Svolta epocale per Porsche, sempre più proiettata al futuro con la sua gamma elettrificata. La Casa di Zuffenhausen ha comunicato che la Macan elettrica, senza più alcuna connessione con i motori endotermici tradizionali (già oggi ha rinunciato al Diesel) sarà la prossima generazione del popolare SUV.
Dopo Taycan, la prima vettura sportiva di Porsche alimentata soltanto da un motore elettrico, seguita dalla Cross Turismo, sarà quindi il turno della Macan elettrica.
“L’elettromobilità e Porsche formano un connubio perfetto; non solo perché condividono un approccio ad elevata efficienza, ma soprattutto per il carattere sportivo di entrambe. Entro il 2022 investiremo oltre sei miliardi di euro nella mobilità elettrica e già per il 2025 uno su due veicoli Porsche di nuova costruzione potrebbe essere dotato di un sistema di propulsione elettrico. Tuttavia, nei prossimi dieci anni ci focalizzeremo su un mix di motorizzazioni composto da unità a benzina ulteriormente ottimizzate, modelli ibridi plug-in e vetture sportive con alimentazione puramente elettrica. Il nostro obiettivo è quello di essere dei pionieri in ambito tecnologico e per questo continueremo, con coerenza, ad allineare la nostra Azienda alle esigenze di mobilità del futuro.”
Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG
La Macan elettrica verrà prodotta preso il sito di Lipsia, dove è già in atto la trasformazione in stabilimento per l’elettromobilità offre l’opportunità di realizzare in futuro veicoli esclusivamente elettrici utilizzando la linea di produzione esistente. Sarà la prossima generazione della Macan a dare il via all’elettrificazione. Al pari della Taycan, questo SUV compatto è dotato di tecnologia a 800 Volt e si basa sull’architettura PPE (Premium Platform Electric) di Porsche sviluppata in collaborazione con Audi AG.
Dal 2002, quando Porsche iniziò la produzione della Cayenne inaugurando l’entrata nel segmento delle vetture alte, prima di allora mai neanche lontanamente considerato, sempre a Lipsia si è concentrata l’innovazione che ha trasformato lo stabilimento in uno degli impianti produttivi più avanzati e sostenibili del settore automobilistico.
Al momento dell’avvio dell’attività operativa dello stabilimento, nel febbraio 2014, era stata prevista una produzione di 40.000 unità annue del SUV compatto, mentre oggi ne produce oltre 90.000 all’anno per i mercati globali. L’ultima fase di espansione del sito produttivo è iniziata due anni fa: ciò ha consentito che anche la gamma Panamera oggi venga costruita interamente a Lipsia e ha contribuito a incrementare il numero di dipendenti, che oggi supera i 4.000. Dalla cerimonia di avvio dei lavori di costruzione, nel febbraio 2000, Porsche ha investito oltre 1,3 miliardi di euro per le diverse opere di ampliamento dello stabilimento di Lipsia.
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