La aspettavamo come prima compatta di Stellantis a nascere sulla nuova piattaforma Smart Car, economica per definizione in un’Italia reduce dal clamoroso boom di incentivi al primo giorno di apertura della piattaforma e in in un’Italia che è ancora tanto legata ai cari e “vecchi” motori benzina, talvolta ibridi. Qui stiamo parlando della nuova Citroen C3, presentata l’ottobre scorso, che fa debuttare la Smart Car arrivando sul mercato con una versione a benzina manuale, oggetto di questo primo contatto, e con l’elettrico da 113 CV. Un mix che presto vedremo sulla nuova FIAT Panda, ormai manca sempre meno alla sua presentazione, e che ha convinto Stellantis ad abbassare i prezzi rispetto alle quasi inaccessibili elettriche nate sulla piattaforma CMP, ora STLA Small, tutte attorno ai 40.000 euro. Curiosamente, rimane per ora in gamma anche la vecchia C3 che parte da 18.350 euro (circa 4.000 euro in più del modello nuovo) ma con il non proprio brillantissimo 1.2 aspirato da 83 CV.
Insomma, la ricetta è semplice: buona dotazione di serie anche sulla base You, dimensioni intorno ai 4 metri, sedili e sospensioni che riescano ad assicurare il proverbiale comfort della Casa francese e costi di gestione calmierati grazie a consumi contenuti. In Austria ho avuto modo di provare sia la C3 benzina sia la C3 elettrica, ecco le mie impressioni di guida e altre preziose informazioni riguardanti i prezzi e le differenze con la terza generazione.
Partiamo, per l’appunto, con gli interessanti prezzi della nuova Citroen C3 2024. Il listino è davvero molto semplice e si divide tra due allestimenti You e Max, e due motorizzazioni. Si parte dai 14.990 euro e si sale ai 19.500 euro per la 1.2 PureTech 100 manuale, mentre l’elettrica costa 23.900 euro e sale fino a un massimo di 28.400 euro per l’allestimento più ricco. Vediamo, dunque, come cambiano le dotazioni tra You e Max. Per 14.990 euro, che avete capito essere il prezzo minimo della nuova C3 per i clienti italiani, la principale differenza è data dall’assenza del display centrale in abitacolo dentro e dall’assenza dei cerchi in lega fuori. Un occhio poco attento potrebbe far fatica a riconoscere le due versioni, ma sappiate che le clip colorate che danno un tocco di colore alla carrozzeria in alcuni punti specifici sono esclusiva della C3 Max. Sono sempre di serie i fari a LED che cambiano letteralmente volto ai nuovi modelli della Casa francese, l’head-up display nonché quadro strumenti rialzato in una sorta di palpebra ben visibile dal posto guida e, soprattutto, le proverbiali sospensioni Citroen Advanced Comfort che fanno realmente la differenza nella guida di tutti i giorni, specialmente in città.
Troviamo di serie anche i sensori di parcheggio posteriori e il clima manuale, mentre a livello ADAS ci si può ritenere più che soddisfatti con il Pack Safety (Active Safety Brake, avviso di attraversamento linea involontario attivo, riconoscimento limiti di velocità e raccomandazioni, allarme di attenzione del conducente, regolatore e limitatore di velocità e avviso rischio collisione). L’elettrica somma a tutto ciò anche il cavo di ricarica da 6 metri, il caricatore di bordo da 7,4 kW (in AC, in DC si carica sempre a 100 kW) e il freno di stazionamento elettrico.
La Citroen C3 Max del nostro test che vedete in queste foto, che ricordiamo partire da 19.500 euro in Italia, aggiunge i cerchi in lega da 17″, il tetto bicolore, i fari posteriori 3D LED, i vetri posteriori oscurati, il clima automatico, lo schermo centrale da 10,25″ con Mirroring Wireless e radio DAB, ricarica wireless, telecamera posteriore, alzacristalli posteriori elettrici, sedili Advanced Comfort e sedili posteriori abbattibili 60:40.
Benzina
Elettrico
Concentriamo quindi la nostra attenzione sul 1.2 PureTech (a catena e non più con cinghia a bagno d’olio) che non è ibrido ma che arriverà anche con il supporto del 48V. In pratica ci troviamo a confrontare direttamente C3 con un’altra compatta molto fortunata di Stellantis come la Jeep Avenger, anche lei disponibile con il cambio manuale a parità di propulsore. Su C3 è accreditato di 230 Nm di coppia a 1.750 giri/min che spostano 1.226 kg in ordine di marcia con accelerazione 0-100 km/h in 10,6 secondi e velocità massima di 183 km/h. Altri dati per la C3 elettrica: più vivace in accelerazione grazie alla coppia istantanea, si ferma però a 132 km/h di velocità massima e dichiara, realisticamente, 320 km di autonomia nel ciclo WLTP. Altri dati importanti: la nuova Citroen C3 è lunga 4,01 metri (+ 2 cm sulla C3 precedente), larga 1,75 metri e alta 1,57 metri, qui la differenza è di ben 10 centimetri a tutto vantaggio dello spazio per la testa e della visibilità tipica dei piccoli SUV. Bagagliaio di 310 litri per entrambe, termica ed elettrica, peccato per il clamoroso scalino che viene a crearsi abbattendo la seconda fila e per la soglia di carico davvero troppo alta.
Esteticamente la sensazione è proprio quella di trovarsi di fronte una vettura profondamente diversa rispetto alla C3 che conoscevamo, più bassa e ricordiamo sfruttata anche nel mondiale rally già a partire dal 2018. Meno “rotonda”, ora la C3 assomiglia più all’attuale C3 Aircross, ma non dimentichiamoci che già in autunno vedremo la nuova C3 Aircross derivata dalla nuova C3 con l’aggiunta di più spazio così da consentire l’installazione della terza fila per ospitare fino a 7 passeggeri. Chiaro il riferimento di C3 al concept Oli dalla quale è nato il suo design decisamente più squadrato che in passato.
Ho avuto modo di provare sia la C3 benzina sia la C3 elettrica su un percorso praticamente uguale. Della prima mi ha colpito la morbidezza, e non poteva essere altrimenti vista la presenza delle sospensioni idrauliche (difficili da trovare su un’auto a questo prezzo e di questo segmento). La posizione di guida è stata debitamente rialzata tanto da poter definire senza mezzi termini la nuova Citroen C3 un vero e proprio B-SUV. Ne guadagna la visibilità generale da ogni angolazione, compreso il parcheggio coadiuvato dalla presenza della telecamera posteriore (solo su Max). Il motore già in parte descritto fa il suo in un contesto cittadino anche se i rapporti sono piuttosto lunghi ma si innestano bene. Frizione morbida, così come il volante, fin troppo demoltiplicato ma perfetto per lo scopo per cui è stato creato. Certo, non è un motore magari troppo adatto per una marcia autostradale, ma la sesta marcia di riposo è essenziale e tiene sempre i giri, quindi i consumi, bassi. Un po’ alta la rumorosità, specie a livello di gomme, solo una volta superati i 100 km/h. Assetto morbido significa parecchio rollio in curva ma non ha senso neanche spingerla ai suoi limiti: guidata come si deve la nuova C3 è molto gradevole sotto tanti punti di vista e non stanca mai alla guida. Infine, mi fido della scheda tecnica e del consumo dichiarato di 5,4-6,1 l/100 km: guidando piano, come quest’auto richiede, le medie sono destinate ad abbassarsi.
La C3 elettrica, che si può avere a meno di 25.000 euro e che nei mesi scorsi è stata soggetta all’interessante promozione “Leasing Sociale Citroen” con rata mensile a partire da 49 euro al mese è molto simile nella guida rispetto alla termica. L’assetto ovviamente non può che ripetere quelle che sono i pregi di questa vettura, mentre mi ha stupito positivamente l’autonomia che, al momento dell’accensione, segnava 320 km che sono esattamente quelli dichiarati dal costruttore nel ciclo WLTP: una delle elettriche più economiche sul mercato, l’altra è la Spring ma la Expression da 17.900 euro ha 45 CV contro i 113 CV della C3, senza contare che la Spring è molto più piccola e la base non monta il caricatore rapido. Bene anche i consumi, davvero contenuti grazie alla potenza ridotta del motore.
La batteria LFP da 44 kWh che ha contribuito a tenere competitivo il prezzo finale è quindi ben sfruttabile in città, bene anche la rigenerazione energetica. Suo punto forte la ricarica veloce a 100 kW, tanto che si passa dal 10 all’80% in circa 25 minuti, mentre in AC il massimo è 7,4 kW quindi alle colonnine da 11 kW bisognerà pazientare. Rispetto alla termica ammetto che ho apprezzo la totale silenziosità, sì il termico è un po’ penetrante se si richiede potenza, mentre i flussi aerodinamici danno fastidio solo superati i 100 km/h.
Quindi meglio C3 benzina o C3 elettrica? Entrambe sono molto competitive per il nostro mercato, mi sento di dire che la decisione di Stellantis di virare verso una piattaforma a più basso costo sia stata vincente sotto diversi punti di vista, specie guardando un mercato elettrico che continua a essere stantio anche e soprattutto per i prezzi troppo alti. Con i dubbi legati all’esaurimento rapido dei fondi, ricordo che la C3 elettrica You, se scontata dell’incentivo massimo da 13.750 euro, arriva a costare 10.150 euro, ben 4.840 euro in meno del benzina.
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