Prove su strada

Prova FIAT 600 Hybrid: è lei quella giusta per il mercato italiano?

Tempo di lettura: 10 minuti

“500+100”, con questo slogan FIAT negli scorsi mesi ha svelato il suo nuovo urban SUV di segmento B, sottolineando la parentela della 600 con la più piccola 500. Con questa vettura cruciale per il brand torinese, FIAT è ritornata nel segmento delle utilitarie dopo qualche anno di assenza in seguito all’uscita dai listini della storica Punto nel 2018. L’importanza di questo modello è notevole dato che essa raccoglie la tradizione che prima fu della Uno, vettura presentata a Cape Canaveral nel 1983 e l’anno successivo “Auto dell’anno”, e poi della Punto nata nel 1993 (Auto dell’anno nel 1995) e commercializzata in tre serie diverse fino appunto a sei anni fa, oltre che della 500X che ha inaugurato l’epoca dei B-SUV del marchio.

Per dare un’idea dell’importanza del segmento B per la casa torinese è doveroso citare i dati di vendita che per la Uno riportano oltre 9.500.000 di vetture consegnate e per la Punto circa 9.000.000 di esemplari. Numeri da capogiro che testimoniano una lunga tradizione di questa tipologia di auto per FIAT e che prima ancora di guardare l’ultima nata spingono a porsi la fatidica domanda: sarà all’altezza della situazione la 600?

Fermi tutti. Prima di rispondere a questa domanda bisogna scordarsi la Punto rispetto a cui la 600 nell’effettivo è un auto nettamente diversa ed anche la 500 X rimasta a listino fino a quest’anno. Rispetto al SUV prodotto a Melfi, infatti, la 600 perde la connotazione off-road e soprattutto le versioni 4×4 abbinate ai motori Diesel di cui certamente qualcuno avrà nostalgia, segnando un nuovo capitolo per FIAT.

Dopo aver provato la versione elettrica, ora ci siamo messi al volante della Hybrid da 100 cavalli sviluppati dal 1.2 divenuto un must nell’abbinata con la piattaforma CMP condivisa dalla 600 con altri modelli del gruppo Stellantis come Alfa Romeo Junior, Peugeot 2008, Lancia Ypsilon, FIAT Grande Panda e Jeep Avenger.

Senza alcun dubbio la versione ibrida è quella più incline al mercato italiano anche grazie ad un prezzo di attacco più basso rispetto alla “full electric”. Mettiamoci alla guida della 600 Hybrid e scopriamo come va, quanto costa e soprattutto come si guida il B-SUV di FIAT.

Prezzi FIAT 600 Hybrid

FIAT 600 Hybrid parte da un prezzo di listino di 24.950 euro (in promozione a 23.450) per la versione base 600 disponibile con il motore 1.2 100 cavalli che comunque racchiude una buona dotazione di serie. A questo prezzo sono offerti, infatti, cerchi in acciaio da 16” 215/65 R16, volante premium interior soft touch, cruise control, palette cambio al volante, sensore pioggia, sensori di parcheggio posteriore, fari posteriori LED, proiettori anteriori FULL LED, frenata di emergenza con rilevamento pedoni e ciclisti, cluster digitale TFT 7.0″ a colori e Radio DAB 10” con Carplay Android auto – USB TYPE A+C su tunnel.

Di serie, per la versione entry level 600 vi è il colore rosso pastello mentre le altre vernici come il metallizzato azzurro cielo, arancio sole, sabbia o verde mare si pagano 700 euro. Stesso prezzo per il bianco ed il nero pastello mentre il grigio non è disponibile per via della politica commerciale di FIAT partita proprio con 600 per auto colorate e divertenti.

La versione 600 è poi personalizzabile con degli appositi pack da 1.500 euro ciascuno:

  • Pack Tech (Traffic sign information, Smart central tunnel con bracciolo centrale anteriore, Abbaglianti automatici, Cruise control adattativo con funzione Stop&Go, Predisposizione Tunnel Pad Cover, Drive assist – Cruise control adattivo con funzione Stop&Go e Lane Centering-, Radio DAB Navi 10” Con Carplay Android auto – USB TYPE A+C su tunnel, Wireless charging pad, Porta USB TYPE C posteriore e Freno di stazionamento elettrico
  • Pack Style (Cerchi in lega da 17″ 215/R17, Rivestimento Sellerie premium, Indicatore di direzione con luci di posizione anteriori a LED, Specchio retrovisore interno elettrocromico (giorno/notte automatico) FRAMELESS, Dettagli carrozzeria cromati, Maniglie interne porte cromate, Inserti Specifici, Calotte specchi nere, Color Therapy, illuminazione ambiente interno con colore configurabile, Luce plafoniera LED, Fari fendinebbia LED con funzione cornering)
  • Pack comfort (Clima automatico monozona, Cargo box, Telecamera posteriore con vista 180°, Keyless Entry con proximity sensors, Blind spot detection, Specchietti esterni riscaldati e richiudibili con luce pozzanghera, Keyless-GO, 6 Altoparlanti, Sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali)

FIAT 600 Hybrid è disponibile esclusivamente abbinata al cambio automatico a 6 marce eDCT prodotto anche nello storico stabilimento di Mirafiori che abbina un motore elettrico che offre una certa vivacità al SUV, oltre a permettere alla vettura di muoversi totalmente in elettrico.

A parità di allestimento, tra le versioni 100 e 136 cavalli del 1.2 da tre cilindri ballano 2.000 euro esatti di differenza a listino. Per la 1.2 Hybrid 136 cavalli in allestimento 600, infatti, si parte da un listino di 26.450 euro.

AllestimentoPrezzo
1.2 Hybrid 100 CV24.950 euro
1.2 Hybrid 136 CV26.450 euro
1.2 Hybrid La Prima 100 CV30.950 euro
1.2 Hybrid La Prima 136 CV32.450 euro

“La Prima”, cosa comprende l’allestimento della vettura in prova

Per chi desidera il meglio, la top di gamma, è “La Prima” della nostra prova. Come visto su 500e, questo allestimento, oltre alle dotazioni presenti anche sulla “entry level”, introduce:

  • sedili in pelle ecologica bianca
  • cerchi in lega da 18” 215/55 R18, Color Therapy (l’ illuminazione ambiente interno con colore configurabile)
  • sedili anteriori riscaldati
  • tappetini in velluto
  • terzo appoggiatesta posteriore
  • clima automatico monozona
  • freno di stazionamento elettrico
  • keyless Entry con proximity sensors
  • portellone ad azionamento automatico “hands free”
  • sedile guida a 6 vie con funzione massaggio e regolazione lombare
  • specchietti esterni riscaldati e richiudibili con luce pozzanghera
  • abbaglianti automatici
  • blind spot detection
  • cruise control adattativo con funzione Stop&Go
  • drive assist (Cruise control adattivo con funzione Stop&Go e Lane Centering)
  • frenata di emergenza con rilevamento pedoni e ciclisti
  • sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali
  • telecamera posteriore con vista 180°
  • tunnel Pad Cover La Prima
  • vetri privacy e piastra di ricarica wireless

La versione RED non è disponibile per l’ibrida, mentre visitando il configuratore sul sito FIAT, sono numerosi gli optional interessanti Mopar sviluppati appositamente per questa vettura come il logo 600 di colorazione bianca (92 euro), il porta penne (24 euro), la lampada da lettura (50 euro), il Kids travel pack che include il supporto per tablet e la protezione sedili posteriori (474 euro) , il diffusore di profumo con fragranze, la borsa frigo (197 euro), il telo coprivettura (236 euro), il kit cura auto ecologico (160 euro), il taglia cintura e rompivetro (22 euro), la lampada a raggi UV-C (152 euro)  e il trasportino per animali per gatto o cani di dimensioni diverse (72 o 101 euro).

In conclusione, la vettura in dotazione per il nostro long-test nell’allestimento La Prima, abbinata all’Hybrid da 100 cavalli, arriva a circa 31.000 euro di listino che possono scendere al netto di promozioni e/o incentivi.

Esterni e interni FIAT 600 Hybrid. Proporzione tipiche da B-SUV

Giocosa con le sue forme bombate, 600 Hybrid punta tutto su uno stile ricercato e su proporzioni compatte. Abbinate a colori sgargianti, il SUV riprende il family feeling della 500 unendo particolari ricercati a soluzioni pratiche ideali  per l’utilizzo quotidiano.

All’anteriore i proiettori LED si ispirano a quelli della 500e anche se in questo caso ci sono delle “ciglia” che allungano il disegno dei fari incastonando sulla fiancata la scritta 600 che ricorre in diversi dettagli anche all’interno. Al posteriore, invece, la parentela con la 500e è ancora più marcata con fanali LED che riprendono quelli della storica 500 che al loro interno racchiudono un effetto molto ricercato in argento su plastica nero che riprende il motivo presente sui cerchi da 18” della vettura in prova. Il fascione del paraurti racchiude la scritta 600 (ora non più colorata con i colori della bandiera italiana) mentre la novità vera e propria è il terminale di scarico cromato che marca nettamente la vettura rispetto alla “sorella a corrente”.

Ben mascherato poi il radar per la guida assistita che viene inglobato al centro della presa per il raffreddamento del motore.

Di seguito le dimensioni della vettura:

– lunghezza 4,17 metri

–  larghezza 1,78 metri

– altezza 1,52 metri,

– bagagliaio 385/1256 litri

Le dimensioni compatte della B-SUV sono abbinate a delle motorizzazioni elettriche oppure ibride, ed è proprio qui che 600 segna nettamente un distacco rispetto al passato.

Il bagagliaio della 600 Hybrid è di 25 litri più capiente rispetto all’elettrica

All’interno è sempre marcato il “feeling 500”

All’interno la plancia, caratterizzata da materiali rigidi e trame che riprendo la scritta FIAT, si estende orizzontalmente con un cluster circolare che strizza l’occhio al “mondo 500” con delle grafiche interessanti selezionabili tramite un bottone posizionato sulla levetta delle frecce che include, oltre alla visualizzazione ADAS che riporta distanza da veicoli, informazioni sulla guida assistita e sui segnali stradali, il flusso di energia tra termico/elettrico, anche la possibilità della visualizzazione a tutto schermo delle mappe.

FIAT 600 con le sue dimensioni offre spazio a sufficienza per 5 persone, con 15 litri sommati tra i vari vani portaoggetti presenti in abitacolo e 385 litri del bagagliaio (estendibili fino a 1.256 litri abbattendo il divano posteriore).

Al bagagliaio si accede tramite il portellone comandato elettricamente, il taglio tipico della famiglia 500 del posteriore non lo rende molto squadrato. Comodo, però, il doppiofondo che permette di regolare il piano su più posizioni celando altri litri a disposizione: il bagagliaio della FIAT 600 è paragonabile a quello della Avenger con cui la 600 condivide il pianale. 

Curata l’illuminazione LED sul cielo della vettura che include anche i pulsanti per l’apertura dall’abitacolo del portellone elettrico, il pulsante S.O.S. e il richiamo per i servizi connessi mentre per il passeggero è presente la maniglia di appiglio sul tetto (una dotazione sempre più rara sulle auto di oggi ed assente al posteriore) anche se mancano le luci di cortesia per le alette parasole e la regolazione in altezza della cintura.

Particolari i pulsanti del cambio

Per partire bisogna agire sui pulsanti per il comando del cambio situati sotto la tastiera a pianoforte dei comandi del clima (D (drive); R (rear); N (neutral); P (parking)) mentre il freno di stazionamento elettronico si disinserisce automaticamente premendo il pedale dell’acceleratore. Il sedile del guidatore su La Prima offre la regolazione lombare elettrica e la funzione massaggio: una vera chicca che ben si sposa con la funzione di riscaldamento delle sedute anteriori.

Molto completo il display da 10” al centro della plancia dotato di molte funzionalità dalle più semplici come il controllo del clima, del sistema multimediale e delle chiamate a quelli più interessanti come i “games” precaricati (Tic-tac Toe; 2048; Hangman) che intrattengono a vettura rigorosamente ferma dato che si disattivano appena la vettura inizia a spostarsi. Dopo tanti anni, gli affezionati del marchio FIAT dovranno però rassegnarsi all’assenza di due accessori che erano un must su tutte le vetture del brand: il servosterzo City per alleggerire ulteriormente lo sterzo in manovra ed il Follow Me Home che permetteva di illuminare la strada per un intervallo di tempo definito azionabile tramite la levetta delle luci.

Alla guida della FIAT 600 Hybrid: il 1.2 ibrido offre un buono spunto

Saliti a bordo chiudendo la portiera si nota un suono un po’ troppo secco ma si è subito ripagati dalla piacevolezza del design, della color therapy che si estende sulla plancia e dall’avviamento senza chiave che con una pressione prolungata mette in moto la vettura. Il tre cilindri è ben isolato e non trasmette troppe vibrazioni e soprattutto il passaggio tra elettrico e termico avviene senza troppi patemi ed è giusto sottolineare che il B-SUV con una pressione attenta del comando dell’acceleratore viaggia per la maggior parte del tempo in elettrico.

Non sono presenti delle modalità di guida tramite un apposito selettore diversamente da quanto avviene sulla sorella elettrica ma appena saliti a bordo il sistema multimediale riconosce le preferenze dei profili salvati. Il suono degli ADAS per il superamento dei limiti? In FIAT hanno pensato anche a questo rendendo semplice la disattivazione del “temuto” avvertimento che suona in abitacolo quando si superano i limiti rilevati dal radar capace di monitorare i segnali stradali, ormai obbligatorio su tutte le auto dall’estate 2024. Per disattivarlo, basta premere il tasto shortcut al centro della plancia che porta alla schermata appositamente predisposta in cui è sufficiente un altro tap per “salvare le orecchie” fino al prossimo riavvio della vettura come vuole la normativa europea.

La seduta di guida è alta e a colpire è la comodità dei sedili con fianchetti non particolarmente contenitivi che si va a sommare a quella dei poggiatesta davvero confortevoli che non fanno rimpiangere quelli delle 500 e 500X del passato in plastica non imbottita. Al volante della 600 non si ricerca sicuramente la guida sportiva, lo sterzo è efficace per la tipologia di vettura ma non certo tagliente mentre l’assetto è morbidissimo, non teme i pavè delle città e fa apprezzare anche le strade italiane salvo buche “monstre” anche per via dei cerchi dalle generose dimensioni della vettura in prova.

Alla guida l’elettrico dialoga molto con il 1.2

Si può scegliere se guidare 600 Hybrid tramite la modalità completamente automatica oppure tramite le palette al volante che non sono enormi ma ben si azionano dietro la corona ed hanno portato alla scomparsa dei tasti dietro lo sterzo per la regolazione della radio dell’universo FCA. Guidando si percepisce subito la vivacità del 1.2 che dialoga bene con il cambio non fulmineo in modalità automatica ma sicuramente adatto alla tipologia di vettura e più reattivo in modalità sequenziale. Proprio in questa modalità il tre cilindri tirando un po’ le marce fa sentire un po’ la sua voce che comunque non dispiace rispetto ad altri propulsori paragonabili.

Le prestazioni sono tutt’altro che male  con uno 0-100 km/h coperto in 10,8 secondi, una coppia di 205 Nm ed una velocità massima di 184 km/h. Numeri che consentono di viaggiare in autostrada con un filo di gas a velocità codice grazie al buon supporto della parte elettrica e di effettuare un sorpasso senza troppi patemi anche in salita anche grazie all’eDCT che scala subito le marce. Soltanto alle andature autostradali un pochino più sostenute qualche fruscio nella zona degli specchietti si fa sentire, mentre è puntuale il blind spot integrato negli specchi retrovisori. Apprezzabile il cruise control adattivo che decelera dolcemente se il veicolo che precede rallenta ed il mantenimento di corsia che non è invasivo. Di notte poi si apprezzano i Full LED anteriori regolabili in sei posizioni sulla base del carico che attivano e disattivano in automatico gli abbaglianti.

In manovra, infine, si fa affidamento alla telecamera da 180 gradi abbinata a diversi sensori su ogni lato della vettura anche se gli ingombri grazie alle linee bombate sono facilmente percettibili.

Quanto consuma il 1.2 elettrificato da 100 cavalli

Sotto il cofano di 600 Hybrid prende posto un motore tre cilindri da 1.199 cm3 in grado di erogare 100 cavalli abbinato ad un cambio a doppia frizione e sei marce che integra un propulsore  elettrico alimentato da una batteria al litio da 48 V. Il segreto di questo gruppo propulsore è l’integrazione dell’elettrico nella trasmissione che così è in grado di trasferire il movimento direttamente alle ruote portando la vettura a muoversi in modalità 100% green.

Per alcuni tratti 600 Hybrid si muove quindi senza ricorrere al motore termico andando a ridurre consumi ed emissioni. I 28 cavalli sviluppati dal motore a batteria che non necessita di essere ricaricato ad una presa di corrente ma sfrutta la rigenerazione delle decelerazioni si sentono tutti,  non solo quando la vettura si sposta totalmente in elettrico ma anche in sinergia con il termico durante le accelerazioni dimostrando così una certa vivacità. Capita così in autostrada di viaggiare a velocità codice davvero con un filo di gas con conseguente beneficio per la rumorosità mai elevata all’interno dell’abitacolo e sul fronte consumi.

La Fiat 600 Hybrid è spinta da un motore 1.2 a 3 cilindri turbo benzina da 100 CV, abbinato a un cambio automatico a doppia frizione e 6 rapporti che integra un elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio da 48V. Può muoversi anche in modalità 100% elettrica per brevi tratti consecutivamente, e fino al 50% del tempo di utilizzo spegnendo in alternanza il motore a benzina per ridurre consumi ed emissioni.

Parlando di numeri, nel corso della prova abbiamo riscontrato ottime percorrenze. Nonostante il buono spunto il 1.2 si dimostra sempre poco assetato e capace di garantire ottime autonomie con un pieno di carburante. La media generale non badando troppo all’utilizzo del gas è attorno ai 15.5 km/l ma è in extraurbano che la vettura dà il meglio di sé arrivando a 21 km/l. Buono anche il consumo in autostrada che a velocità codice vede il buon apporto della parte elettrica garantendo 14 km/l, in città si fanno circa 11 km/l.

PRO e CONTRO FIAT 600 Hybrid

PRO

  • Stile riuscito, assetto molto morbido e confortevole
  • L’ibrido consuma poco ed il motore è silenzioso
  • Dimensioni generose in abitacolo in rapporto agli ingombri esterni e baule che non teme un weekend fuori porta

CONTRO

  • Alcuni dettagli stonano in un contesto mediamente ben curato
  • Sedili bianchi versione “La Prima” belli ma davvero delicati
  • Assenza maniglie sul tetto e portaoggetti nelle portiere al posteriore
Alessandro Cattelan

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Pubblicato di
Alessandro Cattelan
Tag: 600Fiat

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