Prove

Prova Alfa Romeo Junior: si distingue nel segmento, ma è una vera Alfa?

Tempo di lettura: 9 minuti

Junior, questo il nome scelto per l’ultima nata in casa Alfa Romeo che a distanza di quasi un anno dal lancio sta raccogliendo ottimi risultati nelle vendite. L’interesse suscitato dalla piccola di Arese viene confermato ogni qualvolta ci si ritrova nel traffico a bordo del SUV prodotto a Tichy in Polonia (anche questa una novità assoluta per il marchio milanese) e gli occhi dei passanti si catapultano sulle sue  proporzioni che rimandano a modelli leggendari del passato. Non è poi raro scendere dalla vettura ed essere fermati da curiosi che domandano informazioni affascinati da un’Alfa Romeo di piccole dimensioni e a ruote alte.

E’ l’inevitabile destino di ogni vettura che porta il logo del Biscione sul cofano (questa volta non più incastonato nello scudetto ma leggermente più in alto rispetto a quello a cui ci eravamo abituati a vedere).

Sicuramente la motorizzazione più adatta per il mercato italiano, oltre alla Q4 a trazione integrale, è la ibrida da 145 cavalli della nostra prova che ben lavora con il cambio automatico montato in parallelo al motore elettrico. Il propulsore mild-hybrid spesso muove la vettura a zero emissioni come già visto sulle altre vetture del gruppo Stellantis che prendono vita dalla piattaforma CMP.

La vera domanda che viene da porsi è: questa vettura si differenzia molto dalle sue cugine? Prima di rispondere al quesito dobbiamo specificare bene tutte le vetture che nascono da questa piattaforma: FIAT 600, Peugeot 2008, Peugeot 208, Opel Mokka, Opel Frontera, Opel Corsa, Ds 3 Crossback, Lancia Ypsilon, Citroen C3, Citroen C4 X e Jeep Avenger.

Vediamo quindi punto per punto che cosa distingue Junior da tutte le altre automobili della famiglia Stellantis.

Alfa Romeo Junior HybridAlfa Romeo Junior Hybrid

Prezzi Alfa Romeo Junior

Alfa Romeo Junior parte da un listino di 30.400 euro per la versione base abbinata al 1.2 da 145 cavalli ibrido con una buona dotazione di serie come gli airbag per la testa, i cerchi in lega, il cruise adattivo, i fari LED, la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento in corsia ed i sensori di parcheggio. Questo allestimento entry level è caratterizzato dalla presenza della mascherina “Leggenda” all’anteriore che omaggia le storiche Alfa del passato con un lettering in corsivo.

Salendo di prezzo e allestimento troviamo la Speciale della nostra prova che parte da un listino di 32.400 euro ed aggiunge alcune “chicche” come il sistema di centraggio della corsia, i retrovisori ripiegabili elettricamente, il sedile guida con funzione massaggio, il portellone motorizzato e la telecamera posteriore 180 °.  Non mancano poi le possibilità di personalizzazione del B-SUV con appositi pack (Premium, Techno o Sport) offerti a 2.500 o 1.500 euro a seconda delle versioni.

I pacchetti offerti su Junior:

  • Pack Premium: (piano baule regolabile in 3 livelli, il volante in pelle, Body kit nero lucido, sedili Spiga in vinile e tessuto con regolazione guidatore elettrica con massaggio e 6 vie manuale passeggero, i vetri posteriori oscurati, le luci ambiente interne oltre alla plafoniera anteriore e posteriore LED touch);
  • Pack Techno: (riconoscimento segnali stradali, specchio retrovisore interno elettrocromico, telecamera posteriore con griglie dinamiche, lane centering e Traffic Jam Assist, apertura/chisura porte senza chiave, specchietti retrovisori esterni ripiegabili elettricamente e riscaldati + blind spot monitoring, portellone posteriore ad apertura e chiusura elettrica con funzione hands free, fari Full LED Matrix, impianto Audio 6 altoparlanti, sistema Infotainment con display da 10,25″ con navigazione, 2 porte USB, Bluetooth e comandi vocali, wireless Charging Pad, 2 porte USB-C posteriori e sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali).
  • Pack Sport  (ordinabile solo sulla Speciale): (volante sportivo in pelle e gli esclusivi sedili Corsa Sabelt in Alcantara e Vinile con regolazione elettrica guidatore e 6 vie manuale per il passeggero).

Da pochissimo è anche disponibile l’allestimento Intensa che aggiunge dei particolari specifici come i cerchi in lega da 18″ con finiture dorate, il body kit nero con dettagli dorati, i sedili in Alcantara con cuciture color cuoio, il logo Alfa ricamato sul poggiatesta ed il rivestimento in Alcantara su volante, console centrale, cruscotto e pannelli porte. Questa versione parte da 36.400 euro per la ibrida e da 45.500 euro per l’elettrica.

Al top della gamma si trova la 280 cavalli full electric che parte da 48.500 ed è dotata di caratteristiche esclusive come il differenziale autobloccante meccanico TorSen “D” che migliora la stabilità e riduce il sottosterzo rendendo Junior ancora più piacevole da guidare. Rimanendo nel campo dell’ibrido, c’è anche la variante Q4 che costa 37.900 euro (qui la prova in anteprima)

AllestimentoPrezzo
1.2 Hybrid eDCT630.400 euro
1.2 Hybrid Speciale eDCT632.400 euro
1.2 Hybrid Intensa36.400 euro
1.2 Hybrid eDCT6 Q437.900 euro
51 kWh 39.500 euro
Speciale 51 kWh41.500 euro
Intensa 51 kWh45.500 euro
Veloce 51 kWh48.500 euro

Esterni e interni Alfa Romeo Junior. La piattaforma CMP qui si è fatta “più cattiva”

Junior è la prima vettura del Biscione ad inaugurare il nuovo corso stilistico della casa con lo spostamento della targa al centro del frontale rompendo così la tradizione che vedeva quest’ultima a lato del classico scudetto a “V”. Il motivo? Dietro una scelta stilistica si nasconde in realtà un’esigenza legata alle normative per l’urto dei pedoni che stanno via via diventando sempre più stringenti.

In ogni caso Alfa Romeo Junior si distingue per soluzioni di rottura anche con le vetture competitor ed anche dalle “cuginette” che nascono sulla stessa piattaforma grazie a linee sportive ed equilibrate disegnate dal team del designer Mesonero.  Il frontale presenta un’impostazione decisa, con i gruppi ottici Full LED Matrix e il trilobo ridisegnato, al cui centro c’è il tanto discusso logo del Biscione in 3D nel caso della nostra versione “Speciale”. In alternativa si può scegliere la griglia più classica Leggenda sulle versioni d’ingresso o Q4.

La fiancata è caratterizzata da passaruota a contrasto e da alcuni elementi che richiamano altri modelli del passato come le maniglie delle porte posteriori a scomparsa nel montante tipiche della 147 e da cerchi specifici che possono arrivare fino a 20 pollici. Bello l’effetto 3D sul montante che a seconda dell’inclinazione da cui lo si guarda lascia trasparire o meno un Biscione stilizzato.

Il posteriore è la parte forse più discussa della vettura dove spicca la coda tronca (omaggio alla Giulia TZ) che ingloba dei fari a boomerang con sfondo nero a contrasto. Poco più sotto, al centro del grande portellone elettrico, è scomparso il logo circolare del Biscione che ha lasciato spazio alla scritta in corsivo del nome del costruttore: una soluzione sportiva ed al tempo stesso elegante.  La versione in prova era dotata del colore Navigli Blue, ma non mancano altre tinte (anche con il tetto nero a contrasto) come il Rosso Brera, il Galleria Ivory, il Sempione White, il Tortona Black e l’Arese Silver.

Di seguito le dimensioni della vettura:

– lunghezza 4,17 metri

– larghezza 1,78 metri

– altezza 1,54 metri (1,53 per l’elettrica)

– bagagliaio 415 litri / 1280 litri (400/1265 litri per l’elettrica)

All’interno le bocchette dell’aria “stupiscono”

Saliti a bordo si può notare fin da subito gli sforzi fatti dai designer per differenziare l’Alfa Junior dalle altre vetture che nascono sulla stessa piattaforma. Certo, alcuni comandi sono identici come i quattro pulsanti al centro della plancia dove compare l’hazard e lo stesso avviene per i pulsanti di avviamento e del selettore di guida, ma nel complesso la plancia rivolta leggermente verso il guidatore come da tradizione Alfa è davvero d’impatto. Più in basso si trova il touchscreen da 10,25 pollici, mentre dietro al volante è presente un quadro strumento virtuale TFT sempre da 10,25 pollici. Non manca poi una piastra per la ricarica senza fili del cellulare che neppure a dirlo riporta un altro Biscione stilizzato sul gommino.

Ad avermi colpito di più sono le bocchette di aerazione d’ispirazione aeronautica che integrano il logo Alfa retroilluminato: belle da vedere e di grande effetto con il cambio di colore quando si modifica la modalità di guida del DNA Alfa Romeo. Ma bando ai particolari è la guida che interessa alla clientela che compra questa tipologia di vetture e fin da subito si capisce che questo B-SUV è pensato anche per emozionare con un volante dalla bella impugnatura, i sedili sportivi con inserti in tessuto/vinile abbastanza contenitivi (nell’esemplare in prova avevamo gli Spiga e non i Sabelt che rappresentano il top dell’offerta e non hanno rivali nel segmento), le palette al volante del cambio ed il tasto dell’accensione al centro del tunnel che invoglia il conducente a mettere in moto e correre.

Nella seconda fila lo spazio non abbonda e sono consigliabili viaggi solo in quattro persone mentre i materiali utilizzati per i pannelli porta sono rigidi (quasi una prassi ormai in questo segmento) e mancano un po’ di personalizzazione mentre sono belle le luci LED sul tetto attivabili al tocco. Ottimo il bagagliaio che nella regolazione più bassa del pianale offre 415 litri di capacità che per il segmento rappresentano un buon valore.

Infotainment di livello, il selettore di guida include la modalità manuale del cambio

Molto completo il sistema infotainment da 10,25” con comandi vocali “Hey Alfa” che include molte funzionalità come il controllo del clima, la parte media oppure alcune featuring interessanti come la presenza di alcuni “games” che possono intrattenere gli occupanti anteriori a veicolo fermo magari mentre si attiva la funzione massaggio del sedile lato guida od il riscaldamento delle sedute regolabile su tre posizioni. L’ergonomia, però, è la vera protagonista, con tutti i tasti e i comandi a portata di mano e a portata di intuito.

Il selettore del cambio, così come i pulsanti al volante, riprendono l’universo premium di Stellantis e non stupisce che li si possa ritrovare anche su DS. Per mettersi in marcia bisogna spostare la leva in “D” (Drive) mentre è possibile selezionare anche le modalità N (Neutral); R (Rear) o P (Parking). Se si vuole guidare in manuale basta premere il pulsantino “M” (Manual) e così entrano in gioco i paddle dietro il volante con il freno di stazionamento elettronico che si disinserisce automaticamente premendo il pedale dell’acceleratore.

Alla guida Alfa Romeo Junior sa divertire

L’interesse per la Junior è notevole: dopo aver provato l’elettrica Veloce che con il Torsen diventa una bomba , le attese per la versione ibrida con il prezzo di attacco poco sopra i 30.000 euro sono molte. Riesce ad essere divertente come merita un’Alfa Romeo la Junior? Guidandola si può dire con certezza di si: in Dynamic ci si possono togliere delle belle soddisfazioni. Sia chiaro non siamo a bordo di una vettura estrema ma si percepisce che gli ingegneri Alfa hanno fatto un buon lavoro portando a bordo di un B-SUV delle sensazioni tipiche del DNA del marchio e non solo per alcuni dettagli come l’illuminazione o il cambio delle grafiche del tachimetro: nel classico tragitto casa-lavoro ci si può divertire grazie ad una ripresa che non lascia mai in imbarazzo.

Occorre mettere in manuale per godersi appieno il B-SUV

Il cambio della nostra Speciale in prova non è velocissimo ma si fa apprezzare in modalità manuale dato che permette al 1.2 di girare anche in alto offrendo spinta che si coniuga al buon feeling dello sterzo che imposta bene le traiettorie. Nelle partenze da fermo si sente il trasferimento di carico al posteriore che spinge il corpo al sedile con uno 0-100 km/h coperto in 8,9 secondi (anche se a livello di sensazioni sembrerebbe meno) mentre la velocità massima è di 206 km/h.

In autostrada il B-SUV se la cava bene con un grande comfort con il tre cilindri che non sale eccessivamente di giri alle velocità da codice. Ma c’è poco da fare: l’anima dell’auto emerge tra le curve in un percorso misto. 

Come sulla Veloce basta, infatti, prendere i primi avvallamenti e dossi per rendersi conto che già l’assetto è solido, non granitico, ma molto concreto. In Dynamic la frenata rigenerativa, che non è mai troppo invasiva lascia un po’ il passo alle prestazioni, ma la vera dote di questa vettura è proprio il push and down quando si preme il “gas a fondo” che trasforma la vettura da molto confortevole anche per una famiglia non numerosa ad una piccola sportiva.

Colpo di scena: i consumi sono davvero contenuti

Come era per la Mito, auto che la Junior si è candidata a sostituire, pure sul nuovo B-SUV è l’anima a cambiare tramite il selettore DNA. Selezionando la modalità “Advanced Efficiency” , infatti, la vettura si trasforma con le luci d’ambiente che diventano verdi ed una guida più rilassata (seppur i sorpassi comunque siano più che fattibili in città). E a stupire sono i consumi grazie alla maggior presenza dell’elettrico che spegne molto spesso il motore termico anche per lunghi tratti: il risultato? Mi è capitato in questa modalità di percorrere tranquillamente 20,4 km/l con la batteria unica protagonista anche a velocità sostenute (ovviamente non in piena accelerazione) anche a 60-70 km/h.

Per questa Alfa “Dott. Jekyll Mr. Hyde” per via delle sue molteplici personalità selezionabili tramite il selettore, si aprono quindi un ventaglio di possibilità che può orientare la scelta di questa vettura anche ad una nuova generazione di alfisti: giovani famiglie che non necessitano di auto enormi, automobilisti che utilizzano principalmente l’auto in città ed amano distinguersi, professionisti che cercano costi di gestione non troppo elevati o giovanissimi che cercano un mezzo di un marchio unico.

L’autonomia dichiarata con un pieno di benzina è poi da record: secondo quanto comunicato dalla casa con il serbatoio al massimo si possono percorrere anche più di 800 km. Alfa Romeo Junior è quindi una vera Alfa Romeo? Gli appassionati del Brand ne stanno discutendo già da prima della sua presentazione e ora che il B-SUV sta macinando successi nelle vendite, è questa la domanda che tutti  si pongono.

La risposta? Si, anche la Junior è una vera Alfa Romeo semplicemente perché a Torino i tecnici sono riusciti a trasmettere le sensazioni che ti aspetti da una vettura del Biscione, seppure qui non stiamo parlando di una GTA-m ma di un B-SUV. Era difficile riuscire a far di più su un’auto di piccole dimensioni e che, per economie di scala, oggi come oggi per forza deve nascere su piattaforme condivise: a bordo di Junior ci si può divertire ed emozionare anche se di certo non le mancano difetti, è proprio questo il cuore che la distingue da molte competitor del suo segmento rendendola un’Alfa in piena regola.

PRO e CONTRO Alfa Romeo Junior

PRO

  • Stile sportivo, assetto che sa divertire e sterzo piacevole
  • L’ibrido funziona bene e sa anche spingere dando “gas”
  • Baule con una buona capacità di carico per un B-SUV

CONTRO

  • Alcune finiture in abitacolo stonano un po’
  • Sound dello scarico non da piccola sportiva
  • Spazio non abbondante per chi siede dietro
Alessandro Cattelan

Share
Pubblicato di
Alessandro Cattelan
Tag: Alfa Romeo

Recent Posts

FIAT Panda: l’auto più venduta si compra a meno di quanto pensi (ma occhio agli interessi)

Anche nel 2025 la FIAT Panda continua a dominare la classifica delle auto più immatricolate…

9 hours ago

Michelin X Works Z2 e D2: più risparmio, più durata, più robustezza

A partire dal 1° giugno 2025, Michelin introdurrà sul mercato europeo la sua nuova gamma…

10 hours ago

La nuova Volkswagen Golf si ispirerà alla settima serie. C’è un grosso ma

Volkswagen è pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia della Golf, ma stavolta con…

10 hours ago

Nissan taglia altri 11.000 posti di lavoro: raggiunta quota 20.000 esuberi globali

Un altro terremoto nel mondo dell’auto: Nissan ha annunciato un nuovo maxi-taglio di 11.000 posti…

10 hours ago

Cosa sappiamo sulla nuova Alfa Romeo Tonale: quando arriva e come sarà

L’attuale Alfa Romeo Tonale è un SUV che ha segnato un importante passo nella storia…

10 hours ago

Questo miliardario ha costruito la sua pista da 200 milioni: è uno spettacolo

Quando il denaro non è un problema e la passione per i motori scorre nelle…

11 hours ago