Porsche persegue con coerenza la sua strategia E-Performance e se già le versioni termiche della Panamera Turbo S da 630 CV sembravano esagerate, ora sul mercato abbiamo le ibride Turbo S E-Hybrid che toccano quota 700 CV. Non solo prestazioni, ma anche emissioni e autonomia migliorate, infatti quella puramente elettrica è stata incrementata del 30% grazie a una nuova batteria da 17,9 kWh e alle modalità di guida ottimizzate. Vediamo come cambia la nuova vettura tedesca e come si comporta la versione Sport Turismo, quella più sfruttabile a livello di spazio a bordo e abitabilità.
Come la versione coupé della berlina sportiva Panamera, anche la Sport Turismo si distingue per proporzioni molto dinamiche, accentuate dal DNA del design Porsche. La vettura è lunga 5.049 mm, alta 1.428 mm e larga 1.937 mm. L’ampio passo misura 2.950 mm.
A partire dai montanti centrali, ovvero dall’inizio delle porte posteriori, la Sport Turismo si distingue nella parte posteriore per un design unico. Lungo le spalle pronunciate si sviluppano le linee tese e filanti dei cristalli laterali e il profilo del tetto altrettanto allungato. La linea del tetto che fluisce verso la parte posteriore è meno pronunciata rispetto a quella dei cristalli laterali e origina l’inconfondibile e caratteristico montante posteriore, che scorre lungo le spalle nello stile coupé.
Nella parte superiore della vettura, il tetto termina in uno spoiler adattivo. L’angolo di inclinazione dello spoiler può essere posizionato su tre livelli diversi in base alla situazione di guida e alle impostazioni della vettura aumentando la deportanza all’asse posteriore di ulteriori 50 kg. Fino ad una velocità di 170 km/h questo elemento aerodinamico, componente centrale del sistema Porsche Active Aerodynamics (PAA), rimane in posizione retratta con un angolo di – 7 gradi, riducendo la resistenza aerodinamica e contribuendo ad ottimizzare i consumi. A partire da 170 km/h, lo spoiler sul tetto fuoriesce automaticamente in posizione Performance e, con l’angolo d’inclinazione di + 1 grado, migliora la stabilità di guida e la dinamica trasversale. Nelle modalità di guida Sport e Sport Plus, lo spoiler sul tetto raggiunge questa posizione già da 90 km/h. A partire da questa velocità e con il tetto panoramico opzionale aperto, il PAA adatta attivamente l’angolo d’inclinazione dello spoiler aumentandolo di 26 gradi. In questo caso, lo spoiler contribuisce a ridurre al minimo i rumori provocati dal vento.
Davanti le Panamera Sport Turismo montano di serie il frontale Sport Design con le distintive griglie delle prese d’aria, le grandi aperture laterali per l’aria di raffreddamento e i proiettori dal design monolinea. La sezione anteriore completamente ridisegnata della Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo si differenzia per le prese d’aria laterali più grandi e gli elementi ridisegnati e verniciati nel colore della carrozzeria che accentuano l’effetto di larghezza grazie al loro collegamento orizzontale. Particolari il naming e gli inserti in giallo-verde acido per declinare la versione ibrida plug-in.
La fascia luminosa posteriore rivisitata scorre ora senza soluzione di continuità sopra il portellone con un profilo adattato che unisce i due gruppi ottici posteriori a LED ridisegnati. Non mancano i mastodontici cerchi da 21 pollici con pneumatici 275 anteriori e 305 posteriori, che ospitano l’impianto frenante carboceramico di serie.
All’interno la qualità è elevatissima, con pelle a profusione e inserti di ogni tipo di materiale si voglia scegliere, dall’effetto alluminio, al legno o al carbonio. Qualche plastica cheap l’abbiamo trovata solo su piccoli particolari come il tasto del freno a mano e nei comandi radio, però dall’aspetto molto futuristico: sospesi nel volante. L’abitabilità è ottimale davanti, con comodi sedili a 18 vie elettrici, profilati, riscaldati e raffrescati e migliorata nel posteriore rispetto alla Panamera standard.
La nuova Sport Turismo è la prima Panamera ad essere equipaggiata con tre sedili nella zona posteriore. I due sedili singoli esterni, in linea con i requisiti sportivi e di comfort della gamma, hanno permesso di creare nella zona posteriore una configurazione dei sedili 2+1, anche se chi si siede al centro troverà una seduta alta, un tunnel ingombrante da superare e un cuscino parecchio rigido. Per chi preferisce sulla Panamera Sport Turismo è disponibile, come optional, la configurazione 4 posti, ovvero con due sedili singoli posteriori a regolazione elettrica.
Nella Sport Turismo, la linea del tetto più alta facilita l’accesso alla vettura nella zona posteriore, ma non troppo, e assicura uno spazio nettamente più ampio nella zona della testa, che comunque non è troppo per chi è alto e si accomoda dietro. L’ampia apertura del portellone posteriore, ad azionamento elettrico di serie, e il bordo del vano di carico alto solo 628 mm, rendono molto più semplici le operazioni di carico del vano bagagli. Fino al bordo superiore dei sedili posteriori, la Sport Turismo “termica” offre un volume di carico pari a 520 litri, che scendono a 418 litri sulla versione ibrida da noi provata per far posto alla batteria. Sulle versioni Sport Turismo però si può caricare il vano bagagli fino al tetto e con i sedili posteriori ribaltati separatamente o completamente (rapporto 40:20:40), lo sblocco dal vano bagagli è elettrico. Con tutti gli schienali reclinati, la superficie di carico è pressoché piatta. In questo caso, il volume di carico aumenta fino a 1.287 litri.
Avviamento con finta chiave, a sinistra in pieno stile Porsche, e prendono vita oltre ai due schermi del cluster TFT, separati dall’analogico contagiri, il display centrale touch del Porsche Communication Management (PCM) che comprende nuove funzioni e servizi digitali, come ad esempio il comando vocale online migliorato Voice Pilot, il Risk Radar, Radio Plus o l’Apple CarPlay wireless. È stata inoltre rivista e ampliata l’offerta di servizi Porsche Connect. Con la funzione di ricarica induttiva del vano per smartphone, gli smartphone possono essere caricati in modalità wireless con una potenza di ricarica di cinque watt.
I servizi Connect contenuti nel modulo Connect Plus ampliano notevolmente le funzionalità grazie alla connessione online, i dati correnti sono disponibili in qualsiasi momento per un rapido calcolo del percorso e le informazioni possono essere condivise tra i veicoli grazie ai dati su base swarm, come ad esempio i pericoli attuali lungo il percorso scelto. Con l’aiuto del Voice Pilot, già noto da altri modelli, il controllo vocale del PCM viene ampliato per includere un supporto online. Con la nuova Panamera è stata ulteriormente migliorata la precisione del riconoscimento dell’immissione in linguaggio naturale, così, ad esempio, la climatizzazione può essere controllata tramite comandi vocali come “Ho freddo” o “Ho caldo”.
Porsche offre per la prima volta tre modelli Panamera con motorizzazione ibrida plug-in la 4 E-Hybrid, 4S E-Hybrid e la Turbo S E-Hybrid, ciascuno in tre varianti di carrozzeria: berlina sportiva, Executive (versione lunga) e Sport Turismo, oggetto del nostro test nella motorizzazione più “estrema”.
Il modello più potente della serie Panamera Sport Turismo infatti continua a essere un ibrido plug-in: la potenza complessiva della Panamera Turbo S E-Hybrid è stata aumentata da 500 kW (680 CV) a 515 kW (700 CV). Il solo biturbo V8 quattro litri ora ha una potenza di 571 CV (+20) a 6.800 giri, infatti l’allungo è da propulsore sportivo, nonostante i due turbo. In perfetta interazione con il motore elettrico, si crea una coppia massima complessiva pari a 870 Nm. In tutti i modelli Panamera Hybrid, il cuore pulsante dell’architettura di trazione è il motore elettrico, che è integrato nel cambio a doppia frizione PDK a otto rapporti ed eroga una potenza di 100 kW (136 CV) e una coppia di 400 Nm. Insieme al motore a combustione, questo propulsore assicura alla vettura prestazioni di guida straordinarie.
L’accelerazione è esagerata, da supercar, infatti, in combinazione con il pacchetto Sport Chrono di serie, la Panamera Sport Turismo da 0 a 100 km/h richiede 3,2 secondi – 0,2 secondi più veloce del modello precedente. Da 0 a 200 impiega invece solo 11,2 secondi. La velocità massima si attesta su 315 km/h, con un miglioramento di cinque km/h. In puro elettrico invece sono permessi 140km/h, già oltre al limiti di velocità autostradali.
Inoltre, tutti i nuovi modelli Panamera Hybrid beneficiano di una batteria ad alto voltaggio più potente e di modalità di guida ottimizzate. Adesso l’attenzione si concentra ancor di più sulla ricarica altamente efficiente durante la marcia, a seconda della modalità di guida selezionata, la batteria si carica più o meno rapidamente. Al contempo, il recupero intelligente consente un utilizzo ancora più efficiente della trazione elettrica. Per ottenere un’autonomia elettrica elevata e accumulare le riserve per il boost elettrico, rispetto ai precedenti modelli ibridi la capacità totale della batteria è stata aumentata da 14,1 a 17,9 kWh adottando celle ottimizzate. Ciò corrisponde a un incremento esatto del 27%.
La nuova Panamera Turbo S E-Hybrid riesce a percorrere fino a 50 km a emissioni zero sulle tratte locali secondo il ciclo WLTP City, noi nella realtà ne abbiamo fatti poco più di 40 km. I modelli ibridi plug-in di Porsche possono essere ricaricati preferibilmente a casa, collegandoli a una tradizionale presa domestica o industriale. Il Porsche Mobile Charger di serie permette di raggiungere una potenza di ricarica massima di 7,2 kW in base al modello. Inoltre, con il cavo Mode 3 è possibile ricaricare la vettura presso le colonnine pubbliche.
Come consumi di carburante dipende dall’uso dell’auto e dalla numerosità di ricariche che si concedono alla batteria. Se si carica spesso e si usa la Sport Turismo in città si può anche arrivare a consumi dell’ordine di 14km/l o più, se si spremono i cavalli in autostrada a batteria scarica non aspettatevi medie migliori di 6-7km/litro. Con 80 litri di serbatoio comunque un lungo trasferimento è sempre garantito. Piace molto anche il sound, corposo e cupo con la possibilità di aprire le valvole allo scarico per sentire tutta la potenza. Anche se l’ambiente dentro è molto ovattato, e non lascia entrare fruscii o rumori, per goderne appieno conviene abbassare i finestrini.
Infatti il noto V8 biturbo da quattro litri – sviluppato a Weissach e costruito a Zuffenhausen – è stato rielaborato a fondo, ma gli ingegneri sono intervenuti anche in modo specifico ottimizzando le sospensioni pneumatiche a tripla camera, il sistema PASM di regolazione elettronica degli ammortizzatori e il sistema di regolazione attiva del telaio e stabilizzazione del rollio Porsche Dynamic Chassis Control Sport (PDCC Sport) con Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus).
La regolazione del sistema di stabilizzazione antirollio Porsche Dynamic Chassis Control Sport (PDCC Sport) con sistema a 48 Volt garantisce ora una migliore stabilità della vettura. Al contempo migliorano grip e trazione. La nuova generazione di regolazione dello sterzo (a quattro ruote sterzanti) con un’applicazione derivata dai modelli 911 Carrera e Taycan migliora la sensazione di sterzata e intensifica il feedback al guidatore a favore di una precisione e immediatezza ancora maggiori.
Tra le curve la dose di potenza è esagerata e l’assetto ben congeniato riesce a tenere a bada la cavalleria e strappare più di un sorriso. Nonostante il notevole aumento nel comfort di guida, la nuova Panamera definisce ancora una volta gli standard prestazionali nel segmento luxury. Ovvio che invece se viene paragonata ad una supercar pura, il peso non contenuto di 2.440 kg si fa sentire alla voce dinamica di guida. La Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo, offre in questo segmento un perfetto equilibrio tra il comfort di una berlina di categoria superiore e i valori di performance di una vettura sportiva. Quello che stupisce oltre i valori di accelerazione e tenuta è forse la stabilità, che è esemplare a ogni velocità, anche quelle da Autobahn. Viaggiare per ore con questa auto è come fare un viaggio in prima classe Emirates, sia che si sia seduti dietro o al posto del driver.
Tutti i modelli Panamera sono dotati di freni potenti e di dimensioni generose, adattati alla rispettiva classe di prestazioni. La nuova Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo monta di serie il Porsche Ceramic Composite Brake (PCCB) le cui prestazioni sono sicuramente ottime in pista, ma su strada all’inizio fatichiamo a trovare modularità adeguata, un po’ per le temperature scarse che raggiungono i dischi ceramici un po’ per la rigenerazione combinata alla frenata idraulica. Gli spazi d’arresto però sono da record, grazie ai dischi anteriori da 420 millimetri e 410 millimetri per il posteriore.
Tramite l’interruttore Mode del pacchetto Sport Chrono di serie si possono selezionare le quattro modalità E-Power, Hybrid Auto, Sport e Sport Plus. Sono inoltre disponibili le due modalità E-Hold e E-Charge, che vengono attivate tramite il Porsche Communication Management (PCM). I nuovi modelli Panamera Hybrid si avviano di default in modalità E-Power. Il dosaggio ottimale dell’interazione tra motore elettrico e motore a combustione viene comandato, come di consueto, con il pedale dell’acceleratore. L’Hybrid Assistant, richiamabile nel display sinistro della strumentazione, visualizza in tempo reale il rapporto tra la coppia motrice attualmente richiesta e quella massima disponibile.
Se il livello di carica della batteria ad alto voltaggio per la modalità E-Power scende al di sotto del minimo, il sistema passa automaticamente alla modalità Hybrid Auto.
La modalità Hybrid Auto intelligente consente il funzionamento più efficiente nelle aree urbane ed extraurbane. Come al solito, la modalità E-Hold preserva lo stato di carica attuale. Questa è quindi disponibile per la guida elettrica o le fasi di boost che seguiranno. In modalità E-Charge, la batteria viene caricata durante la marcia dal motore a combustione che, per farlo, genera più potenza di quella richiesta nell’attuale situazione di guida.
Nelle due modalità Sport e Sport Plus orientate alle prestazioni, il motore a combustione è sempre in funzione. La modalità Sport offre caratteristiche molto sportive per strade secondarie e viaggi in autostrada; la trazione e l’assetto passano sull’impostazione Sport. La batteria viene caricata al livello minimo per avere sufficienti fasi di boost e garantire uno stile di guida sportivo. Come per tutti i modelli Porsche, in modalità Sport Plus l’attenzione è sulla massima sportività; l’impostazione della trazione e dell’assetto viene orientata alle prestazioni elevate. Inoltre tutti i modelli dotati di pacchetto Sport Chrono presentano Sport Response Button, in basso a destra sulla razza del volante. In combinazione con il PDK, il selettore dispone di un ulteriore pulsante grazie al quale è possibile erogare un surplus prestazionale fino a 20 secondi, una funzione pensata per le manovre di sorpasso e che s’ispira al Hot Lap Button della 918 Spyder. Esso prepara il motore e la trasmissione a rispondere al massimo, chiudendo la valvola wastegate della sovralimentazione turbo. Pertanto questa è costretta a generare una pressione di sovralimentazione assai più rapidamente. Il motore risponde in maniera più spontanea ai comandi del pedale del gas e raggiunge così la massima prestazione più velocemente.
La Panamera propone inoltre un’ampia selezione di innovativi sistemi di illuminazione e assistenza alla guida, come l’assistente al mantenimento della corsia – ora di serie – con riconoscimento dei segnali stradali, nonché il Porsche InnoDrive con Tempostat con regolazione della distanza, l’assistente per la visione notturna, l’assistente per il cambio di corsia, i proiettori Matrix a LED con PDLS Plus, la funzione ParkAssistant con Surround View e l’Head-Up Display.
La Porsche Panamera con carrozzeria “classica” parte da un listino di 98mila euro, la Sport Turismo da 106mila euro, nelle versioni rispettivamente “base” e “4”.
La Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo oggetto della nostra prova invece di listino arriva a costare il doppio 203.417 euro, a cui vanno aggiunti gli optional che fermano il conto oltre quota duecentoventimila euro.
Insomma come un bilocale in centro città e la prima cosa che viene da pensare è che con quella cifra si potrebbero comprare almeno 2 Porsche, un Macan GTS per viaggiar comodi e una Cayman GTS 4.0 per i track day. Ma in fondo chi sceglie la Panamera Sport Turismo lo fa perché probabilmente in garage già possiede gli altri due mezzi e vuole un prodotto esclusivo che riesca a unire prestazioni e confort in un solo mezzo. Quindi la Porsche Panamera Turbo S E-Hybrid Sport Turismo alla fine trova il suo senso nell’hyperspazio delle vetture da sogno.
Le avversarie? A questo livello davvero poche, magari potremmo annoverare un po’ di coupé/station wagon hot come l’Audi RS7, la BMW M8, l’Audi RS6, l’AMG CLS, ma la Panamera appartiene ad un segmento tutto suo. Unica competitors? La cugina in variante elettrica, la Porsche Taycan Sport Turismo se vogliamo…
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