche oggi 6 immatricolazioni su 10 riguardano auto dotate di motore rigorosamente endotermico, in numeri circa 500.000 nuovi veicoli alimentati a idrocarburi fossili.
La scelta tra i vari carburanti è legata al prezzo esposto nei vari distributori di rifornimento. Secondo i dati forniti da parclick.it, la principale società di prenotazione di parcheggi online in Europa, con più di un milione di utenti, una famiglia italiana spende in media 145 euro al mese in carburante.
Se si pensa che nel 2020, un anno pesantemente influito dai mesi del lockdown, la spesa era di 94 euro (128 nel 2019), un dato clamorosamente in crescita ma assolutamente assimilabile considerando almeno due fattori. Il primo la voglia di tornare a viaggiare, preferendo l’automobile ad altre forme di trasporto, ove possibile, dall’altro il rincaro dei carburanti che, proprio in queste settimane, sta toccando livelli impensabili.
Per riempire il serbatoio del proprio veicolo si spende una buona percentuale del reddito familiare, soprattutto ora che il prezzo del carburante è aumentato del 20% rispetto al 2020. Pertanto, è molto importante e utile sapere come poter risparmiare qualcosa ogni volta che si viaggia.
Dopo il mero dato che potrebbe gettare nella disperazione i più, Parclick vuole dare alcuni semplici consigli per ridurre questa spesa, senza grossi sacrifici, tra i quali affrontare l’investimento verso l’auto elettrica; in questo caso, trascurando il costo in più all’acquisto (c’è sempre il noleggio), si risparmia sui “rifornimenti” solo nel caso in cui l’auto viene ricaricata unicamente a casa, con tempi più lunghi, ma con tariffe più basse (solitamente 0,2 euro/kWh)
Una strada in cattive condizioni influisce sul flusso del traffico. Se è necessario evitare crepe, buche o zone dissestate, è abbastanza probabile che si debba rallentare e che possano verificarsi degli ingorghi; il che significa più tempo (e denaro) spesi per strada. Inoltre, cerchioni, pneumatici, vetri o sospensioni possono essere danneggiati e il costo delle riparazioni può aumentare notevolmente.
Pertanto, pianificare bene il viaggio permette di raggiungere la destinazione più velocemente, con più facilità e in maggior sicurezza, risparmiando carburante. Allungare di dieci minuti un viaggio di circa un’ora può portare ad un aumento del consumo di benzina o diesel superiore ad un 14%. Inoltre, scegliendo le strade con criterio, le emissioni di CO2 possono essere ridotte del 5%.
Gli pneumatici sono fondamentali per ridurre al minimo il consumo di carburante. Se la pressione degli pneumatici non è corretta o se hanno un difetto, l’auto richiederà maggiore sforzo per funzionare correttamente, il che significa maggior consumo di carburante; inoltre, guidare con pneumatici la cui pressione risulta di 0,5 bar inferiore a quella corretta aumenta il consumo di carburante del 2% nelle aree urbane e del 4% nelle aree interurbane. Ovviamente gli pneumatici in cattive condizioni comportano anche un grande rischio per la propria sicurezza e per quella degli altri.
Il motore deve essere sempre avviato senza premere l’acceleratore. I motori a benzina possono essere avviati immediatamente dopo laccensione, mentre con i motori diesel è consigliabile aspettare qualche secondo prima di iniziare a muoversi. La prima marcia dovrebbe essere usata solo per la partenza e bisognerebbe passare alla seconda dopo circa 2 secondi o 6 metri. Partendo a 20 km/h per 5 secondi si risparmia fino all’11% di carburante.
Evitare forti accelerazioni e frenate brusche aiuta anche a controllare il consumo di carburante. Idealmente, bisognerebbe viaggiare a una velocità uniforme, senza cambiamenti improvvisi della velocità che costringono il motore a sforzarsi maggiormente. Per decelerare, è preferibile togliere il piede dall’acceleratore ed iniziare a rallentare, prima di utilizzare il pedale del freno. Se si deve frenare, bisogna farlo delicatamente e cercare di utilizzare il freno a motore.
Come si suol dire, è importante non far andare su di giri il motore dell’auto e cambiare le marce nei giusti tempi. La maggior parte dei veicoli moderni indica sempre quando è il momento ottimale per cambiare di marcia; nonostante ciò, possiamo sempre controllare i giri del motore. Nelle auto a benzina è corretto cambiare marcia a circa 2000/2500 giri, mentre nei motori diesel il cambio deve avvenire prima, intorno ai 1500 giri.
Un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione quando si guida è quello di evitare di tenere il motore al minimo troppo a lungo. Al minimo, infatti, lauto consuma tra 0,5 e 0,7 litri/ora, e anche se il consumo è basso quando l’acceleratore non viene premuto, l’auto continua a consumare carburante finché il motore è in funzione. Quindi, se dobbiamo stare fermi per molto tempo a causa, ad esempio, di un incidente o un brutto ingorgo conviene spegnere il motore.
In estate, è quasi impossibile fare a meno dell’aria condizionata e in inverno del riscaldamento. Accenderli, però, aumenta il consumo ma a volte è indispensabile. Tuttavia, è possibile ridurre al minimo la quantità di carburante che si consuma. Il riscaldamento, infatti, funziona grazie al calore generato dal motore e se viene azionato non appena si mette in marcia l’auto, a motore ancora freddo, si può notare che impiega svariati minuti a partire e scaldare. Non è quindi necessario avviarlo prima che lauto stessa abbia avuto la possibilità di riscaldarsi.
L’aria che entra attraverso i finestrini aumenta la resistenza che l’auto deve affrontare per circolare. Questo significa che dovrà fare più sforzo per muoversi, quindi consumerà più carburante. Inoltre, è bene ricordare che può essere pericoloso viaggiare con i finestrini abbassati a velocità elevate.
Una corretta manutenzione della propria auto ha un peso positivo sulleconomia familiare. Un componente della vettura in cattive condizioni (filtri, sospensioni, pneumatici) costringerà il veicolo a uno sforzo supplementare che si tradurrà in maggiori costi. Portare lauto regolarmente in officina per un controllo aiuta a mantenere il veicolo sicuro e a garantire che si consumi solo il carburante strettamente necessario.
Guidare con 100 chili di bagaglio in più, per esempio, aumenta il costo associato ad un’auto di media grandezza del 6%. Pertanto, prima di partire (e soprattutto nei viaggi lunghi), è essenziale preparare bene i bagagli e portare con sé solo l’essenziale.
Niccolò Mariotti, direttore commerciale di Parclick Italia, ha commentato: “La spesa per il carburante è un di quei costi che tende a restare costante negli anni, se non addirittura ad aumentare. In Italia le famiglie si spostano molto in auto per andare al lavoro, portare i figli a scuola, fare la spesa, andare in vacanza, praticare gite e scampagnate… E salvo situazioni straordinarie, come il Covid19, che ci ha costretti a restare confinati in casa per mesi, il carburante è un costo fisso nell’economia di una famiglia che va considerato; infatti, l’auto è un bene strettamente necessario nella vita quotidiana di molti italiani. Ecco perché con Parclick abbiamo voluto fornire alcuni suggerimenti ed input validi, non solo per inquinare meno lambiente, ma anche per risparmiare e recarsi più sporadicamente ai distributori di benzina, soprattutto quest’anno che il prezzo è in continuo aumento“.
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