La Porsche 928 è una vettura la cui produzione è stata estremamente longeva per la casa di Zuffenhausen: iniziata nel 1978 per finire nel 1995 con oltre 60.000 esemplari. Un numero importante per una vettura che però ha vissuto all’ombra della sorella più famosa ed iconica, la 911.
Se quest’ultima è la reginetta della famiglia Porsche, la figlia di successo, la 928 è quella figlia un po’ più punk e fuori dagli schemi, per vederla come una sitcom americana dello scorso secolo (ma non solo). I suoi elementi distintivi sono il V8 aspirato anteriore e lo schema transaxle, la cui configurazione con il cambio separato dal propulsore (insieme al differenziale) e montato sul secondo asse crea un insieme molto apprezzato per la gestione dei pesi delle vetture con motore anteriore e trazione posteriore, avvicinandosi alla ripartizione 50-50.
Non è un sistema mai visto, anzi, di modelli con V8 anteriore e trazione posteriore negli anni ne sono stati prodotti parecchi, ma Porsche, con la 928, creò un qualcosa di diverso da ciò che l’aveva sempre caratterizzata (motore posteriore a sei cilindri).
Le 928 sono vetture via via più apprezzate dai collezionisti essendo sempre più rare ed avendo peculiarità uniche in relazione al loro marchio. Ma non solo i car-collector si stanno innamorando di questo modello: anche preparatori e car guys hanno iniziato a manifestare un interesse crescente anche a modificarle, come ha fatto il Francese Thierry Nardone, fondatore della startup Nardone Automotive, il quale ha creato un’edizione limitata della 928 più moderna di sempre.
Il look è quello di sempre, classico ed affascinante, ma la dotazione è invidiabile: i fari a scomparsa sono a led, le rifiniture sono in pelle (italiana) e Alcantara e al posto della radio è stato installato un sistema infotelematico Porsche compatibile con Android Auto ed Apple Carplay. Anche l’impianto stereo è stato ritoccato e migliorato.
Oltre alla carrozzeria realizzata in carbonio, uno degli aggiornamenti principali è quello del motore. Seppur sia quello originale, il V8 aspirato, Nardone l’ha rivisto perché arrivi a toccare i 400 CV. Il cambio è un manuale a sei rapporti (moderno) e il differenziale è a slittamento limitato (anch’esso moderno). Servosterzo e controlli sono ora gestiti da una nuova centralina.
L’unico elemento sviluppato da Nardone sono le sospensioni, tutto il resto è stato realizzato collaborando con partner italiani quali lo studio di design di Carlo Borromeo, Fabio de Silva e Filippo Sgalbazzi, ma anche Podium Advanced Technologies.
Autore: Nicola Accatino
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