Primo Contatto

Prova in anteprima BMW Serie 5 Touring 2024: la nuova generazione non “tradisce”

Tempo di lettura: 5 minuti

Dai primi anni 90, la Serie 5 viene proposta anche nella variante Touring e oggi, a metà del 2024, arriva nelle concessionarie la sesta interpretazione di una delle station wagon più scelte al mondo, da sempre ponte tra l’utilizzo business della Serie 3 e il comfort premium della Serie 7.

Dopo aver svelato la berlina, è quindi il momento della BMW Serie 5 Touring 2024, che ha il compito di confermare le doti di versatilità che hanno sempre contraddistinto questo modello, senza perdere l’eleganza e la comodità che la clientela alto spendente si aspetta. Anche su questa variante di carrozzeria arriva un molteplice proposta di alimentazioni, dal tradizionale Diesel, al Plug-in e all’elettrico, che prende il nome di i5.

Scopriamo com’è e come va la nuova Serie 5 Touring nel nostro primo contatto in anteprima, ma prima vediamo il listino completo della nuova generazione.

Prezzi e listino BMW Serie 5 Touring 2024

  • 520d sDrive 71.000 euro
  • 520d xDrive 73.400 euro
  • 540d xDrive 77.900 euro
  • 530e sDrive 75.700 euro
  • 530e xDrive 78.400 euro
  • i5 40 eDrive 78.000 euro
  • i5 M60 xDrive 103.800 euro

Cosa cambia sulla nuova Serie 5 Touring

Dalla versione berlina è nata la nuova BMW Serie 5 Touring 2024, che si differenzia dal modello precedentemente presentato grazie al cambiamento stilistico (necessario e inevitabile) della coda. Il portellone posteriore è stato studiato per donare la miglior funzionalità di carico grazie all’ampia apertura che dà accesso, più in basso rispetto al passato, a una capienza totale di 570 litri (uguale per plug-in ed elettrica i5 Touring) fino a un massimo di 1.700 litri abbattendo gli schienali posteriori.

La differenza è tutta qui, dal montante B al paraurti posteriore, passando per il montante C. La lunghezza rimane la stessa della berlina, 5,06 metri, anche se rispetto alla precedente versione è cresciuta di quasi 10 cm, con un passo di 2,99 metri.

Rivisto anche il design, gradevole e ben proporzionato nonostante la coda lunga, con un nuovo doppio rene, la cui cornice può anche essere retroilluminata, e fari full LED al massimo della tecnologia che può offrire BMW. I cerchi partono da 18 e 19 pollici, ma possono arrivare fino ai 21, mentre al posteriore si trovano inediti gruppi ottici a forma di L, ben integrati nel lato B.

Non manca, ovviamente, una buona dose di tecnologia a bordo della nuova BMW Serie 5 Touring 2024. Entrando nell’abitacolo ci si confronta con interni identici a quelli della berlina, di conseguenza spiccano strumentazione e infotainment su un unico pannello a racchiudere il Curved Display, composto da due schermi rispettivamente da 12,3” e 14,9”. Il sistema operativo BMW OS 8,5 offre la possibilità di giocare con l’AirConsole ed effettuare streaming video, elementi che generano il top dell’offerta tecnologica de brand, forte di una connessione su rete 5G, navigazione, info in tempo reale via cloud e head up display con realtà aumentata. Quest’ultimo veramente generoso nelle dimensioni e nella quantità di informazioni disponibili.

Ridisegnato anche il volante, sempre bello “cicciotto” nella corona, con i tasti che propongono un nuovo feedback aptico sulle razze, esportato anche nella zona della leva del cambio sul tunnel centrale. Nonostante funzioni tutto alla perfezione non si può dire che queste zone siano ben studiate: la colpa è dei materiali utilizzati, in questa plastica nera trasparente che si sporca a ogni contatto con le dita, creando due zone, sul volante e sul tunnel centrale che saranno impossibili da tenere pulite.

Comodi ed ergonomici i sedili in pelle “vegana” (anche il volante lo è), ma in optional è possibile scegliere anche il rivestimento in pelle tradizionale. Sempre per quanto riguarda lo spazio, il passo allungato ha permesso di guadagnare qualche centimetro anche per le gambe dei passeggeri posteriori, oltre al già citato bagagliaio tra i più capienti della categoria.

Alla guida della BMW Serie 5 Touring 520d: il Diesel ha ancora pochi rivali

Due versioni sono state dedicate al Diesel (entrambe mild hybrid 48V) dove oltre al canonico 520d è stata aggiunta la 540d xDrive, in due potenze: c’è la 266 CV (superbollo friendly perché ha 249 CV termici e i restanti elettrici) e la versione a piena potenza, da 303 CV e 670 Nm di coppia.

L’altra introduzione recente riguarda la 530e, la versione plug-in formata dal quattro cilindri termico e da un motore integrato nel cambio con batteria da 19,4 kWh, entrambi in grado di generare una potenza totale di 299 CV, per un’autonomia in solo elettrico che va da 82 a 95 km in base alla versione a trazione posteriore o xDrive.

Poi c’è la BWM i5 Touring, l’elettrica, nella versione eDrive 40 da 340 CV, che raggiunge i 193 km/h per 6,1 secondi sullo 0-100 km/h e condivide con l’altra versione, la BMW i5 M60, la batteria da 81,2 kWh. Si ricarica a 11 kW con il caricatore di serie, a 205 kW in DC. Potenza che su BMW i5 M60 Touring cresce a 22 kW per il caricatore in corrente alternata di serie. Quest’ultima accelera in 3,9 secondi da 0 a 100 km/h e raggiunge 230 km/h di velocità massima. Quanto ai consumi, la eDrive 40 dichiara un dato da 16,6 kWh/100 km, BMW i5 M60 da 18,3 kWh.

Tornando alla versione da noi provata, la 520d, il 2.0 turbodiesel eroga 197 CV e 400 Nm di coppia, raggiunge i 210 km/h e copre lo 0-100 km/h in 7,5 secondi. Il tutto è abbinato a un cambio automatico steptronic a 8 rapporti e si può scegliere sia nella configurazione a trazione posteriore (sDrive) e integrale (xDrive).

Percorrendo i primi chilometri si nota fin da subito che la 520d è sempre una garanzia. Il propulsore rimane sempre silenzioso e fluido nell’accelerazione, senza strappi con una buona regolarità nella spinta, senza mai regalare note troppo sportive, ma accompagnando la guida con una presenza costante.

Il cambio a 8 marce si comporta bene sia in modalità automatica, con passaggi di marcia veloci e intuitivi, sia quando si passa alla gestione sequenziale con paddle al volante. Tra le curve si comprende come il telaio della Serie 5 Touring supporti ben altre potenze, tanto che l’inserimento in curva garantito dalla vettura è sempre preciso e puntuale, soprattutto in modalità Sport, dove tutto diventa più affilato e preciso, con un rollio che si fa sentire meno nei cambi di direzione.

Altrettanto preciso lo sterzo, sempre consistente al punto giusto e in grado di accompagnare la guida cittadina con le opzionali quattro ruote sterzanti che aiutano non poco in fatto di agilità, ma anche nella guida più vivace, dove lo sterzo comunica molto bene cosa sta avvenendo poco sotto.

Con un peso che va 1.900 a 2.000 kg in base alla tipologia di trazione, la massa totale si sente nella guida, ma tutto sommato è ben dissimulata nel suo complesso, anche grazie a un impianto frenante di dimensioni e di performance adeguate ai fini della vettura.

Insomma, la 520d Touring non tradisce; quando si vedono i 900 e passa km di autonomia con un pieno di carburante si capisce che quest’auto è ancora pensata per percorrere lunghe distanze in pieno comfort e a questo ci pensano anche i sistemi di assistenza alla guida di livello 2+, con il cambio di corsia assistito che si aggiunge a tutto il comparto più classico di aiuti.

I consumi dichiarati di 5,9 – 5,3 l/100 km (noi abbiamo registrato durante il test circa 7,5 l/100 km), infine, confermano che la 520d probabilmente rimane ancora la scelta corretta per la Serie 5, con la possibilità di avere un’indole più sportiva nella 540d.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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