Il primo esemplare della Peugeot 9X8 si è fatto vedere ad Aragon, e senza ala posteriore.
Tra le categorie più interessanti che andranno in scena nella stagione 2022 è senza alcun dubbio il WEC. Il Campionato Mondiale Endurance ha visto debuttare la stagione scorsa la nuova categoria Hypercar, che diventerà il punto più alto delle gare di durata mondiali. Dopo anni di monopolio Toyota al vertice della categoria LMP, già dalla stagione 2022 vedremo nuove sfidanti, in attesa del 2023 dove arriveranno i grandi nomi: Cadillac, Ferrari, Porsche e molte altre. Ad anticipare quasi tutte le Big ci sarà Peugeot: la nuova Peugeot 9X8 ha fatto discutere per l’assenza dell’ala posteriore e un progetto piuttosto azzardato. E proprio ieri Peugeot 9X8 senza ala posteriore ha mosso i primi passi in pista ad Aragon, seguita dalle prime foto ufficiali nel mondo reale.
Tra i progetti più interessanti che vedremo nel 2022 nel Mondiale Endurance entra infatti di diritto Peugeot 9X8. La Hypercar francese, che segna il ritorno di Peugeot nel WEC dopo 10 anni esatti dal ritiro di 908 nel 2012, nasconde dietro una linea apparentemente simile alle classiche vetture prototipo viste negli ultimi anni un’innovazione sorprendente: l’assenza dell’ala posteriore. Dal punto di vista meccanico, Peugeot 9X8 segue il regolamento della nuova categoria LMH, Le Mans Hypercar.
Nel 2022 si batterà con Toyota e Scuderia Cameron Glickenhaus, ma rispetto a questi due progetti la Peugeot 9X8 è la prima vettura ad essere stata progettata fin dall’inizio per sfruttare al massimo il nuovo regolamento. La power unit è, ad esempio, ibrida, e può contare su una potenza massima regolamentare di 680 CV. Peugeot 9X8 ha deciso utilizzare un inedito motore 2.6 V6 benzina biturbo in posizione centrale che muoverà le ruote posteriori. A spingere l’asse anteriore, invece, troviamo un motore elettrico da 200 kW (270 CV), che sfrutta un sistema elettrico a 900V. Secondo i regolamenti della categoria LMH, il motore elettrico può aiutare quello termico solamente una volta superati i 120 km/h, al di sotto dei quali la vettura è a trazione posteriore. Queste però sono le uniche limitazioni. Tutto il resto è completamente libero, a discrezione dei costruttori: aerodinamica, peso, sistema meccanico, trasmissione e così via.
E capiamo subito la libertà voluta da FIA e ACO, gli organizzatori del Campionato Endurance, vedendo la più grande peculiarità di Peugeot 9X8: l’ala posteriore. Anzi, l’assenza di un classico alettone. Esteticamente, infatti, Peugeot 9X8 riprende gli stilemi delle ultime vetture della Casa del Leone, come i fari con i tre graffi degli artigli del Leone, e anche il nome si rifà a quello delle attuali vetture della Casa francese, con l’8 finale e le tre “cifre”. Sebbene però la vettura sia piuttosto classica nelle sue forme da prototipo, al posteriore manca un classico spoiler. Il motivo? Secondo Peugeot, sulla 9X8 l’ala posteriore è superflua, in quanto tutto il carico aerodinamico viene generato dal fondo.
Seguendo l’esempio delle nuove vetture di Formula 1, infatti, in Peugeot hanno studiato il fondo per ottenere un importante effetto suolo proveniente da tunnel e diffusori sul fondo della vettura. Lo scopo è quello di ottenere il massimo del grip aerodinamico senza avere ripercussioni sulla velocità massima, fondamentale soprattutto sul Circuit de La Sarthe, dove va in scena la 24 Ore di Le Mans. E infatti il progetto sembra focalizzato proprio ad eccellere a Le Mans, dove questo assetto così scarico può avvantaggiare sul lunghissimo rettilineo di Mulsanne.
In tanti scettici pensavano che questa estetica “wingless” fosse solo un modo per far parlare il mondo dell’auto della Peugeot 9X8 “senza ala”, ma Peugeot ha smentito tutti con i primi test in pista ad Aragon. Peugeot 9X8 ha infatti mosso i suoi primi passi sul circuito andaluso, sfoggiando la carrozzeria senza ala posteriore. Rispetto al prototipo presentato lo scorso anno, però, sono comparse due grosse pinne sui passaruota posteriori. Secondo i più tecnici, saranno queste le appendici responsabili di garantire il massimo della deportanza anche senza una classica ala posteriore.
Le quattro foto, seppur ufficiali, pubblicate da Peugeot nascondono ancora tantissimo del prototipo finale. Il frontale, ad esempio, è completamente diverso da quello presentato l’anno scorso, e tutte le foto sono scattate da lontano e l’auto ha una particolare vernice che nasconde tantissimi dettagli. Sulla fiancata, ad esempio, compare la scritta “Loading…”: la versione finale della Peugeot 9X8 potrebbe ancora essere molto diversa. Infine, Peugeot utilizzerà il 2022 come anno di apprendistato, non attaccando subito il Campionato Mondiale Endurance. Come confermato dal direttore di Stellantis Motorsport, Jean-Marc Finot, Peugeot 9X8 salterà il primo appuntamento del Mondiale a Sebring.
“Non andremo a Sebring. La 9X8 farà il suo debutto in gara in base al suo livello di preparazione, affidabilità e competitività”, ha spiegato Finot. “L’abbiamo concordato con gli organizzatori del campionato, che terremo regolarmente aggiornati con il progredire del nostro programma di sviluppo.” Secondo le regole di FIA e ACO, infatti, per partecipare alla 24 Ore di Le Mans le squadre iscritte al Campionato devono obbligatoriamente prendere parte ad una delle prime due gare del Mondiale tra Sebring e Spa. Le Peugeot 9X8 #93 e #94 (numeri scelti in onore delle due vittorie consecutive della Peugeot 905 nel 1993 e 1994 a Le Mans) inizieranno quindi in sordina, puntando però subito al bersaglio grosso, la 24 Ore di Le Mans.
Chiudiamo ricordandovi i piloti che guideranno la nuova Peugeot 9X8 “senza ala” nel WEC: gli ex-F1 Paul Di Resta e Kevin Magnussen, l’ex-F1 e due volte Campione Formula E Jean-Èric Vergne, il vincitore della 24 Ore di Le Mans 2013 Loic Duval, e poi ancora James Rossiter, Gustavo Menezes e Mikkel Jensen. Il progetto della Peugeot 9X8 senza ala è davvero interessante, originale ed innovativo: sarà in grado di essere anche vincente?
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