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Prezzo medio della benzina: deleteria telenovela all’italiana

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Prezzo stellare di benzina e Diesel in Italia: tanto è cambiato affinché nulla mutasse. A fine febbraio 2024, il Consiglio di Stato ha accolto quella parte del ricorso riguardante il prezzo medio regionale e nazionale imposto dal Governo. Abrogando l’articolo 7 del decreto dell’Esecutivo, inclusa la parte sanzionatoria. Dopo mesi di discussioni sul nulla, su un provvedimento che ha un peso specifico pari quasi a zero, hanno vinto i sindacati dei benzinai.

Allora, perché i prezzi dei carburanti variano? Stando ai gestori, quando il prezzo aumenta, è dovuto in misura ampiamente maggioritaria all’aumento del Platt’s, che esprime il valore effettivo dei prodotti raffinati. Quando invece il prezzo diminuisce, pesa il Platt’s, ma la misura del calo è influenzato dalla diversa variazione del margine. Risultato: non vi è corrispondenza esatta tra decremento del Platt’s e decremento del prezzo finale.

Quale ruolo svolge il cartello del prezzo medio? Quando i prezzi aumentano per effetto delle dinamiche Platt’s, non ne ha evitato il rialzo. Perché nulla può sul mercato internazionale dei raffinati. Né ha compresso il margine industriale. Né infine abbassa le tasse: accise più Iva fanno quasi due terzi del pieno alla pompa. Se prezzi vanno giù, la ragione non è il cartello, ma le dinamiche Platt’s: non incide sulle dinamiche dei prodotti raffinati né sulla marginalità del sistema distributivo. Non impone nessun prezzo.

E quando in effetti i prezzi dei carburanti sono scesi proprio in coincidenza col cartello del prezzo medio? Merito dell’iniziativa del Governo, stando al ministro delle Imprese Adolfo Urso. Per Bruno Bearzi, presidente nazionale Figisc gestori di benzina, la sigla di rappresentanza dei benzinai Confcommercio, “le ragioni vanno cercate in una diminuzione delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati per autotrazione, ancora in una fase di volatilità a causa della situazione in Medio Oriente. Non è un inutile pezzo di carta o di plastica, con un numero di pura astrazione statistica a determinare il mercato: fuorviante e irresponsabile illudere il consumatore con questa narrazione”.

Risultato del 6 marzo 2024: Staffetta rileva che su 18.000 impianti c’era un prezzo della benzina self service a 1,857 euro/litro, col diesel self service a 1,814 euro/litro. Benzina servito a 1,996 euro/litro, diesel servito a 1,953 euro/litro. Inoltre, Gpl servito a 0,715 euro/litro, metano servito a 1,352 euro/kg, Gnl 1,189 euro/kg. Sempre listini elevatissimi: prima, durante e dopo il cartello.

Autore: Mr. Limone

Redazione Autoappassionati.it

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