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Prova in anteprima Hyundai Santa Fe 2024 ibrida: look boxy e ora è più premium

Tempo di lettura: 6 minuti

Abbiamo provato in anteprima la quinta generazione della Hyundai Santa Fe, già ordinabile in Italia con prezzi a partire da 49.600 euro e con il solo motore full hybrid da 215 CV a muovere le sue ruote, sia le anteriori sia tutte e quattro con un aggravio di prezzo. 5 o 7 posti, 2WD o 4 WD, la nuova Hyundai Santa Fe 2024 ibrida ha un look completamente rinnovato che non può davvero passare inosservato. Ultimo esempio del profondo rinnovamento che ha coinvolto il Marchio coreano, già a partire dalla Hyundai Ioniq 5, la Santa Fe con il suo look profondamente boxy premia lo spazio interno tanto da volergli perdonare un lato B sicuramente strano quanto originale.

Tanto bagagliaio, basti pensare ai 711 litri di base con la configurazione 5 posti, e basti pensare al portellone con la sua forma molto ampia che libera una bocca d’accesso clamorosamente larga. Ci sono anche alcune chicche che avrò modo di spiegarvi, pensate che in abitacolo c’è un piccolo vano dove si possono sterilizzare gli oggetti grazie ai raggi UV. Rimane il dubbio sull’eventuale motore Diesel che rappresenta ancora una buona percentuale delle vendite e che è assente dalla nuova generazione: con l’adozione della nuova piattaforma non c’era più spazio per il 2.2 CRDi 4WD da 193 CV che entra nel mercato dell’usato. Potrebbe, invece, arrivare un ibrido plug-in già presente con il restyling della quarta generazione (qui la nostra prova su strada)

Prezzi Hyundai Santa Fe 2024

Due versioni e un listino molto semplice e sintetico quello dei prezzi della Hyundai Santa Fe 2024 ibrida, che vado qui a riassumervi:

VersionePostiBusinessXClass
1.6 T-GDi HEV 215 CV 2WD549.600 euro54.350 euro
1.6 T-GDi HEV 215 CV 2WD750.800 euro55.550 euro
1.6 T-GDi HEV 215 CV 4WD551.600 euro56.350 euro
1.6 T-GDi HEV 215 CV 4WD752.800 euro57.550 euro

L’allestimento Business, quindi, parte da 49.600 euro (+ 1.200 euro il passaggio da 5 a 7 posti) e offre di serie i cerchi in lega da 18″, i fari full LED, il clima automatico bi-zona, la Smart Key, i sedili anteriori riscaldati, il display da 12,3″ con navigatore e connettività Apple CarPlay/Android Auto wireless, aggiornamenti OTA e una suite molto completa di ADAS che comprende sensori parcheggio anteriori/posteriori, frenata automatica d’emergenza, Rear Occupant Alert, sistema di riconoscimento attivo dei limiti di velocità (ci torno nella sezione alla guida, capirete presto perchè), sistema di mantenimento al centro della corsia e Cruise Control adattivo con funzione Stop&Go.

Il prezzo della Santa Fe 2024 in promozione prevede, tramite finanziamento Hyundai Plus (TAN 7,45%, TAEG 8,49%) anticipo di 11.100 euro e 329 euro/mese per 36 mesi. Parliamo dell’allestimento Business 2WD, sulla pagina ufficiale maggiori informazioni. Già opzionato dalla maggior parte dei clienti, l’allestimento XClass full optional parte da 54.350 euro e aggiunge cerchi in lega da 20″, fari anteriori full LED a matrice, vetri posteriori oscurati, sedili in pelle, luce ambiente e finiture premium. La suite dei sistemi ADAS Hyundai SmartSense trova il suo completamento, mentre rimane escluso e costa 3.900 euro il Calligraphy Pack, presente sulla vettura che vedete in foto: i cerchi da 20″ hanno un design esclusivo, compaiono nuovi dettagli in nero lucido, i sedili ricevono la pelle Nappa, il volante riceve la regolazione elettrica, c’è l’impianto audio premium Bose e l’Head-up display ed ecco comparire il cassettino con i raggi UV nato in epoca Covid alla genersi di questo progetto e mantenuto per la produzione.

Fuori sorprende, dentro c’è spazio davvero per tutti (e tutto): pro e contro del look boxy

Rimane innegabile che quel posteriore va un attimo digerito, tanto è strano e anti-convenzionale. Parto proprio dal lato B per descrivervi da vicino la nuova Hyundai Santa Fe, con la consapevolezza che raramente ho visto un cambiamento così netto nel passaggio generazionale di un modello. La trovo molto seducente davanti, con il design ad H delle luci diurne e scopro un Cx sorprendente (0,294) nonostante una sezione frontale così importante. Ricorda un po’ i SUV degli anni ’90, sta a voi trovare l paragone più appropriato con alcuni modelli anche se io ho personalmente ritrovato angoli e riferimenti del Land Rover Discovery di terza generazione, e dentro quelli di un Defender di nuovissima generazione. Certo, se in linea laterale piacciono le barre al tetto e l’inedita maniglia che permette un più facile accesso al tetto per il caricamento di oggetti, si torna sempre a quel lato B piatto con la fanaleria spostata in basso per lasciare completamente libero l’enorme portellone, che si apre elettricamente. La coda “verticale” è ottima anche in ottica aerodinamica, e il Cx lo dimostra. In tal senso aiutano, e non poco, i flap attivi sul muso, gli air curtain che dirigono il flusso attorno alle ruote e il sottoscocca

Salendo all’interno, rimango stupito dalla comodità delle sedute, specie sulla seconda fila che lascia ben 1,05 metri di spazio per le gambe di chi siede sul divanetto scorrevole. Seduta che si può avanzare agevolando l’accesso alla terza fila, non esattamente comoda per me che supero di poco il metro e 80 ma ideale per il classico trasporto dei bambini. Anche la terza fila ha le sue bocchette d’aerazione dedicate, il controllo del clima e prese USB, di cui ho perso onestamente il conto. Si respira aria premium a bordo della nuova Santa Fe che mantiene il prezzo della precedente aumentando notevolmente i contenuti offerti. Per la precisione ora c’è il doppio schermo, ricurvo, con quadro strumenti digitale da 10″ e display centrale da 12,3″.

Un terzo schermino (anche qui, ritrovo la scuola Land Rover) da 6,6″ è touch e dedicato quasi esclusivamente alla climatizzazione. Trovo perfetto per il posizionamento il vassoio con le due piastre di ricarica wireless. Molto ampio il vano sotto il poggiagomiti e quello sotto l’isola, c’è davvero spazio per qualsiasi cosa. Parlando del vano portaoggetti quest’ultimo è bilaterale tanto che la copertura si apre sia dai sedili davanti sia da quelli dietro: geniale.

Non vi ho ancora parlato delle dimensioni della nuova Hyundai Santa Fe, che cresce di 4 centimetri rispetto a prima:

  • Lunghezza: 4,83 metri
  • Larghezza: 1,9 metri
  • Altezza: 1,72 metri (1,77 con barre al tetto)
  • Passo: 2,81 metri
  • Spazio per la testa: 1,04 metri
  • Bagagliaio (5 posti, minima): 711 litri
  • Bagagliaio (2 posti, massima): 2.032 litri
  • Larghezza apertura bagagliaio: 1,27 metri
  • Altezza apertura bagagliaio: 81,2 centimetri

Alla guida della Hyundai Santa Fe 2024: l’ibrido che fa per lei, gli ADAS ti coccolano a parte uno

Partiamo con una veloce considerazione sul powertrain ibrido (HEV) che non richiede prese di ricarica esterne e che dichiara una potenza di 215 CV grazie all’abbinamento tra il 1.6 termico a 16V sovralimentato da 160 CV e l’elettrico da 65 CV di potenza massima. Fa letteralmente tutto da sola, tanto che grazie alla navigazione legge il percorso privilegiando l’uso del motore elettrico, del termico o di entrambi. I 265 Nm di coppia muovono la massa della vettura (1.920 kg a vuoto la 2WD, 1.985 kg a vuoto la 4WD) da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi o 9,8 secondi se scegliete la trazione integrale.

Purtroppo la brevità del primo contatto tra le panoramiche strade nei dintorni di Roddino vicino Alba, strade che consiglio di frequentare almeno una volta nella vita, non mi ha permesso di provare la bontà dei consumi, per quello servirà una prova su strada più approfondita per valutarne la bontà. La Casa dichiara 6,4-6,9 l/100 km per la 2WD e 6,9-7,3 per la 4WD, ma è innegabile che anche nel corso della prova in anteprima ho “goduto” della guida in elettrico a bassa velocità per attraversare i borghi delle Langhe, uno su tutti la splendida Monforte d’Alba. In salita è praticamente impossibile procedere in elettrico ma è sempre la potenza combinata che fa la differenza. Ho apprezzato, inoltre, un asssetto tendente al morbido che non gode di raffinate sospensioni a controllo elettronico, praticamente assenti dal segmento generalista, bensì di un Multi-Link dietro e del classico McPherson davanti che fa il suo dovere.

Avendo provato la due ruote motrici, non ho goduto della tecnologia di trazione integrale HTRAC dove alle tre modalità di guida classiche (Sport, Eco e My Drive) si aggiungono le specifiche Fango, Sabbia e Neve. Dietro il volante, invece, i paddle servono per regolare l’intensità del recupero energetico in rilascio, funzione che avevo già apprezzato sulla Kona full hybrid e che qui si scontra con una massa notevolemente più alta, quindi occhio ad usarli in discesa. Il percorso che Hyundai Italia ha organizzato tra le colline del basso Piemonte non ha permesso di studiare a fondo i numerosi ADAS presenti a bordo, qui nella versione più completa. Piuttosto sempre su Kona mi ero accorto del fin troppo invasivo I.S.L.A., o sistema di riconoscimento dei limiti di velocità ormai obbligatorio su tutte le auto; stesse sensazioni a bordo di Santa Fe, ma premendo il tasto Ok sulla razza sinistra si accede sul display centrale ai comandi per disattivarlo. Una procedura un po’ macchinosa, che andrebbe semplificata.

In buona sostanza, serve una prova più duratura della nuova Santa Fe per apprezzarne il comfort specie sui lunghi viaggi e per capirne nel profondo i consumi, sia in città sia fuori. Non mancheremo di tornare sull’argomento nei prossimi mesi.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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