Quando la passione motociclistica incontra quella automobilistica, nasce RCZ R Bimota. Sensazioni ed emozioni uniche per un modello “one shot”.
Un progetto ambizioso, voluto e sviluppato da Bimota con il coordinamento di Motorquality di Sesto San Giovanni, la Casa riminese che fa fatto dell’elaborazione sofisticata delle più prestigiose moto di serie europee e giapponesi il proprio marchio di fabbrica. Per la prima volta Bimota (acronimo delle prime due lettere dei cognomi dei soci fondatori Bianchi, Morri e Tamburini) ha voluto mettere alla prova su una quattro ruote le sue riconosciute capacità di tuning.
Proprio per sottolinearne la “proprietà intellettuale”, Bimota ha voluto denominare internamente questa RCZ R davvero particolare con lo stesso schema di sigla utilizzata per le sue realizzazioni a due ruote: due lettere (l’iniziale del costruttore del prodotto di serie seguita dalla lettere B, per Bimota) e da un numero che rappresenta la progressione del modello per quel particolare costruttore. In questo caso, la sigla identificativa è PB104, dove “04” identifica l’intervento su un veicolo a quattro ruote.
Il design
Esternamente, la RCZ R Bimota si contraddistingue per la livrea corsaiola (verniciata) – che ripropone quella utilizzata dalla Casa riminese sulle sue moto per il rientro nel mondiale SBK avvenuto nella stagione passata – per il profilo rosso dei cerchi neri opachi e per le due videocamere GoPro 4 inserite nel frontale e nella coda.
Più sostanziali gli interventi nell’abitacolo, ora a due posti secchi. Il divanetto posteriore, infatti, è stato sostituito da due vani per ospitare casco e tuta, due “talismani portafortuna” che un pilota di moto vuole vicino a sé anche nei trasferimenti in auto. I sedili dal caratteristico disegno sportivo affiancano, al tipico monogramma «R» della sportiva del Leone, il logo Bimota.
La plancia è rivestita interamente Alcantara con impunture rosse, lo stesso rosso che fa da contorno al quadro strumenti. Ulteriore richiamo alla sua vocazione sportiva, il manometro del turbo che sostituisce, nella consolle centrale, l’orologio analogico di serie sulla RCZ R.
La connettività 2.0 RCZ R Bimota è perfetto esempio di auto 2.0. Infatti, ciò che caratterizza la dotazione di RCZ R Bimota è una particolare versione del TomTom Bridge, con ampio schermo da 7 pollici, posta davanti al sedile del passeggero.
Motore e prestazioni
Meccanicamente gli interventi sulla RCZ R di serie hanno riguardato la preparazione del motore, nel più puro stile Bimota, come una nuova mappatura della centralina, l’adozione di una valvola pop-off, di uno scarico da competizione, nuovo catalizzatore sportivo, di raccordi siliconici per turbo e aspirazione e di un filtro aria racing conico diretto sulla turbina.
Grazie agli interventi apportati la potenza erogata dall’1.6 litri turbo della RCZ R è salita da 270 a ben 304 CV.
La RCZ R Bimota beneficia a livello di assetto, di sospensioni e di impianto frenante delle qualità e del know-how sviluppato dai tecnici Peugeot Sport per la RCZ R di serie.
Baricentro ribassato di 10 mm, regolazione specifica dell’insieme ruote sospensioni, nuove leggi di ammortizzazione, differenziale a slittamento limitato Torsen e impianto frenante potenziato – pinze freno fisse a 4 pistoncini, dischi di 380 mm di diametro e di 32 mm di spessore – sono elementi caratterizzanti che associate agli interventi sul motore fanno della RCZ R Bimota un animale da Track Day.
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