Condotta dalle esperte mani di Kevin Estre, pilota ufficiale Porsche, la variante Manthey Racing ha fatto segnare un tempo di 6:49,656 sul vecchio layout del Green Hell e di 6:54,340 sul nuovo layout, sempre al mitico Inferno Verde.
Che la Porsche 911 GT3 sia una vettura sbalorditiva già lo si sapeva e che la sua versione più estrema, la RS, sia una vera e propria divora cordoli lo si sapeva anche questo, che però questa precedente versione fosse persino in grado di infastidire la nuova Porsche 992 GT3, restituendo tempi sul giro da cardiopalma, non ce lo saremmo mai aspettati. Eppure è quello che è successo al Nurburgring dove una versione ancor più pepata è stata capace di scendere sotto i 7 minuti per completare un giro intero del tanto famoso quanto difficile Green Hell o Inferno Verde che dir si voglia.
Nello specifico stiamo parlando della Porsche 911 GT3 RS MR cioè della versione Manthey Racing che, grazie alle amorevoli cure dei suoi progettisti, tecnici, ingegneri e meccanici, è diventata ancora più affilata, precisa e prestazionale, al punto tale di staccare un nuovo record nientemeno che sull’iconico Ring. Manthey Racing dopotutto conosce molto bene la Porsche 911 GT3 RS, con questa vettura o meglio con la 911 GT3 R ha vinto innumerevoli competizioni tra i quali la famosa 24 ore del Nurburgring.
La stessa azienda, quando non è alle prese con le competizioni, si preoccupa di realizzare componenti speciali per incrementare ancora di più le già superlative prestazioni della “sederona” di Stoccarda. Tutte componenti che sono state montate sulla 911 GT3 RS oggetto di questa prova, la quale è stata poi affidata alle amorevoli ed esperte mani di Kevin Estre, pilota ufficiale Porsche che conosce molto bene il Nurburgring.
Scendendo nel dettaglio la vettura è stata debitamente modificata sul fronte dell’assetto con ammortizzatori KW completamente regolabili, tubi dei freni in treccia metallica e pastiglie dei freni più performanti, sul fronte dell’aerodinamica con nuove componenti in fibra di carbonio come una nuova ala posteriore derivata dalle competizioni, piccoli flap sul paraurti anteriore e minigonne specifiche e sotto l’aspetto delle ruote con un set di 4 cerchi in magnesio mentre non è stata toccata dal punto di vista del powertrain (motore e cambio).
Il risultato di questo “esperimento” non ha tardato ad arrivare. Dopo alcuni giri l’esperto pilota della Porsche è stato in grado di fermare il cronometro allo sbalorditivo tempo di 6:49,656 sul vecchio layout del circuito – lo stesso su cui aveva girato anche la Porsche 911 GT3 RS standard con un tempo di quasi 7 secondi – mentre il tempo segnato sul nuovo layout è di 6:54,340.
Un tempo poi non così tanto distante da quello che lo stesso pilota è stato in grado di siglare a bordo della sua vettura da corsa.
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