Porsche non si ferma più. Sul finire di questo 2018 che ha segnato la svolta verso l’elettrico, con la presentazione ufficiale della Taycan, più di un pensiero va ancora al classico motore termico, e che motore termico, della nuova 911 GT2 RS Clubsport, una versione praticamente da corsa della più prestazionale tra le 911.
Se a Los Angeles si sono alzati i veli sulla nuova 911 della versione 992, subito in grado di catturare l’attenzione dei media internazionali per ciò che rappresenta nel mondo delle auto e soprattutto di quelle sportive, questa versione omologata pista sottolinea la stretta parentela che lega il costruttore tedesco e i nastri d’asfalto delimitati da cordoli di tutto il mondo.
La 911 GT2 RS Clubsport è infatti dotata di rollbar omologato FIA, sedile e volante in carbonio ereditati dalla GT3 che corre nella rispettiva categoria. Grazie all’utilizzo di elementi di derivazione corsaiola il boxer 3.8 da 700 CV si trova a spingere 80 chili in meno ottenendo così prestazioni che la spingono un po’ più in là di quanto una “normale” GT2 RS sappia fare.
Porsche, come ha già dimostrato con la 935 Moby Dick in versione moderna (sempre derivata dalla GT2 RS ma in sole 77 unità), ha deciso di aumentare la produzione a 200 esemplari con un prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno al mezzo milione di euro.
Porsche dà quindi la piena libertà ai futuri possessori di scorazzare in circuito nel più classico dei track day ma è probabile che organizzerà eventi dedicati ai suoi clienti dove quest’ultimi potranno essere seguiti da piloti professionisti per tirare fuori il meglio dalle loro 911 GT2 RS Clubsport.
A livello estetico quest’ultima si differenzia per l’uso di una livrea ispirata chiaramente a Martini a ricordare l’epopea scritta con Porsche all’epoca dei successi di qualche lustro fa. Ci sono poi specifiche appendici aerodinamiche e si nota subito dal cofano la presenza di prese d’aria e sfoghi di quest’ultima differenti rispetto alla GT2 RS stradale.
Guardando gli interni si nota subito la parentela con la 935 ma la parentela con le corse è evidente. Dal tunnel centrale “spunta” infatti la leva del PDK (sostituito da uno ZF sulla nuova 911 basata sulla serie 992), mentre l’assetto è stato stravolto per via dell’adozione di pneumatici slick ad alte prestazioni con misure di 27/65 all’anteriore e 31/71 al posteriore su cerchi da 18”.
Il peso è di circa 1.390 kg e Porsche ha adattato il sistema di ammortizzatori per poter permettere una regolazione a tre vie in base al tipo di circuito.
Sempre per omologazione FIA Porsche ha ricavato un’apertura sul tetto da aprire così da estrarre il pilota in caso di incidente, sufficientemente larga per l’estrazione dell’intero sedile. Fanno molto racing i martinetti idraulici che sollevano la vettura quando arriva ai box. La parentela con le 911 RSR impegnate nel WEC è davvero vicina. A promuovere il suo arrivo, il pilota nonchè attore famoso per Grey’s Anatomy Patrick Dempsey.
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