Da una parte felice per il primato in entrambe le sessioni Max Verstappen, dall’altra piuttosto deluso per le condizioni (imbarazzanti) dell’asfalto dell’Istanbul Park, a secco di F1 dal 2011. Praticamente la totalità dei piloti si è lamentata delle condizioni dell’asfalto, con il capolista di entrambe le sessioni, affermando: “Spero che non provino a pulire daccapo la pista. Bisogna capire perché il tracciato fosse così scivoloso. Siamo ancora a 5 secondi di ritardo dai tempi previsti“.
In sintesi, a Istanbul si sono preparati al ritorno della massima serie riasfaltando completamente la pista ma questo ha creato un altro problema: l’asfalto nuovo ha rilasciato il grasso che ha reso scivolosissimo il manto stradale. Pirelli è stata conservativa nella scelta delle mescole e anche questo fattore non ha aiutato.
In effetti, le nuove F1 turbo-ibride sono “abituate” a stracciare i record su tutte le piste ma è difficile pensare che domani le vetture riusciranno ad avvicinare i tempi fatti registrare sia ai tempi dei V10, quando Montoya siglò il giro più veloce nel 2005 in 1:24.770, o nel 2011, quando Vettel siglò la pole con la Red Bull dagli scarichi soffiati in 1:25.049.
Nella seconda sessione inoltre, sorride la Ferrari: Leclerc si è messo dietro all’olandese ma davanti alle due Mercedes di Bottas e Hamilton, apparse leggermente in affanno nel prendere le misure con la pista turca, specie nella prima frazione corsa in Italia quando qui erano le 09:00. Il poco grip sembra favorire la guida di Leclerc, che ha ottenuto il tempo su gomma morbida, mentre Vettel ha girato sulla media simulando la gara. In forma i motori Honda: Albon è quinto, anche se a un secondo dal capo squadra, seguito da Kvyat e Gasly, su un’Alpha Tauri che vuole chiudere l’anno in bellezza.
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