Pirelli ha presentato nel paddock di Yas Marina, l’intera gamma P Zero di pneumatici nelle nuove specifiche per il regolamento 2017 del Campionato F.1 che vedrà diverse novità sul fronte delle coperture del costruttore milanese.
La principale novità risiede nelle misure, più 60 mm in larghezza per l’anteriore(da 245 a 305 mm) e più 80 mm per il posteriore, da 325 a 405 mm. L’incremento in larghezza dei pneumatici 2017 è quindi del 25% rispetto alla misura attuale, e ciò vale sia per le gomme slick sia per intermedie e full wet.
Come da consuetudine i pneumatici da bagnato, i Cinturato intermedio e wet avranno un diametro maggiore rispetto alle gomme slick, rispettivamente di 675 mm e 680 mm. Il diametro del cerchio rimane invece invariato, ovvero 13”.
I test delle nuove coperture sono iniziati ad agosto grazie all’impegno di Ferrari, Mercedes e Red Bull che hanno svolto 10 sessioni di test per un totale di 24 giornate di test. Martedì 29, due giorni dopo l’appuntamento che deciderà il vincitore del titolo mondiale tra Rosberg e Hamilton, sempre sul circuito degli Emirati si terranno i test conclusivi che delibereranno la versione definitiva da mandare in produzione.
Pirelli è soddisfatta dei risultati raggiunti nel corso dei test, nonostante le oggettive difficoltà che hanno incontrato i team a modificare le loro vetture 2015 con lo scopo di ottenere prestazioni in linea con quelle previste per il 2017. Le soluzioni osservate durante i test differiscono però da quello che vedremo sul finire di febbraio per le prime presentazioni delle nuove monoposto e questo potrebbe rappresentare un elemento da non sottovalutare per i tecnici Pirelli.
Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “Voglio ringraziare i team che ci hanno consentito con le loro mule cars di portare in pista il lavoro di sviluppo sui pneumatici larghi 2017. Da agosto, quando li abbiamo provati per la prima volta, a oggi abbiamo fatto grandi passi avanti e ora siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto con la maggioranza delle specifiche. Sappiamo però che il lavoro è soltanto all’inizio. Il progresso aerodinamico delle monoposto del prossimo anno porterà a tempi sul giro di circa cinque secondi più bassi rispetto al 2015, di tre rispetto a quest’anno. Quando a febbraio vedremo in pista le nuove monoposto scopriremo un aumento di carico aerodinamico di oltre il 20 per cento, quindi molto maggiore rispetto a ciò che abbiamo visto nei test con le vetture test. E il progresso continuerà per tutto il prossimo campionato. Per cui già a febbraio inizierà la seconda parte del nostro lavoro di sviluppo, diretto al 2018 quando le F1 saranno ancora più veloci”.
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