Categorie: Pneumatici

Pirelli PZero Nero | Test su strada

Tempo di lettura: 3 minuti

Pirelli è tra i principali produttori mondiali di pneumatici, leader nel segmento Premium ad elevato contenuto tecnologico. Dalla fondazione nel 1872, ha raggiunto una presenza commerciale in oltre 160 paesi e conta oggi 22 siti produttivi in quattro continenti e 38.000 dipendenti.

Presente nelle competizioni sportive dal 1907, che da sempre rappresentano per l’azienda continue occasioni di innovazione tecnologica, Pirelli è fornitore esclusivo del Campionato di Formula 1 per il triennio 2014-2016, del Campionato mondiale di Superbike e di altre numerose competizioni.

In questo scenario Pirelli colloca il P Zero Nero come un pneumatico asimmetrico, ideale per le gran turismo, per le hot hatch, il tuning e per auto performanti in genere. Pirelli P Zero Nero è ideale, anche,  per le potenti ammiraglie allestite dai migliori preparatori internazionali in quanto, grazie al particolare ed esclusivo disegno del battistrada, spicca anche per le sue doti di immagine.

Lo specifico disegno del battistrada è stato sviluppato per offrire eccellente grip e grande tenuta in curva oltre a ridurre il fenomeno aquaplaning. Ottimo handling, e massima efficienza in frenata completano le caratteristiche di questo pneumatico Ultra High Performance.

Dotato dell’Etichetta Europea, uno strumento introdotto per aiutare i consumatori a orientarsi meglio nella scelta dei pneumatici, considerando i tre parametri “Consumo carburante”, Rumorosità esterna” e “Aderenza sul bagnato”, per le nostre misure risulta rispettivamente F, 72dB, B.

Il PZero Nero ha tre nervature centrali piene che servono a creare una rigidità del disegno con area di contatto ottimizzata e costante, quindi migliori prestazioni di frenata e in trazione anche ad alte velocità.
Sull’esterno hanno una spalla esterna con tasselli larghi e rigidi per una maggiore rigidità laterale e una più pronta risposta allo sterzo in modo da migliorare la maneggevolezza per la guida sportiva e un miglior appoggio.
I tre ampi incavi longitudinali donano alla gomma una rapida espulsione dell’acqua quindi una maggiore sicurezza e controllo in potenziali situazioni di aquaplaning.

La mescola battistrada è ottimizzata per una maggior resistenza all’usura. Il profilo della struttura high-tech genera una distribuzione omogenea della pressione a terra nella zona dell’area d’impronta con elevati gradi di sicurezza in frenata sia su bagnato che su asciutto ad alta velocità.
Mentre il profilo asimmetrico ad alta tecnologia con l’area d’impronta ottimizzata rende l’usura uniforme, la rumorosità bassa e la resa chilometrica più elevata.

I fianchi sono stati resi più flessibili, mentre i talloni sono stati rafforzati. Un’ulteriore caratteristica che riduce la resistenza al rotolamento e allo stesso tempo aumenta la precisione delle manovre, rendendo più confortevole la guida.

Perfetto per conferire un look personale ed esclusivo alla propria auto è una gomma che tenderà ad essere sempre più performante man mano che si consuma (soprattutto sull’asciutto).
L’altra caratteristica di questa gomma è la qualità della mescola che resta costante fino alla fine e regge bene gli anni, nel senso che non tende a perdere nel tempo le sue qualità anche se si fanno pochi chilometri. Questo aspetto può tornare molto utile soprattutto con il cambio gomme estate/inverno, con conseguente ripartizione dei km annui su due treni di gomme.

Disponibile in una vastissima gamma di misure, esalta l’estetica delle city car più alla moda come le esigenze dei professionisti del tuning estremo, con misure fino a 22″ partendo dai 16 e misure da 195mm a 355mm.

Noi lo proviamo sulla sportivetta compatta Alfa Romeo Mito Qudrifoglio Verde in misura 215/40R18 e come prezzo siamo sui circa 150€ a singola copertura.

Le prime impressioni dopo un centinaio di chilometri sono un migliore controllo del veicolo soprattutto in condizioni di emergenza come lo scarto improvviso di un ostacolo o la frenata di emergenza. La tenuta è elevata rispetto alle precedenti coperture, ma per ora non abbiamo ancora avuto modo di saggiare le performance sul bagnato.
La rumorosità del veicolo a medie velocità ci sembra simile al valore precedente, poi alle velocità autostradali i fruscii aerodinamici prendono il sopravvento sul rumore di rotolamento.

Nel corso del nostro test di 5.000km vedremo come si comporta questa nuova copertura, come variano i consumi e se migliorano le impressioni alla guida della sportivetta FCA.

Stay tuned…

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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