C’è ancora scetticismo, e tanto, attorno all’auto elettrica. Soprattutto in Italia, i pareri sono discordanti in merito alle vetture full-electric, le cui vendite stentano davvero a decollare nonostante incentivi e un’offerta che, al giorno d’oggi, copre ogni segmento.
Numeri e motivazioni dicono che nel nostro Paese sono davvero esigue le immatricolazioni di auto elettriche, che occupiamo le più basse posizioni in Europa per numero di auto eco-friendly e che dal punto di vista assicurativo l’elettrico comporta un premio più alto. Analizziamo meglio tutte le informazioni.
Se in Europa vendite e immatricolazioni della auto elettriche iniziano a ritagliarsi un ruolo pian piano più importante, in Italia c’è ancora tanto scetticismo nella scelta di abbandonare i motori termici in favore di quelli eco-friendly. La transizione elettrica va quindi a rilento dalle nostre parti, lo testimonia uno studio, un’analisi condotta da Segugio.it secondo la quale nei primi 8 mesi del 2023 il mercato delle immatricolazioni ha registrato un +20,4%, percentuale in cui l’elettrico rappresenta un flebile 3,9%. Quindi confrontando i vari dati statistici registrati con il resto d’Europa, l’Italia è tra gli ultimi paesi per percentuale di immatricolazioni per veicoli elettrici assieme a Polonia, Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia. A guidare la classifica europea c’è la Norvegia (83% di auto elettriche immatricolate) seguita da Islanda, Svezia, Finlandia e Danimarca la cui percentuale supera il 30%. Il motore trainante della transizione elettrica a livello continentale è quindi prettamente l’area scandinava. L’Italia paga dazio per diversi fattori come:
A tutto questo Segugio.it aggiunge che le RC auto per le vetture elettriche hanno un premio più alto rispetto i veicoli normali, un costo cresciuto del 30% rispetto al 2020. Questo scenario si sta profilando anche per il superamento della fase critica legata al reperimento della componentistica necessaria per la produzione, aspetto che ha consentito solo nel 2023 di far ripartire il mercato delle immatricolazioni automobilistiche, le quali da gennaio 2023 ad agosto 2023 hanno superato il milione di veicoli.
A quanto pare, i costi di acquisto, gestione, manutenzione in Italia sono abbastanza più corposi rispetto agli altri Paesi europei. Incide notevolmente il costo dell’assicurazione per le auto elettriche nuove, infatti nel 2020 le compagnie assicurative offrivano premi medi più bassi ai guidatori di auto elettriche, considerati mediamente più attenti alla guida e socialmente responsabili. Dal 2023 tutto è cambiato radicalmente, in quanto i premi sono sensibilmente più alti per le elettriche, in relazione al maggior costo di riparazione delle stesse. Da agosto 2023 ad oggi, infatti, si è registrato un premio medio di quasi 470 euro per le auto alla spina, in crescita del 30% circa rispetto al 2020, mentre nello stesso periodo le altre auto hanno registrato un premio medio di circa 430 euro. Quindi acquistare e possedere una vettura elettrica in Italia, al momento, è palesemente meno conveniente rispetto ai vecchi motori termici. Gli italiani hanno quindi bisogno di qualcosa in più rispetto alle pubblicità e promozioni, c’è bisogno di corposi incentivi.
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