In Italia il prezzo carburanti, quindi di benzina e Diesel, sta preoccupando e non poco chi si trova a dover guidare tutti i giorni per motivi di lavoro o di esigenze personali. La benzina, non il petrolio, costa caro, e con l’ultima ondata di aumento dei prezzi del carburante siamo tornati sopra alla soglia di 2 euro al litro. Bei tempi quando ci si lamentava leggendo 1,5 euro al litro. Vero che sono in previsione per la seconda metà dell’estate nuovi tagli alle accise, così da contenere il prezzo di circa 0,3 euro al litro, e dare respiro alle meritate vacanze di chi sceglierà l’auto come mezzo di trasporto.
Ovviamente i rincari colpiscono duramente aziende e privati, bastonando settori delicati come quello dell’autotrasporto, ma anche i portafogli dei cittadini, il che ha richiamato l’attenzione (non l’azione) della politica, la quale è tornata a parlare di interventi sulle accise e tetto di prezzo.
Il bollettino del Quotidiano Energia, che elabora i dati dell’Osservaprezzi del MISE, ha dimostrato come dal 13 al 19 giugno non si sia registrato nessun calo del costo del carburante con un prezzo medio alla pompa “self” di 2,03 euro al litro per il gasolio e 2,075 per la benzina, mentre il servito viaggia rispettivamente su 2,163 e 2,203 euro al litro (parlando sempre del costo medio).
Ecco la (comunque non) buona notizia: in Europa l’Italia è 19esima classificata per il costo del carburante secondo l’analisi del 13 giugno di Globalpetrolprices. Ecco la scaletta:
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