Dopo il successo a Barcellona, propiziato dalla lotta fratricida in Mercedes, la Red Bull sembra aver riscoperto lo spirito giusto e stare davanti a tutti.
Con un giro pazzesco Daniel Ricciardo conquista la sua prima pole position della carriera proprio qui a Montecarlo (mica male come prima volta), dove scattare primi vale una già una mezza vittoria. Senza nessun aiuto da parte di qualcun altro su questo tracciato atipico la Red Bull è velocissima e il nuovo motore evoluto dimostra di funzionare alla perfezione. Il team ha scelto di darlo a lui invece che a Verstappen, scelta quanto mai azzeccata visto che il giovane pilota si è piantato contro il cordolo in uscita dalle Piscine durante la Q1 e partirà dalle ultime posizioni. Il pilota australiano stampa un giro da sballo (1:13:622, più veloce di quasi un secondo e mezzo rispetto alla pole 2015 di Hamilton) rifilando 2 decimi a Rosberg, 3 ad Hamilton e 9 a Sebastian Vettel, che su una pista così corta sono un’eternità. La prodezza di Ricciardo è doppia perché partirà primo su una pista dove è impossibile superare e perché ha la strategia dalla sua. Infatti, avendo fatto registrare il tempo in Q2 con gomme supersoft, sarà questa la mescola con cui partirà in gara. Questa strategia, opposta a tutti gli altri, si concretizzerà alla prima curva: se Daniel manterrà la posizione difficile per lui perdere la gara al netto di pioggia o imprevisti di vario genere e natura.
Qualifica difficile in casa Mercedes che non è mai stata davanti nell’ultimo segmento della qualifica e problemi per Hamilton: in uscita dai box per gli ultimi tentativi ha avuto un problema di pressione con la pompa della benzina che lo ha costretto a tornare ai box spinto dai meccanici. Nessun guasto grave, ma minuti persi e pochi giri per l’inglese, che non è comunque andato oltre il terzo posto.
Male la Ferrari. Vettel partirà quarto con un distacco abissale dal primo tempo, peraltro sul lato sporco della pista. I problemi della Ferrari sono misteriosi: con l’alzarsi della temperatura infatti il grip è diminuito e la macchina è diventata scivolosa e, di conseguenza, Sebastian è stato l’unico a non migliorare i suoi tempi durante gli ultimi giri. Male anche Raikkonen; sesto tempo in qualifica, ma partirà 11° per aver sostituito il cambio.
Completano la top ten Hulkemberg, Sainz, Perez, Kvyat, Alonso e Bottas. Una gara in salita insomma per la Ferrari, che invece di aver raggiunto la Mercedes è stata a sua volta raggiunta e superata dalla Red Bull. Difficile prevedere, a meno di catastrofici eventi, un ribaltamento della situazione per lo meno domani in gara. Vettel scatterà accanto ad Hamilton e con una buona partenza potrebbe sopravanzare l’inglese, il quale però sfortunatamente non è il leader della classifica mondiale a 100 punti, ma sarebbe però un’ottima iniezione di fiducia riuscire a tenersi dietro una Mercedes almeno per una volta.
Domani rischio pioggia. Attesa per lo spettacolo. Invocata dalla Ferrari.
Gara alle ore 14. A seguire il nostro report. Stay tuned!
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