Sulla base del recente facelift della seconda generazione di Porsche Cayenne è nata alcuni mesi fa una nuova vettura della famiglia hybrid plug-in di Porsche, la Cayenne S E-Hybrid. Si tratta del primo SUV premium a montare questa tecnologia e noi non potevamo certo perdere l’occasione di testare un’auto così interessante.
Esteticamente fanno la differenza i dettagli
Esternamente la Cayenne S E-Hybrid, presentata all’ultimo Salone di Parigi, conserva le caratteristiche della rivisitata generazione di Cayenne nata nel 2014, ma sono i dettagli a fare la differenza: le pinze freno sono in colore Acidgreen, così come le scritte e-hybrid applicate.
Internamente anche gli indicatori degli strumenti nel cockpit sono realizzati nel colore verde acido che è la firma grintosa di Porsche per le sue vetture Hybrid plug-in, come Panamera S E-Hybrid e 918 Spyder.
Notevoli differenze con la precedente Cayenne S Hybrid
I progressi tecnici rispetto alla precedente Cayenne S Hybrid sono molto evidenti: la Cayenne S E-Hybrid presenta una batteria del motore agli ioni di litio con una capacità attuale di 10,8 kWh (nel modello precedente: 1,7 kWh, con una batteria NiMH), che offre una alimentazione del tutto elettrica da 18 a 36 km, a seconda dello stile di guida e della tipologia di strade percorse.
La potenza del motore elettrico è quasi raddoppiata, da 34 kW a 70 kW (95 CV). Nella nuova Cayenne S E-Hybrid il consumo totale dichiarato da Porsche è di 3,4 l/100 km invece degli 8,2 l/100 km precedenti.
La potenza combinata del motore turbocompresso V6 da 3.0 litri e il motore elettrico complessivamente di 416 CV, con una coppia totale di 590 Nm, garantiscono prestazioni di guida a livello sportivo: da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi e una velocità massima di 243 km/h. Naturalmente, la Cayenne S E-Hybrid è conforme alla normativa Euro 6 sui gas di scarico.
La batteria agli ioni di litio è sistemata sotto il pianale del vano di carico, come per la Panamera S E-Hybrid. Tuttavia è dotata di celle con capacità più elevata, 28 Ah invece di 24,5 Ah.
Una peculiarità è il serbatoio del carburante a pressione della Cayenne S E-Hybrid. Una leggera sovrappressione di 0,3 bar garantisce che il carburante esalato non si liberi in aria, influendo negativamente sulle emissioni. Durante il rifornimento, premendo il tasto di sblocco della valvola del serbatoio si crea una depressurizzazione e il gas del carburante viene neutralizzato tramite un filtro a carboni attivi. Naturalmente, la Cayenne S E-Hybrid è conforme alla normativa Euro 6 sui gas di scarico.
Alla guida
Il nostro test su questa versione della Cayenne, vuole concentrarsi sul sistema ibrido plug-in di cui è dotata, quindi tralasciamo volutamente gli aspetti legati alla descrizione della vita a bordo, che è come per le altre Cayenne appagante ed esclusiva.
Ciò che più ci interessava scoprire è quanto consuma realmente la Porsche Cayenne S E-Hybrid con utilizzo reale assimilabile a quello di un soggetto medio, per questo durante la nostra prova abbiamo percorso diverse tipologie di strade per un totale di 130 km. Siamo volutamente transitati attraverso centri abitati e zone trafficate, ma anche per strade extra urbane e collinari per osservare il comportamento della nostra Porsche Cayenne S-E Hybrid in differenti situazioni e verificare al termine la media consumi e la strada percorsa totalmente in modalità elettrica, quindi ad emissioni zero.
Quattro le modalità selezionabili attraverso pulsanti posizionati sulla consolle centrale dell’auto: e-power, e-charge, hybrid, sport e sport plus. Selezionando la modalità e-Power l’auto diventa completamente elettrica, i giri motore sono zero e l’acceleratore ha una sorta di limitazione di corsa, pari a circa il 35% dell’escursione del pedale, che permette di rimanere nella modalità elettrica fino a 125 km/h. Schiacciando oltre il primo step si accende anche il motore termico che si affianca a quello elettrico.
La modalità hybrid, invece delega all’auto la scelta circa l’utilizzo del motore elettrico o quello benzina a seconda dello stile di guida e della strada che si sta percorrendo. La modalità e-charge invece consente di ricaricare la batteria agli ioni di litio del motore elettrico, in marcia, attraverso l’energia sviluppata dal motore a benzina.
Se la modalità e-power è orientata come detto alla massima efficienza, la modalità sport plus è invece rivolta alla massima sportività. Selezionando questa modalità il motore elettrico aiuta quello termico a dare il massimo della prestazione, attraverso una coppia disponibile da subito.
Al termine del nostro test, sfruttando le modalità più efficienti ci siamo fermati intorno ad un ottimo consumo medio di 6,7 l/100km avendo percorso ben 65 km in modalità totalmente elettrica, corrispondenti alla metà dei km percorsi.
La Cayenne S E-Hybrid è collegata in rete con il sistema Porsche Car Connect di serie: ad esempio, tramite smartphone è possibile richiamare i dati relativi allo stato di carica o all’efficienza energetica oppure controllare la climatizzazione opzionale durante la sosta. Essa consente di riscaldare o raffreddare l’abitacolo ad accensione disinserita, per regolare la temperatura prima del viaggio, mentre la vettura è ancora collegata alla rete elettrica. In questo modo non si utilizza energia durante il viaggio e l’autonomia elettrica aumenta.
Prezzo, si parte da 85.553 euro
Difficile trovare delle vere concorrenti a questa vettura che parte da un prezzo base di 85.553 euro, molto vicino a quello della sorella Cayenne Diesel. A breve l’unica in grado di inserirsi in questo particolare segmento dei SUV ibridi plug-in sarà la Volvo XC90 T8. Meno prestigioso, ma con caratteristiche simili c’è anche il Mitsubishi Outlander PHEV (da noi provato), vettura più economica con prezzi a partire da 44.900 euro.
La vettura è dotata di serie di un nuovo caricabatteria da 3,6-kW. Come optional, è disponibile anche un caricabatteria integrato con una potenza di 7,2 kW, che carica la Cayenne S E-Hybrid con una velocità doppia come con il caricabatteria di serie, a condizione che vi sia un collegamento elettrico adeguato. Ad esempio, in Germania in meno di un’ora e mezza invece che quasi tre ore.
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