Il consiglio di amministrazione di PSA ha dato l’ok definitivo all’acquisizione di Opel. A scriverlo è statato Les Echos. “Il traguardo si avvicina“, osserva Les Echos, riferendosi alla trattativa Psa-Opel che tiene da giorni col fiato sospeso gli addetti ai lavori in Francia e in Europa.
Stando a quanto riporta il giornale francese, il CDA straordinario che si è tenuto questo pomeriggio nel quartier generale di PSA, sull’Avenue de la Grande Armée, ha confermato il proprio via libera all’acquisizione della filiale europea di General Motors. A questo punto, salvo sorprese dell’ultimo minuto, un annuncio è possibile a partire da lunedì, giusto qualche ora prima dell’apertura del Salone dell’Auto di Ginevra.
Se, come sembra certo, si concretizzerà la fusione PSA-Opel, si formerà un gruppo da 4,3 milioni di veicoli, di cui 3 milioni in Europa, e in grado di generare circa 2 miliardi di euro all’anno di sinergie frutto delle convergenze progressive delle piattaforme e dei motori.
Secondo la stampa d’oltralpe, i due gruppi hanno trovato una convergenza su due punti strategici per entrambi: le pensioni dei dipendenti di Opel (7 miliardi di euro in Germania e Regno Unito) e la R&d (dato Opel paga dei diritti a General Motors per i brevetti).
A livello comerciale l’accordo PSA-Opel porterebbe ad uno stop dopo sedici anni consecutivi di perdite per Opel e l’accordo dovrebbe permettere a PSA di crescere a livello di volumi e di economie di scala.
L’operazione è di portata enorme, infatti PSA-Opel insieme darebbero vita al secondo costruttore europeo per vendite con il 16,3%, dietro solamente al gruppo Volkswagen con il 24% di quota di mercato. Resta ancora da capire come verranno gestiti gli stabilimenti a seguito della fusione dei due colossi, il rischio è quello di generare dei doppioni a livello Europeo, un mercato che sta diventando sempre più saturo.
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