A margine della quarta tappa della Carrera Cup Italia 2014, svoltasi sul circuito transalpino del Paul Ricard a Le Castellet, abbiamo avuto modo di intervistare una giovane-vecchia conoscenza del Campionato monomarca Porsche e monogomma Michelin, il Campione 2013 Enrico Fulgenzi.
Al termine di Gara 1, il pilota jesino ci ha raccontato il suo ritorno, le sue speranze e attese per questo finale di 2014, stagione partita non senza qualche difficoltà.
Il mio ritorno in Carrera Cup Italia parte, purtroppo, dalla sfortunata parentesi nella Porsche Mobil 1 Supercup. Dopo appena due gare disputate a fianco del team Momo-Megatron, ho dovuto abbandonare il “Mondiale Porsche” a causa di vicissitudini burocratiche e non sportive: i problemi finanziari della squadra (ndr. che corre con licenza americana) mi hanno, infatti, costretto a rinunciare in anticipo a quella nuova avventura.
Dopo essermi confrontato con l’impossibilità – a Campionato già in corso – di trovare un sedile libero in Carrera Cup Italia o nella stessa Supercup, ho accolto con gioia la decisione di alcuni miei sponsor (cfr. della Heaven Motorsport) di mettersi insieme e acquistare per me la nuova Porsche 911 GT3 Cup. Con loro abbiamo deciso di far debuttare la vettura in questa tappa d’oltralpe del monomarca italiano, per collezionare un po’ di gare e macinare chilometri in vista del weekend di Monza (6-7 settembre) della Supercup: la massima serie Porsche resta, infatti, il nostro palcoscenico di riferimento per il 2014, e il Round brianzolo rappresenta un appuntamento imperdibile per un pilota italiano.
Per organizzare il mio rientro in maniera adeguata, nella speranza di essere da subito competitivi, ho scelto di collaborare con la struttura di Maurizio Lusuardi, proprietario del team Dinamic Motorsport, con il quale avevo avuto un contatto già a inizio anno. Abbiamo messo insieme le parti: io portando il mio bagaglio di pilota, loro fornendomi una magnifica assistenza umana e logistica. Fin dalla prima sessione di prove libere siamo andati in crescendo: stiamo modificando la vettura a piccoli passi, e vediamo dei miglioramenti volta per volta.
Raccontaci le differenze tra la 911 GT3 Cup (Tipo 997), auto con cui hai vinto la Carrera Cup Italia 2013, e la nuova 911 (Tipo 991) che ha esordito nel Campionato 2014. Quali le tue sensazioni?
Stiamo parlando di due generazioni di Porsche 911: l’identità (almeno a grandi linee) del progetto di base vorrebbe due vetture molto simili, ma nella guida tra i cordoli ho riscontrato profonde differenze. La 997 era una vettura più “maschia”, che richiedeva di essere domata fisicamente dal pilota. Il cambio sequenziale di vecchia generazione, ad esempio, rendeva obbligatorio l’uso della frizione, sollecitando ripetutamente la muscolatura della gamba sinistra. Sulla 991, invece, i passaggi di marcia si effettuano tramite i paddle al volante in maniera quasi completamente automatizzata: questo ha contribuito ad aumentare lo spettacolo delle gare, permettendo al gentleman driver di avvicinarsi maggiormente al tempo medio sul giro.
Con l’introduzione nel monomarca italiano della 991 GT3 Cup, anche le coperture Michelin hanno subito dei mutamenti. Quale il tuo feeling con gli pneumatici?
Michelin svolge sempre un lavoro eccezionale. Fare delle coperture per la Porsche non è per nulla semplice: la 911, infatti, per via del motore a sbalzo, tende a sfruttare molto le gomme posteriori. Allo stesso tempo non è facile progettare nemmeno gli pneumatici anteriori, perché soffre geneticamente di bloccaggi in fase di frenata – sia perché molto leggera sia perché sprovvista (cfr. la GT3 Cup) del sistema ABS. Proprio per questo, è attorno alle coperture Michelin che ruota la messa a punto dell’auto: ne sono la chiave di lettura autentica.
Sotto il profilo della guida, anche qui le differenze non mancano rispetto al 2013. Il pilota deve essere perfettamente istruito per mandare in temperatura gli pneumatici anteriori: seguire le indicazioni dei tecnici è fondamentale per riuscire a sfruttare al 100% il potenziale della 991.
Il Circus della Formula 1 approda a Monza il prossimo weekend, e al suo fianco il Campionato Porsche Mobil 1 Supercup che ti vedrà protagonista. Quali le aspettative per la gara di casa?
La vettura che vedi è quella che gareggerà a Monza domenica 7 settembre, rivista nella livrea per fregiarla dei colori grigio/arancio della Heaven Motorsport. Stiamo lottando contro il tempo per trovare un buon setup generale, che ci consenta di lottare a testa alta nella massima serie del monomarca Porsche.
Il livello della Supercup è altissimo: anche l’attuale leader della classifica generale, il neozelandese Earl Bamber, può oscillare tra il vincere una gara e il trovarsi quindicesimo nella qualifica del weekend successivo. L’anno scorso il gap che divideva le prime diciotto posizioni era inferiore al secondo, a testimonianza del primissimo livello dei piloti e dei team partecipanti. Consapevoli di questo, però, cercheremo di presentarci al via con la corretta messa a punto: solo se tutto sarà perfetto potremo ambire a battagliare per le prime 5/10 posizioni.
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