Tecnica

Q4 Alfa Romeo trazione integrale: cos’è e come funziona [FOCUS TECNICO]

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La Giulia Veloce prima e lo Stelvio poi hanno portato al debutto l’innovativo sistema di trazione integrale con tecnologia Q4 Alfa Romeo, progettato per gestire la trazione del veicolo in tempo reale, al fine di garantire il massimo livello in termini di prestazioni, efficienza e sicurezza. Il sistema Q4 Alfa Romeo assicura quindi tutti i vantaggi della trazione integrale – in termini di stabilità, trazione e sicurezza – e, allo stesso tempo, garantisce consumi ridotti, reattività e tutto il piacere di guida di un’auto a trazione posteriore. Vediamo come funziona questa tecnologia del Gruppo FCA.

L’innovativo sistema di trazione integrale Q4 Alfa Romeo, disponibile a richiesta su Giulia e Stelvio, permette di vivere sensazioni di guida uniche, garantendo prestazioni, piacere di guida e sicurezza in tutte le condizioni atmosferiche. Il sistema Q4 Alfa Romeo monitora in tempo reale il livello di aderenza del fondo stradale, ed interviene automaticamente ripartendo la coppia tra l’assale posteriore e quello anteriore, assicurando così la massima trazione disponibile. Tutto in pochi millisecondi. La vettura si “adatta” istantaneamente alle condizioni della strada, garantendo al guidatore comfort, controllo e sicurezza ai vertici della categoria. Non esistono condizioni sfavorevoli, il piacere di guida Alfa Romeo è garantito in ogni condizione. 

Alcune versioni di Giulia e praticamente quasi tutti gli Stelvio permettono di optare per il sistema Q4 che combina la reattività della tradizionale trazione posteriore Alfa Romeo con la sicurezza che solo una trazione integrale può garantire in situazioni critiche, senza aumentare in modo sensibile consumi.

Grazie alla tecnologia on-demand allo stato dell’arte del sistema di trazione integrale Q4 Alfa Romeo, questo sistema AWD assicura la trazione persino sui fondi più scivolosi senza compromettere l’economia dei consumi.

Il sistema lascia passive le ruote anteriori (cioè scollegate al cambio), quando la trazione al suolo è elevata, ad esempio su asfalto asciutto. L’asse anteriore però può intervenire istantaneamente e con intelligenza in 150 millisecondi quando è necessario per assicurare la trazione.

L’architettura del sistema si basa su una frizione multidisco in umido a controllo elettronico, installata in una scatola di rinvio sul cambio e collegata all’assale anteriore mediante un semiasse. La coppia all’avantreno è fornita in maniera più o meno graduale grazie all’ausilio di questa frizione disposta vicino al cambio.

In caso di perdita di aderenza dovuta ad un’eccessiva velocità in curva, accelerazioni repentine o grip molto ridotto sull’assale posteriore, il sistema adegua alle diverse condizioni l’erogazione della potenza. Il sistema è in grado di concentrare fino al 100% della trazione sulle ruote posteriori (frizione completamente aperta), se necessario, ma riesce anche a operare fino una ripartizione 50-50 tra gli assali (frizione completamente chiusa).

Il sistema a trazione integrale opera per la maggior parte del tempo con una configurazione spiccatamente arretrata. In condizioni normali fino a 80km/h, funziona con una ripartizione in costante adeguamento, con circa il 70% della trazione concentrata sull’assale posteriore. La coppia erogata sull’assale anteriore scende quindi fino al 10% a 130 km/h per ridursi quasi a zero man mano che la velocità della vettura aumenta.

Quindi se serve maggior grip, come a basse velocità, il comportamento della vettura cerca di esser il più neutro possibile, e l’asse anteriore “spinge” la vettura fuori d’impaccio.
Se ci troviamo ad alte velocità, si suppone che il grip sia elevato e la trazione va a solo al posteriore per diminuire i consumi ed aumentare la reattività.

Il sistema Q4 Alfa Romeo (da noi provato sulla Giulia Veloce) è in grado di tornare altrettanto rapidamente alla trazione posteriore, assicurando sempre la migliore aderenza possibile senza i tradizionali svantaggi della trazione integrale, vale a dire aumento dei consumi e scarsa reattività.

Alfa Romeo, così come Maserati, hanno sviluppato un proprio sofisticato algoritmo che elaborando in tempo reale un’enorme quantità di parametri del veicolo come slittamento delle ruote, angolo di sterzata e di imbardata, accelerazione, velocità, azione frenante, ESP, fa variare lo stato dell’attuatore della frizione ogni 150ms far raggiungere alle ruote il grip adeguato allo stile di guida e alle condizioni del fondo stradale.

Elaborando questi dati, il sistema Q4 può massimizzare un grip dedicato per ogni singola ruota, assicurando così la gestione ottimale della dinamica del veicolo per ogni data condizione stradale e in ogni momento.

Naturalmente le versioni Stelvio Quadrifoglio si avvalgono anche di un torque vectoring al posteriore, per massimizzare la coppia erogata alla ruota esterno curva, ovvero dove il grip è maggiore.

L’efficienza del sistema a trazione integrale Q4 Alfa Romeo è dimostrata dal consumo di 5,3 litri per 100 km della Giulia Veloce Q4 210 CV, 0,4 litri in più della versione RWD 190 CV.

La trazione Q4 Alfa Romeo è disponibile per Giulia e Stelvio sul 2.2 Turbodiesel da 210 CV e sulla 2.0 Turbobenzina 280 CV. Oppure solo per la Stelvio Quadrifoglio se parliamo di versioni iper vitaminizzate.

Redazione Autoappassionati.it

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