BYD ha chiuso il 2024 non solo con una crescita impressionante, +41% sul 2023 a livello mondiale, dove l’Italia ha contribuito con una quota di mercato notevole sempre guardando al recente passato, bensì con il lancio del SUV elettrico Sealion 7, prima ancora di svelare a inizio 2025 la nuova Atto 2 e continuare con la sua offensiva prodotto, con un ritmo che toglie fiato gli avversari. Parliamo di un SUV lungo 4,83 metri, molto spazioso e tecnologico, che nella versione in prova conta su una potenza di 530 CV grazie al doppio motore e su prestazioni, anche in ricarica, da non sottovalutare.
Linee filanti nonostante l’altezza da terra maggiorata, Sealion 7 è il quarto modello della serie Ocean dopo Dolphin, Seal e Seal U, quest’ultima disponibile anche con motore ibrido plug-in e già molto apprezzata in Italia.
Parte la nostra analisi, nonché prova su strada, della BYD Sealion 7. Sì, il suo nome tradotto significa leone marino, ma ovviamente è solo un modo per catturare l’attenzione. Sotto il vestito c’è tanto, molto di più. Te la racconto analizzando la sua tecnologia, complice il nostro Focus Infotainment per scoprirla da vicino, ma parto come di consueto dai prezzi per il mercato italiano, dove gli allestimenti sono due e la dotazione di serie dell’oggetto di questo test è praticamente ineccepibile.
Definirei essenziale, e semplice, il listino del SUV elettrico di segmento D della Casa cinese. Due le versioni, la Comfort con il singolo motore posteriore da 312 CV e un prezzo base da 47.400 euro, e la Excellence AWD da 57.390 euro che, grazie all’aggiunta del motore elettrico anteriore, può contare su una potenza di 530 CV. Cambia anche la batteria, la prima ha 82,5 kWh e la seconda 91,3 kWh, tanto che cambia anche l’autonomia, con 482 km per la 2WD e 502 km per la AWD (fino a 615 km nel ciclo urbano). Come suggerito, entrambe le versioni di Sealion 7 possono contare su una dotazione di serie piuttosto vantaggiosa.
La Comfort, per esempio, ha di serie i sedili anteriori riscaldati e ventilati, sedili posteriori riscaldati, accesso Keyless, clima bi-zona, touchscreen ruotabile BYD da 15,6”, quadro strumenti digitale da 10,25”, piastra ricarica wireless per gli smartphone (guidatore e passeggero), due porte USB per i passeggeri anteriori e due posteriori, oltre alla tecnologia Vehicle-to-Load (V2L) che consente di alimentare piccoli elettrodomestici (fino a 3,3 kW) tra i quali una macchinetta del caffè, e presto capirete perché.
La versione Excellence aggiunge, per completare la dotazione, l’head-up display, sedili in pelle Nappa al posto della selleria in pelle vegana presente sulla Comfort, cerchi da 20” (Comfort: 19”) e, ultima ma non ultima, la presenza della trazione integrale e del secondo motore, capace di elevare notevolmente le prestazioni tanto che lo 0-100 km/h viene coperto in 4,5 secondi, mentre la Comfort ne impiega 6,7 secondi. Uguale la velocità massima: 215 km/h, dettaglio non scontato quando si parla di auto elettriche.
Optional? Solo la vernice: di serie c’è la Atlantis Grey, si pagano a parte il Polar White, lo Space Black e l’Indigo Grey; le ultime tre costano 1.100 euro. Ricapitolando i prezzi della BYD Sealion 7:
Tutte le versioni di BYD Sealion 7 sono offerte di serie con sei anni di garanzia del produttore e otto anni per la batteria e il motore elettrico. Ovviamente BYD Sealion 7 opera in quello che è il segmento della Tesla Model Y, fresca di nuova generazione, ma il suo prezzo la fa diventare molto competitiva considerando le potenze in gioco e soprattutto la dotazione di serie sopra descritta. Volendo trovare una concorrente, la Volkswagen ID.5 al massimo della sua “forma” (GTX Plus 4Motion da 340 CV e batteria da 79 kWh) parte da circa 60.400 euro. Non servono altri confronti…
In conclusione, con la Sealion 7 e la Seal per chi ama le berline due volumi e mezzo si ha a che fare con quel concetto di Premium accessibile a prezzi decisamente più concorrenziali rispetto a una buona fetta di rivali. La stessa cosa avviene, per altro, con il SUV ibrido plug-in Seal U DM-i.
Disegnata dalla matita di Wolfgang Egger, la Sealion 7 evolve in salsa SUV i concetti stilistici della Seal. L’idea è stata quella di alzare le ruote ma, allo stesso tempo, favorire l’aerodinamica con forme interessanti. Due i punti su cui puntare lo sguardo. Le feritoie ai lati del paraurti permettono all’aria di defluire lungo l’arco dei passaruota, mentre sul lato B lo spoiler cavo sul bordo della carrozzeria interagisce con lo spoiler fisso per creare deportanza e aiutare il posteriore a rimanere incollato a terra quando si alza il ritmo.
Esteticamente, si rivede in parte la Seal grazie al motivo a X creato dalle luci con i LED integrati (Full LED, non Matrix) e il sottile “baffetto” che integra i fari diurni, facilmente riconoscibili nelle ore notturne. Lateralmente si apprezza da una parte il passo allungato di 2,93 metri (+ 1 centimetro rispetto a Seal), dall’altra la silhouette creata dalla superficie vetrata e dal tetto che riprende il colore della carrozzeria. L’effetto, grazie al montante C nero, è quello di una doppia linea di cintura che snellisce le proporzioni visto che la l’altezza passa dai 146 centimetri della Seal ai 162 centimetri della Sealion, oltre a essere 3 centimetri più lunga. Sul lato B la firma luminosa estesa allarga visivamente l’impronta su strada e rappresenta l’evoluzione diretta delle luci di stop con motivi a goccia, ce ne sono a decine, che contraddistingue la serie Ocean.
Prima di tutto sulla Sealion 7 la sensazione di spaziosità è notevole. Prima ancora posso sfruttare la tecnologia NFC e aprire e chiudere la vettura semplicemente appoggiando il mio smartphone (se ne possono configurare diversi attorno a un’unica chiave) sulla calotta del retrovisore destro. Chiuse le portiere, oggettivamente non leggerissime da manovrare, si ha a che fare con un abitacolo che ti impressiona per qualità e il giusto mix tra digitalizzazione, con i due schermi, il centrale da 15,6” ruotabile come ci ha abituato BYD (non quando c’è il mirroring attivo), e la giusta quantità di tasti fisici senza arrivare agli eccessi, o alla totale assenza, di alcune concorrenti.
Nella fattispecie, trovi una spiegazione di tutto ciò che concerne l’abitacolo nel video che vi proponiamo qui sotto, ma per farti alcuni esempi la climatizzazione è sì virtuale (sempre attiva nella parte bassa dello schermo, anche sfruttando Apple CarPlay o Android Auto wireless) ma viene coadiuvata da una piccola “isola” sul tunnel centrale che attiva lo sbrinamento rapido del parabrezza, l’attivazione automatica della climatizzazione e il suo spegnimento.
Stesso discorso per la rotellina del volume o la selezione rapida delle modalità di guida e di rigenerazione della frenata. La rivale per eccellenza, la Model Y, non permette tutto questo e io, personalmente, preferisco un approccio di questo tipo che ti permette di non farti distrarre continuamente dai comandi virtuali.
Video Focus Infotainment – https://youtu.be/7j-rFWE8iPA
Tornando all’abitacolo, il volante si regola sia in altezza sia in profondità (ma non elettricamente), mentre è facile trovare la posizione di guida corretta grazie alle guide elettriche. Per quanto regolabile, ho trovato però leggermente sbilanciata la seduta nel senso che avrei preferito non sentirmi così sollevato, bensì più seduto. Bene il comfort garantito dalla regolazione lombare e la sensazione, anche dopo un lungo viaggio, non è quella di sentirsi affaticati.
I vetri sono laminati a doppio strato per garantire il giusto isolamento acustico, mentre l’ampio tetto panoramico garantisce tanta luminosità. La tendina è a scorrimento, regolabile elettricamente, e ti invito nuovamente a guardare il video per scoprire un altro modo curioso per poter regolare la sua apertura, così come quella dei vetri. Anche qui, un carico di novità che aiuta a rendere più facile la vita in abitacolo regalando, a chi non ha l’ha mai visto, il curioso effetto wow.
Chiudiamo con il bagagliaio che vanta una capacità di 520 litri, estendibile a 1.789 litri abbattendo le sedute. Il frunk anteriore ha una capacità di 58 litri (perfetto per riporre i cavi di ricarica). Ulteriore spazio si ricava nelle tasche delle portiere, sotto al tunnel centrale (qui ci sono due prese USB-C, uno slot per la SD e la presa 12V). Anche sul divanetto si sta davvero molto comodi, e le ulteriori due prese USB-C sono a scomparsa. Nessun problema per la testa nonostante il tetto spiovente, così come è apprezzabile la presenza di molte tasche sul retro dei sedili anteriori che aiutano a sistemare piccoli oggetti.
Ti ho descritto la Sealion 7 ma, passando alle impressioni di guida, bisogna sottolineare uno schema sospensivo che sulla carta è assolutamente all’altezza della potenza in gioco, che non è certo poca. Davanti troviamo doppi quadrilateri, dietro il fidato multilink che assicura un buon assetto nella vita di tutti i giorni, con una guida molto filtrata e rassicurante. Inoltre, Sealion 7 è dotata di sospensioni a risposta variabile a seconda della frequenza. Significa che l’assetto si “adegua” automaticamente se il fondo è particolarmente liscio, offrendo maggiore rigidità, e viceversa quando la vettura viaggia su strade più sconnesse.
La potenza è tanta, ci si accorge della sua repentinità alla prima accelerata (non dimenticare i 4,5 secondi per passare da fermi a 100 km/h, c’è anche un badge sul portellone posteriore che te lo ricorda). Ho specificato l’ottimo comportamento delle sospensioni capaci di adattarsi al manto stradale ma va specificato che non si tratta di cinematismi adattivi, a controllo elettronico, e questo presta un po’ il fianco a una certa tendenza al rollio quando si vuole sfruttare la tanta potenza, e coppia (690 Nm) disponibili.
Il peso di 2.500 kg in questo senso è nemico, ma nel 90% del tempo la Sealion 7 regala ottimo comfort e soprattutto rapidità quando c’è da chiudere un sorpasso. Curioso trovare su un SUV un launch control attivabile dal volante, solo in modalità Sport. Anche lo sterzo ha un’impostazione più turistica che consiglia una guida rilassata. Velleità sportive sì, la potenza c’è tutta, ma la Sealion 7 si conferma molto fluida nella guida e ben tarata di assetto. Un appunto da sollevare riguarda l’effetto One Pedal, non particolarmente caro a BYD. Non ho sentito grosse differenze tra l’impostazione Standard e High, posso dire quasi nulle, ma è questione di abitudine dopo aver guidato una moltitudine di elettriche europee.
Rimediano i freni, a disco su tutte e quattro le ruote, con pinze di colore rosso che spiccano su questa colorazione bianca metallizzata. In questo senso, parlo della frenata rigenerativa, si avverte che la Sealion 7 nasce in Cina per automobilisti dal gusto diverso dal nostro. Pensate che in Cina stanno pensando di eliminare per legge il one pedal dalle auto elettriche perché causa troppi incidenti…
La frenata meccanica, però, non offre un pedale stranamente spugnoso e la corsa è piuttosto lineare. In altre parole non c’è stacco tra la frenata rigenerativa, proprio perché molto blanda, e la frenata reale con l’azionamento delle pastiglie. Sotto questo particolare aspetto, sembra quasi di guidare un’auto termica.
Sulla guida influisce, ma si può attivare o disattivare dai tanti menù presenti nelle impostazioni, la funzione iTAC (sigla che sta per Intelligent Torque Adaption Control), offerto solo sulla versione a trazione integrale. In poche parole, l’effetto alla guida è gradevole, è quello di garantire la giusta coppia su ogni ruota, arrivando ad applicare una coppia negativa per ridurre le probabilità di slittamento e garantire un assetto neutro, specie nell’inserimento di curva. Consiglio di attivare questa funzione se volete dare libero sfogo alla cavalleria della vettura su un percorso misto.
Il tutto cambia a seconda della modalità di guida inserita, con quattro possibilità:
Il navigatore integrato, inoltre, calcola automaticamente i percorsi suggerendo le eventuali soste durante il viaggio ma non è così raffinato nel calcolare, ad esempio, l’autonomia desiderata all’arrivo. Si limita a consigliare la sosta, mentre per quanto riguarda il pre-riscaldamento della batteria presto arriverà con un aggiornamento Over-the-Air (gratis a vita).
Trovo necessario un commento dedicato all’head-up display presente di serie su questa vettura. Riassume le informazioni più importanti e aiuta a non farsi ingannare, anzi sorprendere, dal monitoraggio dell’attenzione del conducente. Il menù a tendina apribile in pochi istanti permette di accedere alle scorciatoie, tante, ma le più importanti sono quelle relative agli ADAS. Spesso vi troverete a che fare con quella che disattiva l’allarme sonoro se superi i limiti e con quelle che attivano e disattivano (con richiesta di conferma) il monitoraggio dell’attenzione. Quest’ultimo risulta essere davvero invasivo, anche perché spesso gli occhi guardano a destra per interagire con lo schermo. Per questo trovo indovinata la presenza dell’head-up display, senza contare sull’ausilio dei comandi vocali, grazie alla possibilità di riconoscere fino a quattro voci e capire chi sta richiedendo, ad esempio, di ridurre la temperatura, variando solo quella zona.
In tutto questo c’è anche il quadro strumenti che, a seconda dei gusti, può integrare totalmente la mappa del navigatore o limitarne l’occupazione a destra dello schermo integrato sotto la cornice nera e non a sbalzo come lo schermo centrale. Affollato di informazioni, non consente di essere semplificato pur offrendo un quadro, scusa la ripetizione, di ciò che va monitorato (autonomia, velocità, segnali stradali ecc).
Tanti gli ADAS che equipaggiano la Sealion 7. Nel video vi ho mostrato dove trovarli e come interagire con essi ma ricordati che, se ti vengono dei dubbi, la piccola “i” vi darà una mano a capirne il funzionamento. Mi è particolarmente piaciuta la funzione di assistenza al parcheggio che si attiva inserendo la retromarcia. Le tante telecamera ad alta definizione permettono di ricreare la sagoma in 3D, piena o trasparente, e soprattutto capire se vengono rispettate le linee di parcheggio. La guida autonoma di livello 2, invece, si comanda facilmente dalla razza sinistra del volante e permette di fermarsi e ripartire nella classica guida in colonna che tutti ben conosciamo.
In conclusione, la BYD Sealion 7 è un’auto dotata di buona autonomia e velocità di ricarica, ma c’è una bella differenza (non solo di prezzo) sia per quanto riguarda la potenza sia per la ricarica tra i due allestimenti. La guida la definirei più confortevole che sportiva, ma quando si affonda il piede sull’acceleratore la risposta è pronta e sorprendente. Ugualmente confortevole, e ricca di tecnologia, la BYD Sealion lo è dentro. Il nostro video dedicato spero ti abbia aiutato a comprendere nel dettaglio tutte le potenzialità, che sono veramente tante.
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