Prove su strada

Porsche Taycan GTS: prova su strada, autonomia, CV, prezzo

Tempo di lettura: 8 minuti

Porsche Taycan rappresenta, dal 2019, l’idea di sportività, comfort e lusso applicata all’elettrico secondo la Casa tedesca. Anticipata dalla famosa Mission E già nel 2015, oggi è un riferimento nel mondo dell’elettrico premium, là dove operano le varie Tesla Model S, Mercedes EQE e BMW i5. Oggi la gamma di Taycan si divide in almeno cinque allestimenti, e tra questi noi abbiamo scelto di provare la GTS con la trazione integrale. Si tratta del giusto mix tra prestazioni, i cavalli sono 517 ma possono arrivare a 598 CV attivando il Launch Control, tra le più “pacate” Taycan e Taycan 4S e le “esagerate” Turbo e Turbo S, entrambe capaci di superare i 600 CV.

Porsche Taycan nasce sulla piattaforma J1, la stessa della cugina Audi e-tron GT, e ha rappresentato una linea netta tra il prima e il dopo. Si parla di e-fuel, si parla di una ormai prossima 911 ibrida, per la prima volta elettrificata dopo 60 anni di storia, ma di elettrico si parla eccome in Casa Porsche tanto che già nel 2010 la Casa di Stoccarda andava introducendo il suo primo modello ibrido, la Cayenne S Hybrid. Vedi Taycan e vedi un’auto possente, muscolosa, elegante e ben rifinita, nonché estremamente tecnologica fuori e dentro, visto che le sue sospensioni a controllo elettronico permettono di regolare il suo assetto su diverse altezze e dentro un avanzato sistema di infotainment la fa da padrone, non senza qualche difetto. Non dimentichiamo che in quanto versione medio di gamma, la GTS rappresenta l’optimum tra prestazioni e autonomia garantita dalla sua batteria da 93,4 kWh, chiave di lettura di ogni elettrica che si rispetti.

Vera e propria pietra miliare come lo è stata prima di lei la 911, la sportiva tedesca con motore a sbalzo che tutti conoscono, conosciamo meglio la Porsche Taycan GTS che abbiamo provato su strada. Scopriamo il prezzo, la sua autonomia reale, i cavalli (e l’accelerazione) che è capace di esprimere e, non ultimo, come si può configurare sul sito ufficiale Porsche.

Dimensioni e interni Porsche Taycan GTS

Auto dal design sicuramente interessante, specie in questa colorazione Rosso Carminio che fa girare la gente per strada, la Porsche Taycan GTS è sicuramente voluminosa (segna 4,96 metri di lunghezza), è bassa da terra (1,38 metri) e le carreggiate abbondanti fanno presupporre una larghezza che si conferma ugualmente importante (1,96 metri a specchietti chiusi). Con un passo di 2,9 metri, poi, dentro c’è davvero spazio per quattro persone. Lievemente compromesso lo spazio sulla seconda fila per chi eccede con i centimetri, vuoi per il tetto spiovente, problema risolvibile in base alle vostre esigenze optando per la GTS Sport Turismo. Altra differenza si segnala a livello del bagagliaio, dove la GTS segna 405 litri (non troppi, ma il vano è profondo per gli oggetti lunghi e c’è il doppio fondo per il cavo di ricarica) che diventano 446 litri sulla GTS Sport Turismo. C’è anche il “frunk” anteriore da 84 litri. Il vano è sempre ben sfruttabile, specie ai lati dove sono ricavati due pozzetti molto utili per bottiglie o borracce.

La livrea così appariscente riesce a mettere perfettamente in risalto le parti in carbonio della vettura: le troviamo sul muso, con uno splendido splitter molto pronunciato (l’auto si può alzare, come vedremo a breve, per evitare problemi su rampe e dossi) e su un diffusore, lo stesso di Turbo e Turbo S, che cattura la scena oltre a essere determinante per assicurare un Cx di 0,22 premiante dal punto di vista dell’efficienza alle alte velocità. Completano le parti estetiche degne di nota le calotte dei retrovisori e l’inserto sulle minigonne.

Veniamo ai fari, sicuramente originali rispetto ai fari tondi di una 911 che non stufano mai. Mi sento di dare il massimo voto ai Matrix LED con Porsche Dynamic Light System Plus (PDLS Plus) che assicurano la miglior visibilità nelle ore più buie. Lateralmente possono risultare eccessivi, i gusti son gusti, i cerchi che riprendono sul profilo il colore della carrozzeria. Di serie i 20 pollici assicurano il giusto impatto che spesso, sulle auto di queste dimensioni, fa sfalsare le proporzioni percepite. Dietro c’è tanta 911 992 con la luce a LED a tutta larghezza e la scritta Porsche può essere messa in risalto optando per il colore azzurro ghiaccio.

Veniamo agli interni di Porsche Taycan che offrono una qualità ineccepibile. Con il pacchetto interni GTS, dal costo non indifferente, dotato di cinture e impunture rosse, abbinate egregiamente all’Alcantara e a vari dettagli in carbonio capaci di fare la differenza, si entra in abitacolo di Taycan e si rimane a bocca aperta. Merito va al pacchetto interno Race-Tex di serie su GTS, capace di abbinare i giusti materiali e soprattutto di proporre sedili assolutamente all’altezza della situazione, giusto mix tra sportività e comfort di seduta. C’è anche il tetto panoramico, ulteriormente configurabile con il sistema che permette di variare l’ingresso della luce su diversi livelli.

Ovviamente contribuiscono il display del quadro strumenti curvo da 16,8 pollici che propone, alle estremità, i comandi capacitivi a sfioramento per luci e altre funzioni, tra cui il sollevamento dell’auto che si può attivare in qualsiasi momento (sul touchscreen verrà richiesto se salvare la posizione, così da non ripetere l’operazione in un punto di passaggio frequente come può essere l’entrata della rampa del garage) e una funzione configurabile a piacimento, ad esempio per attivare il sound artificiale. Nella parte centrale, direttamente dal volante si può cambiare tipo di informazione rappresentata e al centro può essere impostata la mappa, lasciando libero lo schermo centrale per altre funzionalità.

La digitalizzazione prominente di Taycan si completa con il touchscreen centrale leggermente sfalsato rispetto alle bocchette, peccato, e con il più piccolo schermo dedicato alla climatizzazione dove ho trovato piuttosto fastidiosa la pressione troppo elevata per aumentare o diminuire la temperatura. Un sistema di infotainment veloce, facile da navigare e velocemente configurabile con il mirroring (wireless sia per Apple CarPlay e per Android Auto), mentre la piastra di ricarica wireless è stranamente verticale e contenuta sotto il bracciolo centrale. Tornano utili per caricare il telefono, se preferite il cavetto, le due prese USB-C sotto il divano posteriore comode anche per gli occupanti anteriori.

Prova su strada Porsche Taycan GTS: spinta assicurata, e che comfort

Tecnicamente la grande innovazione di Porsche Taycan GTS è la presenza del doppio rapporto per il motore elettrico posteriore. Abituati ad auto elettriche “monomarcia”, dovremmo fare altrettante con auto elettriche con più di una marcia. Nel caso specifico, solo nelle modalità di guida più sportive il primo rapporto serve per massimizzare l’accelerazione (lo 0-100 km/h è coperto in 3,7 secondi, con il Launch Control facilmente attivabile premendo il freno in modalità Sport Plus), mentre il secondo che sentirete innescarsi dopo il via serve a massimizzare l’autonomia e la progressione verso la velocità massima di 250 km/h. Altro dato interessante, l’accelerazione 0-200 km/h: servono 12 secondi. Diversa anche la disposizione dei due motori: all’anteriore il propulsore è coassiale, dietro è parallelo all’asse e associato al cambio montato frontalmente al motore stesso.

La famosa prima marcia, attivata in Sport e Sport Plus, ha un rapporto molto demoltiplicato (15:1) e contribuisce a erogare il massimo della coppia (850 Nm) con Launch Control attivato. Attivando il secondo rapporto, con lo stesso rapporto di trasmissione piuttosto lungo del motore anteriore (8:1), è possibile raggiungere la velocità massima sopra citata che diventa di 260 km/h solo sulla più potente Turbo S. Prima di passare alle vere e proprie impressioni di guida e ai risultati su autonomia e consumi dopo la nostra prova su strada di Porsche Taycan GTS, parliamo della batteria.

Si tratta di un accumulatore agli ioni di litio, prodotta dai coreani di LG, ha una capacità netta di 93,4 kWh e, sfruttando il sistema a 800V, può accettare fino a 270 kW in corrente continua sfruttando lo sportello di destra. Quello a sinistra, lato guidatore, è esclusivamente dedicato alla ricarica in corrente alternata (max 22 kW). Come su Audi e-tron, provata dal sottoscritto in anteprima nel 2021, mi ha fatto piacere ritrovare spazi appositi per i piedi dei due passeggeri che siedono dietro, così da non trovarsi le ginocchia troppo alte in posizione onestamente scomoda, pensando anche a un’altezza del corpo vettura da vettura sportiva, bassa e affilata. Riferendosi alla scheda tecnica, l’autonomia combinata della Taycan GTS è compresa in un range di 439-504 km, ma su questo punto torniamo a breve. Dove non si può sbagliare è sui tempi di ricarica: in CA da una colonnina pubblica da 11 kW servono 9 ore esatte per arrivare al 100%. Da una colonnina fast, lo standard è 50 kW, 26 minuti bastano per accumulare 100 chilometri di autonomia, che diventano poco meno di 5 se si ricarica da una colonnina HPC. La stessa proporzione si può applicare al tempo che occorre per passare dal 5% all’80%: con 50 kW servono 93 minuti, da una HPC bastano 22 minuti e mezzo.

Incidono, e non solo per la presenza dei due rapporti, le diverse modalità di guida disponibili. Range limita la velocità massima a 140 km/h e aumenta l’autonomia totale disattivando in toto il motore anteriore (novità introdotta già sulle vetture prodotte dal 2020 in avanti), mentre al crescere tra Normal, Sport, Sport Plus e Individual, con quest’ultima ampiamente configurabile, aumentano spinta, rigidezza delle sospensioni e varia l’altezza da terra. A non cambiare mai, purtroppo, è la massa: la GTS pesa 2,3 tonnellate in ordine di marcia, ma solo premendo forte sul pedale destro vi dimenticherete molto presto di questo dettaglio.

Certo, il peso della Taycan si fa sentire più in curva che sul dritto, come è normale che sia, ma anche in questo caso il baricentro basso, la spinta vigorosa su tutte e quattro le ruote e le ottime sospensioni (pneumatiche adattive PASM con armonizzazione specifica per questa variante), nonchè lo sterzo sempre piuttosto consistente e molto diretto fanno il resto e rendono questa Taycan GTS una delle automobili elettriche migliori che io abbia mai guidato. Promossa anche la frenata, sempre pronta e reattiva, mentre la riduzione quasi totale del rollio è merito del Porsche Dynamic Chassis Control Sport che stabilizza il movimento di cassa grazie al controllo elettronico delle antirollio su entrambi gli assi.

Detto di una macchina che sa regalare emozioni, quello che manca, e ovviamente non c’è da sorprendersi troppo, è il sound anche attivando quello artificiale tramite il touchscreen centrale: si poteva fare qualcosa di più. Un’insonorizzazione generale che diventa un vanto in autostrada. Criticabile anche la visibilità posteriore: c’è la telecamera attivabile in qualsiasi momento ma il lunotto molto inclinato e il poco spazio che si viene a creare verticalmente nello specchietto retrovisore limitano fortemente la visibilità. La Taycan GTS Sport Turismo, che aggiunge centimetri e ha una coda completamente diversa, aggira questo problema.

Non possiamo non toccare, infine, il discorso autonomia: siamo onestamente un po’ distanti dai valori dichiarati dalla Casa madre e durante la nostra settimana di prova siamo arrivati a superare i 400 chilometri, in modalità Range, solo con la batteria al 100%. Siamo comunque su una Porsche dalle elevatissime prestazioni e va anche detto che pur marciando a 130 km/h, territorio dove le elettriche tendono a soffrire, Taycan non fa altrettanto: anche a velocità da codice, i 350 chilometri da una colonnina e l’altro sono praticamente assicurati. Meglio ricorrere alla pompa di calore, che si paga a parte, per massimizzare l’autonomia anche nei mesi invernali.

Prezzo Porsche Taycan GTS

Parlando dei prezzi di Porsche Taycan GTS, si parte da 145.383 euro anche se, a ben guardare, questo modello parte dai 96.934 euro della Taycan con la trazione posteriore, da 408 CV. Si tratta di un considerevole aumento del listino e di un prezzo letteralmente a metà tra la sopracitata entry level e la ricca e potente Turbo S, che sfiora i 200.000 euro (204.090 euro). Detto che in quei 100.000 euro abbondanti variano, e non di poco, i cavalli e gli equipaggiamenti, la Taycan GTS della nostra prova nel suo originalissimo Rosso Carminio può essere la Taycan…ideale a chi ricerca il giusto compromesso tra questi due fattori: potenza e dotazione di serie. Rispetto a quest’ultima, però, è facile salire di prezzo e per capire di quanto è consigliabile una visita sul configuratore ufficiale di Porsche Taycan.

Qualche esempio? Partiamo dalle colorazioni: per evitare sovrapprezzi Taycan si può avere nera o bianca, mentre le metallizzate costano 1.122,40 euro e le colorazioni speciali, ivi inclusa la Rosso Carminio, costano 2.440 euro. Sempre in merito alle vernici si può anche scegliere un colore campione in una lista che dire vasta è dire poco: optional da 9.930,38 euro (22.679,80 euro per il campione Plus). Vi sarete chiesti, osservando le foto del nostro servizio, quanto possano costare i cerchi bordati di rosso in tono con la carrozzeria: sono i cerchi di Exclusive Manufaktur a cinque razze che riprendono il colore scelto per il corpo vettura e costano 1.220 euro. L’equipaggiamento standard include i 20 pollici Turbo S Aero Design mentre i 21 pollici Exclusive Design con Aeroblade in carbonio costano 5.476,20 euro. Veniamo agli interni, dove il pacchetto interni GTS in rosso carminio costa 4.087 euro ed è facile da riconoscere viste le cinture e le impunture di colore rosso. La GTS include i sedili sportivi con regolazione elettriche a 18 vie con pacchetto Memory. Torniamo agli esterni per dirvi che il pacchetto SportDesign in carbonio costa 3.660 euro ma vale fino all’ultimo centesimo che vorrete spendere.

Vogliamo parlare delle calotte dei retrovisori in carbonio? Queste incidono sul prezzo di Porsche Taycan GTS per 1.525 euro. Altro dettaglio sui due sportelli di ricarica laterale di cui vi abbiamo parlato: si possono aprire sia dall’interno sia dall’esterno sfiorando la porzione nera a lato degli sportelli stessi. Anche questo optional si paga (640,50 euro). Chiudiamo, ma la lista potrebbe continuare, con il tetto panoramico fisso (1.647 euro) che può variare la copertura tramite l’azione di elettrodi a un prezzo maggiore (5.172,80 euro). Lato guida scegliendo le quattro ruote sterzanti (2.391,20 euro) include anche il servosterzo plus, più morbido alle basse velocità e più duro alle alte velocità.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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