Autostrade per l’Italia compie un altro passo avanti nel campo dell’innovazione tecnologica con la seconda fase del programma sperimentale Falco: l’utilizzo di droni per il monitoraggio del traffico autostradale, per ora nel tratto della A26 tra il bivio A10 a Ovada e tra Cogoleto e Varazze. Grazie alla collaborazione con ENAC, i droni di Aspi possono ora volare in modalità BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight), sorvolando anche i tratti privi di telecamere.
Falco fa parte del Programma Mercury. Smart Sustainable Mobility, il piano di Autostrade per l’Italia per lo sviluppo di infrastrutture autostradali sempre più sicure, digitalizzate e a basso impatto ambientale.
“Con il Progetto Falco puntiamo a una rete digitalizzata e automatizzata che fornisca informazioni puntuali e immediate agli utenti e a chi la gestisce. Le autostrade sono la spina dorsale del Paese e con l’innovazione tecnologica possiamo renderle ancora più sicure e efficienti.”
Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia
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