Così come gli aumenti di energia elettrica, gas e materie prime, anche i carburanti hanno subito un brusco e tangibile rincaro. Questo rialzo colpisce oltremodo tutte le categorie di automobilisti, in quanto in caso di auto elettrica è la corrente ad essere stata innalzata di costo, nel caso invece di un’automobile termica ci sono benzina e Diesel a toccare cifre astronomiche. Aumenti del genere non si registravano dal lontano 2014.
Al momento, in Italia, al self-service un litro di benzina costa 1,757 euro, il Diesel 1,627 euro, GPL a 0,808. Per quel che concerne invece il metano, in kg va a 1,815 euro. Se queste cifre sono esose al self–service, figuriamoci per quanto riguarda il servito ed i costi in autostrada.
Rincari che colpiscono direttamente gli automobilisti ed indirettamente tutta la popolazione, in quanto si ripercuotono sia sulle merci trasportate su gomma sia sul costo della vita, il tutto senza tralasciare l’inflazione. La situazione si aggrava ulteriormente se prendiamo in considerazione il fatto che su benzina e Diesel, due terzi di tasse sono con accise più l’IVA, che è un’Imposta sulle tasse.
Tutto prende origine dal prezzo del petrolio Brent, il quale va ad 88 dollari al barile. Un prezzo del genere non si registrava da 8 anni, quando iniziò la discesa dal picco a quota 100. Oltre alle speculazioni nascoste e le tensioni internazionali, ci sarebbero altri motivi a generare quest’innalzamento:
Ad aggravare la situazione è la decisione dell’UE di spingere verso la transizione energetica, un progetto ambizioso e fortemente dispendioso attuato quando i consumatori sono già sottoposti a tensioni violente. Non ne sono esenti le aziende, in apprensione per le bollette di luce e gas, con le linee di credito delle banche tutte da verificare.
Questa serie di shock energetici mettono a dura prova il tessuto economico-produttivo e lo lesionano, specialmente quello delle nazioni meno forti sotto il profilo finanziario e politico, magari già indebitate.Frattanto i vertici politici latitano ed a quanto pare non hanno previsto nulla. Ci sarebbero degli strumenti compensativi, ma sembrerebbero essere tardivi e tutti da verificare.
Autore: Angelo Petrucci
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